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20 marzo 2025
Cassazione 2025-Autovelox non omologati, la Suprema Corte dice NO. Il recente intervento della Cassazione sul tema degli autovelox non omologati rappresenta un’importante conferma della necessità di rispettare le norme vigenti in materia di sicurezza stradale e di accertamento delle infrazioni. La Corte ha chiarito, una volta di più, che le circolari ministeriali non possono sostituire o derogare le disposizioni di legge, che rimangono la fonte primaria e gerarchicamente superiore in materia. In particolare, l’articolo 142, comma 6, del Codice della Strada è chiaro: solo le apparecchiature “debitamente omologate” possono essere utilizzate come prova per stabilire il superamento dei limiti di velocità. Questo implica che ogni dispositivo di rilevazione della velocità deve passare attraverso un processo di omologazione formale, che ne attesti la conformità agli standard tecnici e di sicurezza previsti dalla normativa.
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Cassazione 2025- La questione dell'uso improprio dei mezzi aziendali per fini extra-lavorativi durante l'orario di lavoro rappresenta un tema di rilevante interesse giuridico e pratico, soprattutto alla luce delle recenti pronunce della Cassazione. Nel caso specifico, ci si trova di fronte a episodi accertati di utilizzo del mezzo aziendale in modo fraudolento, con l'obiettivo di creare una "situazione di apparenza lavorativa". Questi comportamenti, documentati in diverse giornate di febbraio 2020, pongono interrogativi sia sul piano della responsabilità del lavoratore che su quello della tutela dell'azienda.
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Consiglio di Stato 2025-Il ricorrente, in qualità di luogotenente della Guardia di Finanza, ha presentato un ricorso riguardante la richiesta di rimborso per la mancata fruizione di pasti durante il servizio di protezione a favore di una personalità sottoposta a misure di tutela. Analizzando i punti principali del ricorso, emergono diverse questioni di rilevanza sia giuridica che pratica.
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La sentenza della Cassazione n. 8044 del 2025 offre spunti significativi sulla questione della valutabilità dell'assoluzione in sede penale ai fini fiscali, in particolare in riferimento all'articolo 21-bis del Decreto Legislativo 174/2000. Questo articolo disciplina le modalità di risoluzione delle controversie tributarie e l'applicazione delle norme in materia di reati fiscali.
La sentenza della Cassazione n. 11982 del 2025 si inserisce in un contesto normativo particolarmente complesso riguardante l'acquisizione e l'utilizzazione dei dati di traffico telefonico e telematico, un tema di crescente rilevanza nel panorama giuridico contemporaneo, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali e ai diritti fondamentali degli individui.
CGUE 2025-La sentenza emessa nei primi giorni del 2025 dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea riguarda il diritto dei medici di non raccomandare o somministrare il vaccino anti-COVID, a meno che non ci sia una prescrizione medica. La corte ha stabilito che i medici sono liberi di non raccomandare i vaccini se hanno dei dubbi sulla loro efficacia o sicurezza, senza che ciò comporti alcuna violazione delle loro obbligazioni professionali.
Commento alla sentenza Cassazione n. 3043 del 2025: La violazione della quarantena durante il Covid non legittima il licenziamento La sentenza della Cassazione n. 3043 del 2025 affronta un tema delicato che riguarda le misure sanitarie durante la pandemia da Covid-19 e la legittimità di un licenziamento per la violazione della quarantena. La Corte, in questa decisione, stabilisce che il licenziamento di un dipendente per la violazione della quarantena imposta a causa del Covid-19 non può essere considerato giustificato in ogni caso.