Translate

29 luglio 2025

Tar 2025-Il caso relativo alle violenze al G8 di Genova del 2001, noto anche come la vicenda della "macelleria messicana", rappresenta uno dei capitoli più controversi e discussi nella storia recente delle forze di polizia italiane e dei diritti umani.

 

Tar 2025 – la sentenza fornisce una spiegazione dettagliata e approfondita delle norme che regolano il giudizio di avanzamento degli ufficiali nell’ambito militare italiano, focalizzandosi sugli articoli del Codice Ordinamento Militare (COM) e del Testo Unico dell’Ordinamento Militare (TUOM). Di seguito si analizzano i punti salienti e la loro rilevanza normativa e applicativa:

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 25756 del 2025 affronta una questione di particolare rilevanza in diritto penale e amministrativo, relativa alla qualificazione del medico temporaneamente incaricato del ruolo di guardia turistica come pubblico ufficiale e alla configurabilità di un reato in caso di omissione di atti ufficiali.

 

La sentenza della Cassazione n. 20152/2025 affronta un importante principio riguardante le modalità di intervento da parte di un condomino sulla proprietà comune e le limitazioni imposte dall’ordinamento per tutelare l’equilibrio e la stabilità del condominio.

 

La sentenza della Cassazione n. 20144 del 2025 affronta un aspetto rilevante in materia di notificazioni, ossia la legittimità della notifica effettuata ai familiari, al portiere e agli addetti alla ricezione dell’immobile. La decisione si basa sull’interpretazione dell’art. 1400 e seguenti del Codice di Procedura Civile, che disciplinano le modalità di notificazione degli atti giudiziari.

 

la sentenza della Cassazione n. 20141 del 2025 in materia di responsabilità civile riguarda un caso in cui il Comune è stato ritenuto responsabile per un danno subito da un prestatore di lavoro a causa di un intervento di taglio dei rami. Di seguito si analizzano gli aspetti principali della decisione, il contesto giuridico e le implicazioni pratiche.

 

La sentenza della Cassazione n. 26269 del 2025 riguarda un aspetto importante relativo al legittimo impedimento e alla validità della comunicazione tramite PEC, anche nel contesto di un'eventuale richiesta di integrazione dell'adempimento.