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27 giugno 2025

INAIL -Allergie da pollini: un manuale Inail per la prevenzione negli ambienti di lavoro Un nuovo strumento informativo e formativo offre spunti per la gestione delle malattie allergiche a tutela della salute e della produttività dei lavoratori

 

La pronuncia della Corte di Cassazione n.xxxxx del 2025 fornisce un chiarimento fondamentale sul profilo penale e amministrativo del reato di peculato, incentrandosi sulla rilevanza della rendicontazione delle spese operate dal pubblico ufficiale e sulla prova richiesta per la configurazione del reato stesso.

 

La pronuncia della Cassazione n. XXXXX del 2025 si inserisce in un percorso giurisprudenziale ormai consolidato riguardante l’utilizzo delle prove elettroniche e, in particolare, dei dati di positioning e GPS raccolti attraverso mezzi di ricerca della prova atipici. La pronuncia si distingue per aver chiarito la liceità e la valorizzazione di tali dati nel processo penale, evidenziando che, se acquisiti in modo legittimo e trasfusi nelle informative di polizia giudiziaria, possono entrare a far parte del materiale probatorio senza che ciò comporti automaticamente l’applicazione del regime delle intercettazioni telefoniche.

 

La Cassazione, con la recente sentenza n. XXXXX del 2025, ha ribadito un principio importante in materia di guida in stato di ebbrezza e le relative aggravanti. In particolare, la Corte ha chiarito che, affinché possa configurarsi l’aggravante prevista dall’articolo 186, comma 2, del Codice della strada, non è necessario dimostrare che l’incidente sia stato causato esclusivamente dalla condotta sotto l’effetto dell’alcol. Basta, infatti, il nesso causale tra la condotta di guida in stato di ebbrezza e l’incidente verificatosi.

 

Consiglio di Stato 2025-la sentenza del Consiglio di Stato riguarda il rigetto dell’istanza di cessazione dal servizio permanente effettivo e di collocamento in congedo presentata dal capitano medico dell’Aeronautica Militare. La decisione si fonda su un’accurata ricostruzione normativa e giurisprudenziale, che chiarisce i limiti e le applicazioni delle norme relative alla ferma aggiuntiva e alle condizioni di formazione professionale degli ufficiali.

 

La sentenza della Cassazione n. 23466 del 2025 relativo agli abusi edilizi affronta un tema di grande rilevanza nel diritto urbanistico e amministrativo, ovvero la natura e i limiti del diritto di presentare domanda di condono edilizio in relazione a immobili acquisiti tramite donazione e successivamente divenuti illegali.

 

La sentenza della Cassazione n. 23457 del 2025 sull’ordine di demolizione evidenzia un importante principio di equilibrio tra il rispetto della legalità e la tutela dei diritti fondamentali, in particolare il diritto all’abitazione. La decisione si inserisce nel dibattito giurisprudenziale e normativo relativo alla possibilità di contemperare le esigenze di tutela dell’ordine pubblico e del patrimonio con la tutela dei diritti soggettivi delle persone coinvolte, in particolare delle famiglie e dei soggetti più vulnerabili.