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06 luglio 2025

Tar 2025- graduatoria relativa alla posizione di “funzionario di Polizia Municipale” e illegittimità delle dichiarazioni false

 


 

Il 2025 ha portato importanti chiarimenti dalla Corte di Cassazione riguardo alla responsabilità dei blogger e dei gestori di spazi web in relazione ai commenti diffamatori pubblicati da terzi. La decisione si inserisce nel quadro giuridico europeo e nazionale, e ha come elemento centrale il principio secondo cui un blogger può essere chiamato a rispondere civilmente dei contenuti diffamatori che circolano sul suo sito, ma solo quando sia a conoscenza della loro manifesta illiceità e non abbia adottato tempestive misure di rimozione.

 

La sentenza della Suprema Corte di Cassazione n. /2025 affronta un tema di grande rilevanza nel diritto processuale civile: la legittimità della notifica agli eredi, in particolare quando uno di essi è deceduto nel corso del procedimento. La pronuncia si concentra sulla possibilità di ritenere valida una notifica effettuata alla madre defunta, qualora questa fosse ancora in vita al momento della notifica, al fine di trasferire la pretesa all’erede legittimo, in questo caso, la figlia.

 

La sentenza della Cassazione n. 24038 del 2025 si focalizza su un aspetto fondamentale del procedimento di cassazione, ovvero l’ambito di sindacato del giudice di legittimità in relazione ai gravi indizi indiziari e alla ricorrenza di elementi che possano giustificare un’ipotesi di colpevolezza.

 

La pronuncia della Cassazione n. 18067 del 2025 affronta un aspetto centrale del diritto del lavoro e delle libertà sindacali, in particolare riguardo alla posizione del funzionario sindacale in aspettativa rispetto al lavoratore subordinato. La decisione si inserisce in un quadro giurisprudenziale che mira a tutelare la libertà di associazione sindacale e a precisare i limiti entro i quali il funzionario sindacale può essere considerato in una condizione di maggiore vulnerabilità rispetto al lavoratore comune.

 

La sentenza della Cassazione n. 18202 del 2025 si inserisce nel solco della giurisprudenza in materia di malattie professionali e responsabilità del datore di lavoro, ribadendo e chiarendo alcuni principi fondamentali riguardanti l’onere della prova e le misure di prevenzione in ambiente lavorativo.