Il principio di diritto affermato
La Cassazione stabilisce che la maggiorazione notturna, se prevista contrattualmente o dalla legge, costituisce componente fissa e continuativa della retribuzione globale di fatto.
Di conseguenza, non è consentito un trattamento retributivo differenziato per il calcolo del TFR in base all’orario lavorativo: tutte le voci che integrano stabilmente la paga devono concorrere al montante del TFR.
Quadro normativo di riferimento
• Articolo 2120 c.c.: disciplina il diritto al TFR, calcolato sulla retribuzione globale di fatto.
• Articolo 36 Cost.: garantisce una retribuzione proporzionata e sufficiente, includendo indennità stabili.
• Contratti collettivi (CCNL): generalmente riconoscono maggiorazioni per lavoro notturno che non possono essere escluse dal calcolo del TFR.
La vicenda processuale
1. Lavoratore con contratto intermittente/discontinuo svolgeva turni notturni regolari.
2. Il datore di lavoro ha escluso le maggiorazioni notturne dal TFR, ritenendole variabili e non computabili.
3. In primo grado e in appello i giudici avevano dato ragione al datore, distinguendo tra voci fisse e variabili della retribuzione.
4. La Cassazione ha ribaltato i precedenti orientamenti, affermando la natura continuativa della maggiorazione notturna se erogata in via regolare.
Motivazione della Corte
• La retribuzione utile al TFR comprende tutte le erogazioni che caratterizzano la prestazione lavorativa in modo abituale.
• Non rileva la denominazione di “indennità” o “maggiorazione”: conta la stabilità e la predeterminazione contrattuale.
• Escludere tali voci dal TFR violerebbe il principio di tutela economica del lavoratore sancito dalla Costituzione.
Implicazioni pratiche
• Tutti i lavoratori notturni devono vedere le maggiorazioni incluse nel calcolo del loro TFR, senza distinzioni per tipologia contrattuale.
• I datori di lavoro dovranno rivedere i prospetti di liquidazione del TFR per evitare contenziosi e sanzioni.
• Maggiore coerenza tra retribuzione effettivamente erogata e montante previdenziale.
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Approfondimenti e spunti operativi
• Analisi delle differenze tra indennità notturna, straordinario e reperibilità ai fini contributivi.
• Modalità di computo delle maggiorazioni nel caso di part‐time o di lavoro su chiamata.
• Possibili linee di intervento sindacale per chiarire in sede di rinnovo contrattuale il trattamento unico della retribuzione utile al TFR.
• Impatto sul contenzioso maturità/imbattibilità: quale documentazione produrre in giudizio per dimostrare la stabilità delle maggiorazioni.
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