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02 luglio 2025

Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare” (25/69/CR6bis/C7), documento approvato il 19 giugno 2025.

 

Consiglio di Stato 2025- questione del pregiudizio subito dal ricorrente, il signor --OMISSIS-, in relazione alla sua progressione di carriera militare e alle conseguenze economiche e previdenziali derivanti da una erronea attribuzione del grado e dalla conseguente esclusione illegittima.

 

Consiglio di Stato 2025- la questione evidenzia l’importanza del preventivo confronto informativo tra amministrazione e soggetti sindacali nel contesto delle procedure di adozione di atti amministrativi, in conformità con la normativa vigente. In particolare, si sottolinea come l’articolo 4, commi 1, 2 e 5 del decreto legislativo n. 300/1999 (cd. Statuto dei lavoratori) e l’articolo 6, comma 1, del decreto legislativo n. 165/2001, richiamato dall’articolo 40, comma 1, del medesimo decreto, stabiliscano e rafforzino tale obbligo di informativa e confronto preventivo.

 

Tar 2025- ricorso e censure in relazione alla domanda di retribuzione per il lavoro svolto durante la mezz’ora non utilizzata come pausa pranzo

 

La sentenza della Cassazione n. 3975 del 2025 riguardante il maltrattamento verso familiari si concentra sulla definizione di “convivenza” ai fini dell’applicazione dell’articolo 572 del Codice Penale. La pronuncia chiarisce che, in materia di maltrattamenti, il concetto di “convivenza” non si limita a un mero rapporto di vicinanza fisica o a una presenza temporanea sotto lo stesso tetto, bensì assume un significato più ampio e articolato.

 

La sentenza della Cassazione n. 23965 del 2025 fornisce un chiarimento importante riguardo alla distinzione tra il reato di calunnia e la simulazione di reato, evidenziando come nel primo non sia richiesto l’elemento implicito relativo alla possibilità di avvio di un procedimento penale.

 

La sentenza della Cassazione n. 23961/2025 affronta un tema di grande attualità e importanza nel diritto di famiglia: la valutazione della condizione di bisogno del minore in presenza di un’elevata disponibilità economica del genitore collocatario. In particolare, si analizza come la minore età del figlio costituisca di per sé una condizione soggettiva di stato di bisogno, anche quando il genitore, pur disponendo di ingenti risorse finanziarie, non versa in reale difficoltà economica.