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24 aprile 2025
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZEDECRETO 18 marzo 2025, n. 57 Regolamento recante disposizioni per il procedimento di accertamento, contestazione e irrogazione delle penali convenzionali da attribuire al concessionario di gioco per inadempienza.
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Corte Costituzionale 2025 - L’Ordinanza n. 60 del 7 aprile 2025 si pronuncia sull’ammissibilità del ricorso avverso un provvedimento concernente normative in materia di immigrazione e gestione dei flussi migratori, in particolare riguardo alle sanzioni applicate in ambito marittimo.
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TESTO AGGIORNATO DELLA LEGGE 4 aprile 2025, n. 42 Ripubblicazione del testo della legge 4 aprile 2025, n. 42, recante: «Misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonche' del Corpo nazionale dei vigili del fuoco», corredato delle relative note.
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La sentenza della Corte di Cassazione n. 15701 del 2025 affronta un caso di omicidio colposo attribuito al proprietario di quattro cani di grossa taglia, i quali, a causa di una manutenzione insufficiente della rete di contenimento, sono riusciti a fuggire e hanno causato la morte di una persona. Di seguito si espone un commento dettagliato dell'iter logico-giuridico e delle implicazioni della decisione.
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La recente decisione del Consiglio di Stato del 2025 rappresenta un punto importante nel panorama delle modalità di riconoscimento del servizio militare ai fini delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). La pronuncia conferma che il servizio militare, anche se svolto fuori dalla costanza di nomina, deve essere valutato ai fini dell’attribuzione del punteggio nelle GPS, respingendo l’appello del Ministero dell’Istruzione e confermando la posizione del TAR Lazio.
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La Corte di Cassazione Civile, Sezione II, con ordinanza numero 10073 del 16 aprile 2025, affronta un profilo delicato e di fondamentale importanza nel diritto della circolazione stradale, relativo all’applicazione delle sanzioni amministrative e alle differenze tra le disposizioni di cui agli artt. 196 e 213 del Codice della Strada (C.d.S.).
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La sentenza della Cassazione n. 10388 del 2025 affronta un tema di grande rilevanza in materia di fiscalità internazionale e di rapporti tra contribuente e fisco, in particolare riguardo al diritto al rimborso dell’euroritenuta pagata all’estero in presenza di successive azioni di regolarizzazione come la voluntary disclosure.
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Nel 2025, la Cassazione ha emesso la sentenza n. 10402, che ha affrontato una questione di particolare rilievo riguardante la trattenuta dell’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) applicata agli avvocati che operano come professionisti degli enti locali. Questa pronuncia ha stabilito una serie di principi di diritto fondamentali, contribuendo a chiarire il quadro normativo e fiscale in materia.
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La sentenza Cassazione n. 10382 del 2025 affronta una questione di fondamentale importanza riguardante l’applicazione dell’opzione donna e le relative modalità di calcolo della pensione.
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La sentenza della Cassazione n. 10392 del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di esenzione fiscale relativa ai fabbricati destinati alla vendita da parte delle imprese costruttrici. Di seguito si propone un commento dettagliato, analizzando i principi enunciati, le motivazioni della Suprema Corte e le implicazioni pratiche.
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La sentenza della Cassazione n. 10394 del 2025 si inserisce nel quadro della disciplina fiscale italiana relativa all’imposizione dell’IVA sugli immobili destinati a essere considerati “immobili merce”. Un approfondimento dettagliato richiede di analizzare i principi fondamentali stabiliti dalla Corte e le implicazioni pratiche di tale pronuncia.
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La sentenza della Cassazione n. 15742 del 2025 ha chiarito un aspetto importante riguardo all’utilizzo degli apparecchi a luce pulsata ad alta intensità, impiegati per il trattamento di ringiovanimento cutaneo. In particolare, la Corte ha stabilito che tali apparecchi devono essere utilizzati sotto la supervisione di un medico, indipendentemente dalle indicazioni fornite dal produttore.
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La sentenza della Cassazione n. 15694 del 2025 affronta un tema centrale in diritto penale e in materia di sicurezza sul lavoro: la responsabilità dell’ente anche in presenza di comportamenti non corretti dell’operatore, in questo caso un operaio, in relazione a un reato presupposto come le lesioni gravi.
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La Sentenza della Cassazione n. 10361 del 2025 affronta un aspetto rilevante in materia di condominio e gestione dei beni comuni, in particolare riguardo alla validità delle delibere relative alla ristrutturazione di una piscina condominiale.
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La sentenza della Cassazione n. 10307 del 2025 affronta un aspetto fondamentale della disciplina del concordato preventivo in continuità aziendale, in particolare riguardo alla prededucibilità dei crediti sorti post-procedura e durante la fase di esecuzione.
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La sentenza Cassazione n. 10312 del 2025 affronta una delicata questione di diritto scolastico e di tutela della salute e dei diritti degli studenti portatori di particolari condizioni di salute, in particolare la celiachia.
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La sentenza della Corte di Cassazione (n. xxx) del 2025 riguarda la regolamentazione della pubblicità e delle affissioni pubbliche, con particolare attenzione alle strutture di stendardi e gonfaloni che sovrastano il suolo pubblico.
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.
La sentenza della Cassazione n. 11982 del 2025 si inserisce in un contesto normativo particolarmente complesso riguardante l'acquisizione e l'utilizzazione dei dati di traffico telefonico e telematico, un tema di crescente rilevanza nel panorama giuridico contemporaneo, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali e ai diritti fondamentali degli individui.