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02 agosto 2025

Cassazione 2025 – la decisione della Cassazione relativa al caso in cui il dipendente non riesce a dimostrare il demansionamento e le implicazioni sullo straining a suo carico:

 

Cassazione 2025 – la sentenza della Cassazione riguarda il risarcimento in caso di licenziamento illegittimo, con particolare attenzione alla misura minima fissata a cinque mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR:

 

Cassazione 2025 – la sentenza della Cassazione riguardante la responsabilità civile del Comune in relazione al cattivo stato di manutenzione del manto stradale, che ha causato un incidente di aquaplaning con conseguente collisione contro il guardrail, può essere sviluppato come segue:

 

 

Cassazione 2025 –una importante pronuncia della Corte di Cassazione in materia di diritto privato internazionale, in particolare nel contesto dei sinistri stradali mortali e delle relative norme di conflitto di leggi.

 

La sentenza della Cassazione n. 21996 riguarda un tema di grande attualità e rilevanza nel diritto del lavoro: il comportamento antisindacale e le implicazioni dell’omesso versamento delle quote associative da parte del datore di lavoro, in particolare nel contesto di contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) e delle attività delle organizzazioni sindacali.

 

Il commento dettagliato alla sentenza della Cassazione n. 22004 si focalizza sulla illegittimità del licenziamento disciplinare del direttore di una farmacia, che era stato adottato sulla base di una serie di addebiti contestati, ritenuti insussistenti o non sufficienti a giustificare il provvedimento espulsivo.

 

L’interpretazione fornita dalla Cassazione con la sentenza n. 22036 riguarda un caso di assicurazione obbligatoria prevista dal Decreto Legislativo 1124/65 e le sue implicazioni in relazione all’uccisione del sindaco nella sede del comune. Un’analisi dettagliata può essere così articolata:

 

01 agosto 2025

Corte Costituzionale 2025 - la decisione della Corte Costituzionale italiana, pubblicata il 31 luglio 2025 con la sentenza n. 142/2025, rappresenta un importante momento di chiarimento e consolidamento dei principi costituzionali riguardanti la cittadinanza italiana, soprattutto per quanto concerne il diritto di sangue (iure sanguinis). La decisione si inserisce in un contesto di dibattito giuridico e politico sul modo in cui la cittadinanza si trasmette e sulla compatibilità di questo modello con i principi fondamentali della Costituzione italiana.

 

Garante Privacy Videosorveglianza, il Garante privacy scrive a Confcommercio: attenzione agli abusi Troppi negozi utilizzano telecamere invasive e senza garanzie

 

Cassazione 2025 - Il presente caso riguarda un appartenente all’Arma dei Carabinieri che, secondo quanto accertato nel procedimento, ha agito nel contesto di un accordo criminoso finalizzato alla presentazione di false denunce di sinistri stradali. La condotta dell’imputato si inserisce nel più ampio fenomeno di corruzione e collusione tra forze di polizia e soggetti criminali, con l’obiettivo di favorire truffe assicurative.

 

L’interpretazione della Cassazione nel 2025 evidenzia un'importante distinzione tra le sanzioni amministrative e le conseguenze penali nell’ambito delle attività professionali svolte da soggetti pubblici impiegati (appartenenti ai ruoli della polizia di Stato). In particolare, si sottolinea che l’esistenza di sanzioni disciplinari espresse per i pubblici impiegati che svolgono attività professionali incompatibili con la loro funzione non può considerarsi sufficiente a eliminare la natura illecita penale di tale esercizio professionale.

 

Cassazione 2025 - Il Tribunale di [città], con sentenza n. [numero], aveva respinto il ricorso proposto dalla [parte ricorrente], volto ad ottenere la declaratoria di nullità della deliberazione assembleare del Condominio di Via dei [via], approvata il [data], con cui l’assemblea aveva vietato alla società ricorrente di destinare gli immobili di sua proprietà ad uso poliambulatorio medico.

 

La pronuncia della Cassazione n. 21862 del 2025 si inserisce nel solco della giurisprudenza consolidata in materia di indennità di esproprio, chiarendo un aspetto fondamentale riguardante la determinazione del valore da attribuire all'area espropriata.

 

La sentenza della Cassazione n. 21799 del 2025 affronta un aspetto cruciale della responsabilità sanitaria, in particolare in relazione al danno biologico terminale. Il commento dettagliato si articola nei seguenti punti:

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 20792 del 2025 affronta un aspetto fondamentale della responsabilità nel contesto degli incidenti stradali con investimento di pedoni, chiarendo i criteri necessari affinché si possa beneficiare di un esonero totale da responsabilità.

 

La sentenza Cassazione n. 26486 del 2025 si occupa di un tema di grande rilevanza nel diritto penale patrimoniale: la qualificazione dell’ascensore come privata dimora ai fini della configurabilità del reato di furto. La Corte di Cassazione, con questa pronuncia, ha chiarito che l’ascensore di un condominio non può essere considerato una privata dimora, e di conseguenza, il furto di un oggetto ivi rinvenuto e asportato non configura il reato di furto aggravato come previsto dall’art. 624-bis c.p.

 

L’investigazione nel campo della polizia locale (a cura della Dott.ssa Laura Crapanzano)