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17 settembre 2025

La sentenza della Cassazione n. 30782/2025 relativa al peculato fornisce un’importante chiarificazione sulla configurabilità di tale reato, in particolare in relazione alla qualificazione soggettiva del soggetto attivo

 

Nel 2025, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25038, ha affrontato la questione relativa ai permessi per la partecipazione alle attività di formazione, in particolare nel contesto delle università telematiche. La pronuncia rappresenta un'importante chiarificazione sul diritto del lavoratore di usufruire di permessi per seguire corsi di formazione, anche in modalità telematica, e le condizioni necessarie affinché tale diritto possa essere riconosciuto dall'amministrazione.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 25033/2025 affronta un aspetto cruciale della dinamica dei sinistri stradali, ossia la tutela del passeggero in presenza di un incidente e la tempistica delle verifiche sulla responsabilità del sinistro. La Corte si pronuncia affermando che, salvo in presenza di caso fortuito, occorre impedire che il danno subito dal passeggero venga ritardato a causa delle lungaggini o delle accertamenti necessari per stabilire la responsibilità.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 24854 del 2025 affronta un aspetto cruciale in materia di diritto del lavoro, ovvero la natura dell’indennità di trasferta e la sua inclusione o meno nella retribuzione globale di fatto in occasione di un licenziamento illegittimo.

 

La sentenza della Cassazione n. 30472/2025 si focalizza su un tema di grande rilevanza nel diritto condominiale e penale: la legittimazione del singolo condomino a presentare querela in relazione a reati che ledono il patrimonio comune dell’edificio.

 

La sentenza della Cassazione n. 24628 del 2025 riguarda un aspetto fondamentale del diritto di proprietà e delle modalità di costruzione in aderenza ai confini, con particolare attenzione all’art. 877 del Codice Civile.

 

La sentenza della Cassazione n. 24562 del 2025 affronta un tema di grande rilevanza nel diritto del lavoro e nella responsabilità professionale nel settore sanitario: la liceità del licenziamento di un infermiere che omette di prestare assistenza a un paziente, motivando tale decisione sulla propria valutazione della condizione di pericolosità da contagio.