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15 maggio 2025
Cassazione 2025 La "Costante adibizione al lavoro notturno e insorgenza della malattia professionale, disturbo da panico" affronta un tema di grande rilevanza sia dal punto di vista della salute dei lavoratori che della tutela della sicurezza sul lavoro. Innanzitutto, è importante sottolineare come il lavoro in turno notturno rappresenti una condizione lavorativa particolarmente gravosa, spesso associata a alterazioni fisiologiche e psichiche dovute alla dissonanza tra l’orologio biologico e le esigenze lavorative.
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Cassazione 2025- pronuncia in materia di demansionamento si concentra sull’importanza del principio di motivazione e sulla corretta individuazione degli elementi fattuali necessari per la richiesta di risarcimento del danno. La giurisprudenza di legittimità sottolinea che, in presenza di un demansionamento, il giudice del merito deve effettuare un’analisi accurata degli elementi fattuali per determinare l’effettiva sussistenza di un danno risarcibile, evitando così di ammettere risarcimenti automatici o “in re ipsa”.
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Cassazione 2025- pronuncia della Corte di Cassazione del 2025 riguardante il manomissione del cronotachigrafo e i rapporti tra l’articolo 179 del Codice della Strada (Cds) e l’articolo 437 del Codice Penale (Cp):
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Cassazione 2025 - la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito all’applicazione dell’attenuante della lieve entità e alla possibilità di invocare la particolare tenuità del fatto nell’ambito del porto abusivo di armi improprie. La pronuncia si inserisce nel più ampio dibattito sulla corretta qualificazione delle circostanze attenuanti e sulla loro efficacia nel determinare l’esclusione della punibilità ai sensi dell’articolo 131-bis del Codice Penale.
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Cassazione 2025- porto abusivo di armi e il concetto di “giustificato motivo”**
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Cassazione 2025- Nel contesto della giurisprudenza italiana, la Cassazione ha più volte ribadito l'importanza dell'adempimento dell’obbligo formativo da parte del datore di lavoro, in particolare in relazione alla tutela della sicurezza sul lavoro. La mancata formazione dei lavoratori può comportare conseguenze penali e civili per il datore di lavoro, soprattutto qualora questa omissione si traduca in un infortunio o in una violazione delle norme di sicurezza.
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Cassazione 2025- Legittimità del Licenziamento per Uso Personale della Carta Carburante**
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La sentenza della Cassazione n. 11614/2025 rappresenta un importante precedente in materia di responsabilità della Pubblica Amministrazione, in particolare del Ministero dell’Istruzione, in relazione a episodi di abusi sessuali commessi da docenti in ambito scolastico.
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La sentenza della Cassazione n. 16535 del 2025 affronta un caso di favoreggiamento della prostituzione, analizzando se l’atto di un’amica che accompagna una donna in auto verso il luogo di prostituzione possa configurare reato. La decisione si inserisce nel quadro giurisprudenziale che, negli ultimi anni, ha chiarito i limiti e le condizioni in cui può ravvisarsi il favoreggiamento.
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La pronuncia della Cassazione n. 18240 del 2025 fornisce un'interpretazione dettagliata e giuridicamente significativa della locuzione “ragione del suo ufficio o servizio” nel contesto del reato di peculato. Questo commento analizza i principali aspetti della decisione, evidenziando le implicazioni sul profilo soggettivo del reato e sulla qualificazione del comportamento del pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio.
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La sentenza della Cassazione n. 12753 del 2025 affronta un aspetto fondamentale in materia di successioni e donazioni, ovvero la possibilità di contestare l’autenticità di un testamento e le modalità attraverso le quali tale contestazione può essere sollevata.
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La sentenza della Corte di Cassazione (n. xxx) del 2025 riguarda la regolamentazione della pubblicità e delle affissioni pubbliche, con particolare attenzione alle strutture di stendardi e gonfaloni che sovrastano il suolo pubblico.
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.
La sentenza della Cassazione n. 11982 del 2025 si inserisce in un contesto normativo particolarmente complesso riguardante l'acquisizione e l'utilizzazione dei dati di traffico telefonico e telematico, un tema di crescente rilevanza nel panorama giuridico contemporaneo, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali e ai diritti fondamentali degli individui.