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23 marzo 2025
CGUE 2025- "Sport e diritti: L'atleta è un consumatore? La recente pronuncia dell'Unione Europea" La recente pronuncia della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) riguardante il caso di un atleta minorenne e la sua qualifica di "consumatore" rappresenta un importante passo nella tutela dei diritti dei giovani sportivi. La questione centrale è se un atleta, in particolare un "giocatore promessa" minorenne, possa essere considerato un consumatore ai sensi della Direttiva 93/13/CEE, che tutela i consumatori da clausole abusive nei contratti di adesione.
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Cassazione 2025-La recente sentenza della Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha sollevato un importante precedente riguardante la legittimità dei licenziamenti motivati da rifiuti di prestazione lavorativa, in particolare quando questi sono percepiti come ritorsivi. Nel caso specifico, il licenziamento di un vigilante è stato annullato poiché considerato ingiustificato e discriminatorio, derivante da un contesto di tensione tra il dipendente e l'azienda.
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CGUE 2024-L'accesso dell'autorità di polizia ai dati di un cellulare è un tema complesso che coinvolge questioni legali, etiche e tecniche.
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Cassazione 2025-La questione relativa all'utilizzo dei contenuti dei messaggi WhatsApp come prova per legittimare un licenziamento è di particolare rilevanza nel contesto del diritto del lavoro e della privacy. La recente pronuncia della Corte di Cassazione offre spunti significativi per comprendere come la giurisprudenza interpreti il delicato equilibrio tra la libertà di espressione dei lavoratori e il rispetto della dignità dei superiori gerarchici.
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Tar 2025- la questione si concentra su diversi aspetti del provvedimento emesso dal T.A.R. nel 2025, evidenziando le problematiche relative alla motivazione e all’istruttoria del procedimento amministrativo che ha portato al rigetto dell’istanza presentata dall’interessato.
CGUE 2025-La sentenza emessa nei primi giorni del 2025 dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea riguarda il diritto dei medici di non raccomandare o somministrare il vaccino anti-COVID, a meno che non ci sia una prescrizione medica. La corte ha stabilito che i medici sono liberi di non raccomandare i vaccini se hanno dei dubbi sulla loro efficacia o sicurezza, senza che ciò comporti alcuna violazione delle loro obbligazioni professionali.
Commento alla sentenza Cassazione n. 3043 del 2025: La violazione della quarantena durante il Covid non legittima il licenziamento La sentenza della Cassazione n. 3043 del 2025 affronta un tema delicato che riguarda le misure sanitarie durante la pandemia da Covid-19 e la legittimità di un licenziamento per la violazione della quarantena. La Corte, in questa decisione, stabilisce che il licenziamento di un dipendente per la violazione della quarantena imposta a causa del Covid-19 non può essere considerato giustificato in ogni caso.
Tar 2025- La sentenza del TAR 2025 riprende un principio fondamentale riguardante i comportamenti degli appartenenti alle forze dell'ordine, sia durante il servizio che nella sfera privata. Come stabilito dall'art. 13, comma 2, del d.P.R. n. 782/1985, il personale delle forze di polizia è tenuto a mantenere una condotta che rispetti la dignità delle proprie funzioni, anche quando non è in servizio.