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23 maggio 2025

Consiglio di Stato 2025-L’appellante, signor -OMISSIS-, ha impugnato, presso il Tribunale amministrativo regionale (TAR), un decreto del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, che ha escluso il ricorrente dalla partecipazione a un concorso pubblico per 250 posti nella qualifica di Vigile del Fuoco. La motivazione dell’esclusione si basa sulla presunta non idoneità del ricorrente, che ha determinato l’adozione del decreto di esclusione.

 

"Il datore di lavoro risponde per l’infortunio dovuto a insufficiente formazione" (Cassazione 2025)** La responsabilità del datore di lavoro in materia di infortuni sul lavoro rappresenta un tema centrale nel diritto della sicurezza sul lavoro. La recente pronuncia della Cassazione del 2025 approfondisce la natura e le condizioni in cui il datore di lavoro può essere ritenuto responsabile per un infortunio causato da insufficiente formazione dei lavoratori.

 

Cassazione 2025- decisione della Cassazione relativa al caso in cui “Non si applica la sanzione disciplinare nei confronti del professore che eserciti la professione di avvocato contro il Ministero di appartenenza” si basa su alcune considerazioni fondamentali di diritto disciplinare e di diritto professionale.

 

Tar 2025-Nel 2025, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha emesso una sentenza significativa che condanna il Ministero della Difesa per la morte di un militare a causa dell’esposizione all’amianto durante il servizio. Questa decisione rappresenta un importante precedente nel riconoscimento delle responsabilità delle istituzioni militari nella tutela della salute dei propri appartenenti e sottolinea le criticità legate alla gestione dei rischi professionali in ambito militare.

 

Corte Costitzionale 2025- decisione della Corte Costituzionale del 10 aprile 2025, n. 40, relativa alla questione della sicurezza sociale e, in particolare, all’assegno temporaneo per i figli minori.

 

 

Corte Costituzionale 2025-Il reddito di cittadinanza rappresenta uno strumento di sostegno economico volto a garantire un livello minimo di risorse a cittadini in condizione di bisogno, promuovendo anche un processo di inclusione sociale e lavorativa. La sua attuazione è regolata da norme legislative e si inserisce nel quadro del diritto alla sicurezza sociale, riconosciuto dalla Costituzione italiana all’articolo 38.

 

 

La sentenza della Cassazione n. 19102 del 2025 rappresenta un importante precedente nel diritto della diffamazione, in particolare in relazione alla tutela della reputazione di soggetti coinvolti in questioni pubbliche e alla corretta valutazione del rapporto tra liberta di stampa e tutela dell’onore.