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18 marzo 2025
Patto di Prova Nullo e Recesso ad Nutum: Le Tutele Applicabili al Lavoratore Il patto di prova, disciplinato dall’art. 2096 del Codice Civile, rappresenta un importante strumento contrattuale volto a consentire alle parti di valutare la reciproca convenienza del rapporto di lavoro. Tuttavia, la validità di tale patto è subordinata alla sua corretta formulazione, che deve includere una precisa indicazione delle mansioni oggetto dell'esperimento. In mancanza di tale indicazione, il patto di prova risulta nullo, comportando l’automatica conversione dell’assunzione in definitiva sin dall’inizio, secondo il principio della nullità parziale di cui all’art. 1419, co. 2, del Codice Civile
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Il tema del contratto di prossimità e della sua capacità di derogare alla disciplina generale rappresenta un aspetto cruciale nel panorama del diritto del lavoro italiano, soprattutto in un contesto di continua evoluzione delle dinamiche occupazionali e delle esigenze aziendali. La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 3495 dell'11 febbraio 2025, offre un'importante occasione di riflessione su questo strumento giuridico e sulle sue implicazioni pratiche.
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Tar 2025- L'articolo 75, ultimo comma, del D.P.R. n. 335/1982 stabilisce un principio importante riguardo alle promozioni per merito straordinario nel pubblico impiego. La norma introduce, infatti, un intervallo temporale minimo di tre anni tra due promozioni straordinarie, al fine di garantire che le promozioni siano attribuite in modo equo e sulla base di un'effettiva valutazione del merito.
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Tar 2025- Il tema degli scatti di anzianità e della loro eventuale revoca da parte dell'Amministrazione, come evidenziato nel brano, è di notevole importanza per il personale della Polizia di Stato e per il funzionamento della Pubblica Amministrazione in generale. La legge, in questo contesto, non solo stabilisce delle norme, ma lascia anche ampio margine di discrezionalità all’Amministrazione, permettendo una gestione più flessibile e contestualizzata delle risorse economiche.
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Tar 2025- la sentenza evidenzia un aspetto fondamentale della normativa riguardante i trasferimenti temporanei del personale della Polizia di Stato, in particolare per coloro che hanno figli minori di tre anni. La norma richiede che ogni diniego di trasferimento sia adeguatamente motivato, in modo da garantire il rispetto dei diritti dei genitori e la tutela dei minori.
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Tar 2025-in merito al trasferimento del ricorrente nel contesto dell'Esercito Italiano evidenzia alcuni punti cruciali che meritano di essere approfonditi. In primo luogo, la decisione di accogliere il ricorso si fonda sull'applicazione dell'art. 42 bis del d.lgs. 151/2001, che riconosce un diritto fondamentale per i genitori con figli minori di tre anni, permettendo loro di richiedere un trasferimento per motivi familiari. Questa norma rappresenta un importante strumento di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, e la sua corretta applicazione è essenziale per garantire il benessere dei militari e delle loro famiglie.
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Patto di Prova Nullo e Recesso ad Nutum: Le Tutele Applicabili al Lavoratore Il patto di prova, disciplinato dall’art. 2096 del Codice Civile, rappresenta un importante strumento contrattuale volto a consentire alle parti di valutare la reciproca convenienza del rapporto di lavoro. Tuttavia, la validità di tale patto è subordinata alla sua corretta formulazione, che deve includere una precisa indicazione delle mansioni oggetto dell'esperimento. In mancanza di tale indicazione, il patto di prova risulta nullo, comportando l’automatica conversione dell’assunzione in definitiva sin dall’inizio, secondo il principio della nullità parziale di cui all’art. 1419, co. 2, del Codice Civile
CGUE 2025-La sentenza emessa nei primi giorni del 2025 dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea riguarda il diritto dei medici di non raccomandare o somministrare il vaccino anti-COVID, a meno che non ci sia una prescrizione medica. La corte ha stabilito che i medici sono liberi di non raccomandare i vaccini se hanno dei dubbi sulla loro efficacia o sicurezza, senza che ciò comporti alcuna violazione delle loro obbligazioni professionali.
Commento alla sentenza Cassazione n. 3043 del 2025: La violazione della quarantena durante il Covid non legittima il licenziamento La sentenza della Cassazione n. 3043 del 2025 affronta un tema delicato che riguarda le misure sanitarie durante la pandemia da Covid-19 e la legittimità di un licenziamento per la violazione della quarantena. La Corte, in questa decisione, stabilisce che il licenziamento di un dipendente per la violazione della quarantena imposta a causa del Covid-19 non può essere considerato giustificato in ogni caso.
Tar 2025- La sentenza del TAR 2025 riprende un principio fondamentale riguardante i comportamenti degli appartenenti alle forze dell'ordine, sia durante il servizio che nella sfera privata. Come stabilito dall'art. 13, comma 2, del d.P.R. n. 782/1985, il personale delle forze di polizia è tenuto a mantenere una condotta che rispetti la dignità delle proprie funzioni, anche quando non è in servizio.