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10 marzo 2025
La sentenza della Cassazione n. 6269 del 2025 si inserisce in un contesto normativo recente, segnato dall'introduzione dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 110/2024. Questa normativa ha ampliato il perimetro dell'interesse alla tutela giurisdizionale, stabilendo in quali casi specifici l'invalidità della notificazione della cartella esattoriale possa generare di per sé la necessità di ricorrere alla giustizia.
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La sentenza della Cassazione n. 6176 del 2025 riguarda una questione di particolare rilevanza nel campo del diritto urbanistico e della trasformazione dei terreni. In particolare, si tratta del rinvio alla pubblica udienza per decidere sulle regole da applicare nel caso in cui un terreno agricolo venga trasformato in area edificabile a seguito di un mutamento della destinazione urbanistica.
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La sentenza della Cassazione n. 6225 del 2025 stabilisce un principio importante riguardo alla responsabilità dello Stato per danni causati dalla cattiva custodia di imbarcazioni sequestrate nel contesto di accuse di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. In questo caso, la Corte ha riconosciuto che, qualora le accuse siano risultate infondate, lo Stato è tenuto a risarcire i danni subiti dai proprietari delle imbarcazioni
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Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica, Nota Prot. 12301 del 07 settembre 2022 avente per oggetto: DM 2 settembre 2021 – “Criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 4 e lettera b) del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”. Indicazioni procedurali per le attività di formazione e di abilitazione
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Tar 2025- Il ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) nel 2025 si focalizza sulla lamentata "illegittimità del procedimento amministrativo", con riferimento alla mancata comunicazione e partecipazione del ricorrente, che si ritiene abbia pregiudicato il corretto svolgimento del procedimento stesso. In particolare, il ricorrente contesta il fatto che l'amministrazione non gli abbia dato la possibilità di interloquire prima che il procedimento si concludesse con un provvedimento definitivo.
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Cassazione 2025- La sentenza della Cassazione del 2025 che approva il licenziamento di un lavoratore che, durante l’utilizzo del permesso ex legge 104/1992, partecipa a un torneo di golf, offre un'importante riflessione sulla corretta fruizione dei permessi per l’assistenza a familiari disabili. La Corte di Cassazione ribadisce il principio che i permessi previsti dalla legge 104 devono essere utilizzati esclusivamente per assistere il familiare con disabilità grave e non per scopi personali o attività non pertinenti a tale finalità.
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Tar 2025- azione legale intrapresa dalla signora per far valere un diritto riconosciuto da una sentenza del Tribunale di Benevento. In particolare, la signora ha presentato una richiesta al Tribunale per l'esecuzione del giudicato relativo alla sentenza n. 1225/2023, che ha accertato il suo diritto a ricevere un beneficio economico annuale di 500 euro attraverso la "Carta elettronica" per l'aggiornamento e la formazione del personale docente, come previsto dalla Legge n. 107/2015.
CGUE 2025-La sentenza emessa nei primi giorni del 2025 dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea riguarda il diritto dei medici di non raccomandare o somministrare il vaccino anti-COVID, a meno che non ci sia una prescrizione medica. La corte ha stabilito che i medici sono liberi di non raccomandare i vaccini se hanno dei dubbi sulla loro efficacia o sicurezza, senza che ciò comporti alcuna violazione delle loro obbligazioni professionali.
Commento alla sentenza Cassazione n. 3043 del 2025: La violazione della quarantena durante il Covid non legittima il licenziamento La sentenza della Cassazione n. 3043 del 2025 affronta un tema delicato che riguarda le misure sanitarie durante la pandemia da Covid-19 e la legittimità di un licenziamento per la violazione della quarantena. La Corte, in questa decisione, stabilisce che il licenziamento di un dipendente per la violazione della quarantena imposta a causa del Covid-19 non può essere considerato giustificato in ogni caso.
Cassazione 2025- La sentenza n. 8361 della Corte di Cassazione, depositata il 28 febbraio 2025, rappresenta un'importante affermazione in tema di diritto di difesa e di validità delle notifiche via PEC nel processo penale. In particolare, la Corte ha stabilito che, nel caso in cui una notifica non sia andata a buon fine per motivi sconosciuti, il tribunale è tenuto a effettuare un nuovo invio.