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18 marzo 2025
CGUE 2025-Il 27 febbraio 2025, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha emesso una sentenza significativa nella causa C-517/23, riguardante la nozione di “pubblicità dei medicinali” e le azioni pubblicitarie connesse all'acquisto di medicinali soggetti a prescrizione medica. Questa pronuncia si inserisce in un contesto giuridico complesso, dove la tutela della salute pubblica e il diritto alla libera circolazione delle informazioni si intrecciano.
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CGUE 2025-Il 27 febbraio 2025, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha emesso una sentenza significativa nella causa C-638/23, che ha affrontato questioni cruciali riguardanti la designazione diretta del titolare del trattamento dei dati personali secondo il diritto nazionale, in particolare nel contesto del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR). Questa pronuncia si inserisce in un panorama giuridico sempre più complesso e in continua evoluzione, dove la protezione dei dati personali assume un ruolo centrale nella legislazione europea e nazionale.
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Patto di Prova Nullo e Recesso ad Nutum: Le Tutele Applicabili al Lavoratore Il patto di prova, disciplinato dall’art. 2096 del Codice Civile, rappresenta un importante strumento contrattuale volto a consentire alle parti di valutare la reciproca convenienza del rapporto di lavoro. Tuttavia, la validità di tale patto è subordinata alla sua corretta formulazione, che deve includere una precisa indicazione delle mansioni oggetto dell'esperimento. In mancanza di tale indicazione, il patto di prova risulta nullo, comportando l’automatica conversione dell’assunzione in definitiva sin dall’inizio, secondo il principio della nullità parziale di cui all’art. 1419, co. 2, del Codice Civile
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Il tema del contratto di prossimità e della sua capacità di derogare alla disciplina generale rappresenta un aspetto cruciale nel panorama del diritto del lavoro italiano, soprattutto in un contesto di continua evoluzione delle dinamiche occupazionali e delle esigenze aziendali. La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 3495 dell'11 febbraio 2025, offre un'importante occasione di riflessione su questo strumento giuridico e sulle sue implicazioni pratiche.
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Tar 2025- L'articolo 75, ultimo comma, del D.P.R. n. 335/1982 stabilisce un principio importante riguardo alle promozioni per merito straordinario nel pubblico impiego. La norma introduce, infatti, un intervallo temporale minimo di tre anni tra due promozioni straordinarie, al fine di garantire che le promozioni siano attribuite in modo equo e sulla base di un'effettiva valutazione del merito.
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Tar 2025- Il tema degli scatti di anzianità e della loro eventuale revoca da parte dell'Amministrazione, come evidenziato nel brano, è di notevole importanza per il personale della Polizia di Stato e per il funzionamento della Pubblica Amministrazione in generale. La legge, in questo contesto, non solo stabilisce delle norme, ma lascia anche ampio margine di discrezionalità all’Amministrazione, permettendo una gestione più flessibile e contestualizzata delle risorse economiche.
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Tar 2025- la sentenza evidenzia un aspetto fondamentale della normativa riguardante i trasferimenti temporanei del personale della Polizia di Stato, in particolare per coloro che hanno figli minori di tre anni. La norma richiede che ogni diniego di trasferimento sia adeguatamente motivato, in modo da garantire il rispetto dei diritti dei genitori e la tutela dei minori.
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Tar 2025-in merito al trasferimento del ricorrente nel contesto dell'Esercito Italiano evidenzia alcuni punti cruciali che meritano di essere approfonditi. In primo luogo, la decisione di accogliere il ricorso si fonda sull'applicazione dell'art. 42 bis del d.lgs. 151/2001, che riconosce un diritto fondamentale per i genitori con figli minori di tre anni, permettendo loro di richiedere un trasferimento per motivi familiari. Questa norma rappresenta un importante strumento di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, e la sua corretta applicazione è essenziale per garantire il benessere dei militari e delle loro famiglie.
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La sentenza della Corte di Cassazione (n. xxx) del 2025 riguarda la regolamentazione della pubblicità e delle affissioni pubbliche, con particolare attenzione alle strutture di stendardi e gonfaloni che sovrastano il suolo pubblico.
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.
La sentenza della Cassazione n. 11982 del 2025 si inserisce in un contesto normativo particolarmente complesso riguardante l'acquisizione e l'utilizzazione dei dati di traffico telefonico e telematico, un tema di crescente rilevanza nel panorama giuridico contemporaneo, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali e ai diritti fondamentali degli individui.