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04 marzo 2025
LEGGE 17 febbraio 2025, n. 21 Modifica all'articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92, concernente l'introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione civica. (25G00021) (GU Serie Generale n.52 del 04-03-2025)note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/03/2025
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Sentenza del 09/12/2024 n. 15180/40 - Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Roma Tassa Automobilistica Regionale e competenza territoriale del PRA Con riferimento alla tassa automobilistica regionale, la competenza territoriale degli Uffici del pubblico registro automobilistico (“PRA”) è determinata in base al luogo di residenza del proprietario del veicolo che, per la società di noleggio di autovetture, è costituita dalla sede legale. Questo principio è stato stabilito dalla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Roma che, sulla base dell’art. 5, c. 32 del D.L. 30 dicembre 1982 n. 953, ha rigettato il ricorso della contribuente contro la Regione Lazio avverso l’avviso di accertamento e contestuale irrogazione di sanzioni relativo al recupero della suddetta tassa. Nella specie, la società contribuente, con sede legale in Roma e impegnata nel campo del noleggio di autoveicoli senza conducente, a medio e lungo termine, aveva versato un importo inferiore alla Provincia di Trento, sua sede “secondaria” di mera domiciliazione, sostenendo erratamente che il criterio cui fare riferimento fosse quello della residenza dell’utilizzatore dell’auto (come avviene, invece, nel caso di locazione finanziaria).
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Sentenza del 10/02/2025 n. 853/3 - Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Lazio Notifica degli atti della riscossione da PEC non presente nei pubblici registri Ai fini della notificazione a mezzo PEC degli atti della riscossione, non è necessario che l’indirizzo dell’Ufficio mittente figuri nei pubblici registri in quanto l’art. 26, del D.P.R. n. 602/1973, nel regolamentare la materia, nulla dispone al riguardo. Questo principio, stabilito già dalla Suprema Corte (ex multis, C. Cass. 3 luglio 2023, n. 18684), è stato affermato dalla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Lazio nel rigettare l’appello della società contribuente. A parere del Collegio, l’art. 26 citato (così come l’art. 60, del D.P.R. 600/1973 in materia di notificazione dell’avviso di accertamento) si pone quale normativa speciale rispetto a quella dettata dalla L. n. 53/1994 che richiede, invece, per le notificazioni dei soli atti civili, amministrativi e stragiudiziali effettuate dagli avvocati e procuratori legali, l’iscrizione negli elenchi pubblici sia dell’indirizzo del destinatario che del mittente.
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La Corte di Appello di Roma, con la sentenza n. 4302 del 17 gennaio 2025, ha affrontato la questione del trasferimento d'azienda ex articolo 2112 del codice civile in relazione alla cessazione di un appalto.
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La Cassazione, con la sentenza n. 1934 del 28 gennaio 2025, ha ribadito che per ottenere l'intervento del Fondo INPS di Garanzia per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) in caso di insolvenza del datore di lavoro, il lavoratore deve prima acquisire un titolo esecutivo nei confronti del datore di lavoro. Questo accertamento giurisdizionale è essenziale per determinare l'esistenza e l'ammontare del credito, affinché il Fondo possa intervenire.
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MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 27 febbraio 2025 Data celebrativa della istituzione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
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Commento a Sentenza Cassazione n. 5383 del 2025 La sentenza della Cassazione n. 5383 del 2025 si inserisce nel contesto giuridico relativo alla proroga del trattenimento di un cittadino straniero presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), in particolare quando è in corso un procedimento giurisdizionale contro un provvedimento della Commissione Territoriale, che ha adottato la procedura accelerata dichiarando manifestamente infondata la domanda di protezione internazionale.
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Consiglio di Stato 2025-Il Consiglio di Stato, con la sua recente pronuncia, ha accolto il ricorso di un poliziotto, riformando una sentenza precedente e annullando gli atti impugnati. In sostanza, la decisione del Consiglio di Stato ha dato ragione all'appellante, riconoscendo la validità delle sue richieste.
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Tar 2025-La vicenda sollevata dal dirigente della Polizia di Stato, che ha portato il problema dei lunghi tempi di pagamento del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) e TFS (Trattamento di Fine Servizio) degli statali al Tar, potrebbe avere due importanti conseguenze, come evidenziato dalla recente sentenza del Tar
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Tar 2025- azione legale intrapresa dalla signora per far valere un diritto riconosciuto da una sentenza del Tribunale di Benevento. In particolare, la signora ha presentato una richiesta al Tribunale per l'esecuzione del giudicato relativo alla sentenza n. 1225/2023, che ha accertato il suo diritto a ricevere un beneficio economico annuale di 500 euro attraverso la "Carta elettronica" per l'aggiornamento e la formazione del personale docente, come previsto dalla Legge n. 107/2015.
CGUE 2025-La sentenza emessa nei primi giorni del 2025 dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea riguarda il diritto dei medici di non raccomandare o somministrare il vaccino anti-COVID, a meno che non ci sia una prescrizione medica. La corte ha stabilito che i medici sono liberi di non raccomandare i vaccini se hanno dei dubbi sulla loro efficacia o sicurezza, senza che ciò comporti alcuna violazione delle loro obbligazioni professionali.
Commento alla sentenza Cassazione n. 3043 del 2025: La violazione della quarantena durante il Covid non legittima il licenziamento La sentenza della Cassazione n. 3043 del 2025 affronta un tema delicato che riguarda le misure sanitarie durante la pandemia da Covid-19 e la legittimità di un licenziamento per la violazione della quarantena. La Corte, in questa decisione, stabilisce che il licenziamento di un dipendente per la violazione della quarantena imposta a causa del Covid-19 non può essere considerato giustificato in ogni caso.
Cassazione 2025- La sentenza n. 8361 della Corte di Cassazione, depositata il 28 febbraio 2025, rappresenta un'importante affermazione in tema di diritto di difesa e di validità delle notifiche via PEC nel processo penale. In particolare, la Corte ha stabilito che, nel caso in cui una notifica non sia andata a buon fine per motivi sconosciuti, il tribunale è tenuto a effettuare un nuovo invio.