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09 agosto 2025

Pubblicazioni nella piattaforma Norme e Diritto: sommario della 32^ settimana del 2025

 


 

 

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Pubblicazioni nella piattaforma Norme e Diritto:

sommario della 32^  settimana del 2025

 

 

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Cassazione 2025 – la sentenza della Corte di Cassazione civile, relativa al caso di xxxxxx, riguarda un’importante pronuncia in materia di malattie professionali e benefici previdenziali, in particolare nel contesto dell’uso di videoterminali e delle esposizioni lavorative.

 

Cassazione 2025 – la pronuncia evidenzia alcuni aspetti fondamentali riguardanti la legittimità del rifiuto del lavoratore di trasferirsi in un’altra sede, in particolare quando tale trasferimento comporta l’assegnazione a mansioni inferiori e quando esso è motivato da motivi altri rispetto alle esigenze aziendali.

 

Cassazione 2025 – la pronuncia n. xxxxxxx riguarda una questione di particolare rilevanza in ambito lavorativo e di diritto del lavoro, legata alla normativa emergenziale sul possesso del green pass e alle conseguenze in caso di mancato rispetto di tale obbligo.

 

Cassazione 2025 –responsabilità da circolazione stradale, in particolare in riferimento alla sentenza della Cassazione n. xxxxxx, evidenzia alcuni aspetti fondamentali della giurisprudenza italiana in materia di incidenti stradali e responsabilità penale e civile.

 

Cassazione 2025 – la sentenza della Cassazione relativa al diritto alla pausa evidenzia alcuni aspetti fondamentali della normativa e della giurisprudenza in materia di tutela del lavoratore durante l’orario di lavoro.

 

Cassazione 2025 – la decisione della Cassazione n. xxxxx in materia di responsabilità civile della Regione per danni causati dalla fauna selvatica si basa sulla corretta applicazione del paradigma di cui all’articolo 2052 del Codice Civile.

 

Tar 2025 - Il riconoscimento della dipendenza di un’infermità da causa di servizio rappresenta un tema di grande rilievo nell’ambito della tutela previdenziale e assistenziale del personale militare, e si configura come un procedimento complesso che richiede un’attenta valutazione degli aspetti clinici e fattuali, nonché delle modalità con cui l’attività di servizio è stata svolta.

 

Tar 2025 - Il ricorrente, ex dipendente dell’Arma dei Carabinieri e quindi appartenente al personale delle Forze di Polizia, ha presentato un ricorso volto a ottenere il riconoscimento dei sei scatti stipendiali previsti dall’articolo 6-bis del decreto-legge n. 387/1987, che sono stati erroneamente non attribuiti dall’INPS al momento del calcolo della propria pensione.

 

Tar 2025 - Il ricorso è stato presentato dai militari impiegati presso il Ministero della Difesa, che hanno contestato i provvedimenti di sospensione dal servizio, notificati individualmente a ciascuno di loro, in relazione all’obbligo vaccinale imposto dall’art. 4-ter, comma 3, del decreto-legge 44/2021, convertito con modificazioni dalla legge 76/2021. Tali provvedimenti di sospensione sono stati adottati in conseguenza dell’accertamento di inosservanza dell’obbligo vaccinale e sono stati accompagnati da circolari ministeriali e dello Stato Maggiore della Difesa, che hanno specificato le modalità di verifica e applicazione delle misure straordinarie.

 

Tar 2025 - Il ricorrente, un Brigadiere del Comando Legione Carabinieri Xxxxx, ha presentato un ricorso amministrativo in modo regolare, notificandolo e depositandolo secondo le procedure previste. Ha riassunto un giudizio già iniziato presso il TAR Xxxxx, che si era dichiarato territorialmente incompetente a decidere sulla questione, probabilmente per motivi di competenza territoriale o di materia.

 

La sentenza della Cassazione n. 22593 del 2025 riguarda un caso di licenziamento di un lavoratore, giudicato illegittimo dai giudici. Analizziamo nel dettaglio le implicazioni e i motivi di questa decisione.

 

La sentenza della Cassazione n. 22522 del 2025 affronta un aspetto rilevante relativo alla validità e all’efficacia dei provvedimenti di separazione omologati dall’autorità giudiziaria, in particolare per quanto concerne la possibilità di accertare e far valere le obbligazioni di partecipazione alle spese sostenute dall’altro genitore.

 

La sentenza della Cassazione n. 21172 del 2025 affronta un aspetto fondamentale della responsabilità e dell’onere probatorio nei casi di infortuni sul lavoro, in particolare per quanto riguarda il procedimento di risarcimento del danno.

 

La sentenza della Cassazione n. 21103 del 2025 rappresenta un importante orientamento in materia di licenziamento dei dipendenti recidivi nel comportamento offensivo, in particolare nel contesto di insulti e ingiurie sul luogo di lavoro. Di seguito si propone un commento dettagliato che analizza gli aspetti principali della decisione, le sue implicazioni e il contesto giuridico di riferimento.

 

sentenza Cassazione n. 21099/2025 riguardo responsabilità e risarcimento

 

La sentenza della Cassazione n. 28623 del 2025 affronta il tema della legittimità dell’atto di costituzione di parte civile nei procedimenti giudiziari, in particolare in relazione alla sua conformità ai requisiti di legge. Il caso si inserisce in un contesto di crisi bancaria, dove la responsabilità di soggetti o enti e il risarcimento del danno patrimoniale rappresentano elementi centrali.

 

Tar 2025 - "Troppo grasso, niente polizia" rappresenta una frase che, seppur apparentemente superficiale, sintetizza una questione molto più complessa legata ai criteri di selezione e alle dinamiche burocratiche nel contesto delle forze di polizia italiane. La vicenda descritta riguarda un candidato che, inizialmente, era stato considerato non idoneo al concorso per motivi di salute, più precisamente legati al suo peso corporeo, che aveva determinato l’esclusione durante la visita medica prevista per la selezione.

 

Cassazione 2025 - la sentenza della Cassazione riguardante il concetto di “persona imperita nel maneggio di armi” offre un approfondimento importante sulla interpretazione giuridica di questa espressione, soprattutto in relazione alla responsabilità penale per omessa custodia di armi.

 

Corte Costituzionale 2025 -la sentenza n. 137/2025 della Corte Costituzionale rappresenta un importante passo avanti nel percorso di riforma e semplificazione del sistema fiscale italiano. Analizzando nel dettaglio questa decisione, emergono diversi aspetti fondamentali che meritano attenzione sia dal punto di vista giuridico sia pratico.

 

N. 141 SENTENZA 10 giugno - 31 luglio 2025Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Lavoro - Licenziamento individuale - Limiti temporanei, introdotti per mezzo di decretazione d'urgenza nel marzo 2020, per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 - Divieto temporaneo di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, a determinate condizioni, indipendentemente dal numero dei dipendenti - Tutela estesa al lavoratore qualificato come dirigente - Omessa previsione - Denunciata irragionevolezza rispetto alla finalita' perseguita dal legislatore - Non fondatezza della questione. Lavoro - Licenziamento individuale - Limiti temporanei, reiterati per mezzo di decretazione d'urgenza nell'agosto 2020, per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 - Divieto temporaneo di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, a determinate condizioni, indipendentemente dal numero dei dipendenti - Tutela estesa al lavoratore qualificato come dirigente - Omessa previsione - Denunciata irragionevolezza rispetto alla finalita' perseguita dal legislatore - Non fondatezza della questione. Lavoro - Licenziamento individuale - Limiti temporanei, reiterati per mezzo di decretazione d'urgenza nell'ottobre 2020, per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 - Divieto temporaneo di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, a determinate condizioni, indipendentemente dal numero dei dipendenti - Tutela estesa al lavoratore qualificato come dirigente - Omessa previsione - Denunciata irragionevolezza rispetto alla finalita' perseguita dal legislatore - Non fondatezza della questione. - Decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, nella legge 13 ottobre 2020, n. 126, art. 14, comma 2; decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, nella legge 24 aprile 2020, n. 27, art. 46; decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, nella legge 18 dicembre 2020, n. 176, art. 12, comma 10. - Costituzione, art. 3. (T-250141) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.32 del 6-8-2025)

 

Tar 2025 – la sentenza del Tar del Lazio riguardante l'annullamento del decreto sul Foglio di servizio elettronico (Fdse) per gli Ncc richiede un'analisi approfondita dei diversi aspetti giuridici, economici e normativi coinvolti.

 

Ministero dell’Interno Dipartimento della P.S. - Tutela della sicurezza nelle attività di pubblico spettacolo

 

Ministero dell’Interno Dipartimento della P.S. - Circolazione con veicolo confiscato

 

Cassazione 2025 – la pronuncia riguarda l’impianto normativo e la natura del contributo finanziario richiesto alle famiglie per la mensa scolastica, nell’ambito dell’istituto pubblico. La sentenza evidenzia alcuni aspetti fondamentali che meritano un’analisi dettagliata.

 

Cassazione 2025 – la Suprema Corte affronta la questione relativa all’indennità di buonuscita evidenzia un principio fondamentale riguardante il calcolo di tale trattamento. In particolare, la Corte sottolinea che l’indennità di buonuscita, prevista per i lavoratori pubblici e privati, deve essere calcolata sulla base di un’accurata determinazione della retribuzione esatta del dipendente al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

 

La sentenza della Cassazione affronta un contenzioso tra il Comune e un condominio privato relativamente al canone COSAP (Canone per l’Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche) del 2025 affronta un aspetto di grande rilevanza in materia di tributi comunali e di occupazione del suolo pubblico.

 

Corte di Giustizia Tributaria 2025 - Il presente caso riguarda l’impugnazione da parte di Ricorrente_1 degli avvisi di accertamento relativi agli anni fiscali 2010 e 2011, attraverso i quali l’amministrazione finanziaria aveva contestato un maggior reddito non dichiarato. La decisione si basa su un’analisi approfondita delle circostanze di fatto e delle risultanze investigative, e si articola come segue: 1. **Esame delle doglianze del ricorrente** Ricorrente_1 ha sollevato due principali motivi di contestazione: vizi di forma e di merito degli atti impositivi, oltre alla illegittimità degli accertamenti bancari su conto di terzi. La Corte ha preliminarmente respinto tali doglianze, ritenendo che la sentenza di primo grado sia sorretta da un’ampia e congrua motivazione, che rende infondate le contestazioni circa i vizi formali e procedurali. 2. **Valutazione delle circostanze di fatto e della prova** La Corte ha esaminato approfonditamente gli atti e le risultanze delle indagini. Risulta che Ricorrente_1, già appartenente alla Polizia di Stato fino al novembre 2010, aveva dal 2007 una partita IVA per attività di allevamento di equini, attività mai dichiarata fiscalmente. La verifica fiscale, autorizzata dalla Procura di Firenze, ha portato alla scoperta di elementi probatori che comprovano l’effettiva attività imprenditoriale di Ricorrente_1, con ricavi derivanti da lavori di edilizia per condomini. 3. **Elementi di prova della evasione fiscale** Dalla documentazione sequestrata e dai controlli incrociati emerge che Ricorrente_1 aveva sviluppato un’attività imprenditoriale occulta, gestendo un giro di ricavi attraverso conti correnti cointestati con dipendenti stranieri, sui quali transitavano le somme percepite per le attività commerciali svolte. In particolare: - Ricorrente_1 aveva intestato preventivi e fatture a soggetti terzi, mantenendo conti cointestati con propri dipendenti. - Le attività di edilizia svolte erano state occultate attraverso l’uso di dipendenti immigrati, sui quali gravavano gli obblighi fiscali, ma che in realtà erano utilizzati come “schermo” per le operazioni illecite. - I controlli incrociati hanno dimostrato la sussistenza di flussi di denaro e documentazione contabile che attestano la mancata dichiarazione di redditi. 4. **Legittimità degli accertamenti bancari** Il ricorso del contribuente contro gli accertamenti bancari su conto di terzi è stato rigettato. La Corte ha evidenziato che gli accertamenti sono stati effettuati nel rispetto delle norme di legge, e sono supportati da elementi concreti che giustificano l’utilizzo di tali strumenti di verifica. La legittimità degli accertamenti bancari è riconosciuta anche in presenza di conti intestati a soggetti terzi, quando risultano elementi di collegamento con l’attività evasiva del contribuente. 5. **Motivazione della decisione** La sentenza di primo grado ha fornito una motivazione dettagliata e articolata, che la Corte ha ritenuto pienamente sufficiente e corretta. Non sono state riscontrate vulnerazioni di legge o vizi motivazionali tali da giustificare l’annullamento o la modifica della decisione impugnata. **Conclusioni** In sintesi, la Corte di Giustizia Tributaria conferma che Ricorrente_1 ha svolto un’attività imprenditoriale occulta, con ricavi non dichiarati, e ha tentato di occultare la reale natura delle proprie operazioni attraverso l’uso di conti di terzi e di dipendenti stranieri. La verifica fiscale, supportata da elementi probatori concreti, legittima gli avvisi di accertamento e la conseguente imposizione fiscale. **Motivazione della decisione finale** La decisione si fonda sulla riscontrata fondatezza delle prove raccolte, sulla legittimità degli atti impositivi e sulle risultanze delle indagini, e sulla corretta applicazione delle norme tributarie. La Corte ha rigettato l’appello di Ricorrente_1, confermando la validità della procedura e la fondatezza degli avvisi di accertamento, e ha sancito che non sussistono vizi che possano alterare la legittimità della decisione impugnata.

 

Corte di Giustizia Tributaria 2025 - decisione della Corte di Giustizia Tributaria riguarda principalmente l’analisi e la valutazione dei motivi che hanno portato al riconoscimento della fondatezza del ricorso presentato dal contribuente.

 

Corte di Giustizia Tributaria 2025 - L’Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale di Enna, si è costituita in giudizio il 13 marzo 2025, opponendosi alle doglianze del contribuente (ricorrente) e chiedendo il rigetto del ricorso e dell’istanza di sospensione, nonché la condanna alle spese processuali.

 

INAIL 2025 - L' accertamento tecnico per la sicurezza delle macchine utensili

 

INAIL 2025 - Salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro

 

Cassazione 2025 – la sentenza affronta un aspetto centrale del diritto del lavoro relativo alla perdita del diritto alle ferie annuali. La decisione chiarisce che, affinché si produca la perdita di tale diritto, è necessario che il datore di lavoro dimostri di aver effettivamente invitato il lavoratore a godere delle ferie maturate.

 

Cassazione 2025 – Il principio enunciato dalla Suprema Corte ribadisce un principio fondamentale del diritto del lavoro: il periodo di ferie deve essere regolarmente retribuito in relazione allo status del lavoratore, al fine di tutelare il diritto al riposo senza che il lavoratore subisca una perdita economica.

 

La sentenza della Cassazione n. 22242 del 2025 affronta un importante principio in materia di responsabilità e risarcimento per danni causati da cadute accidentali. In particolare, la Corte ha stabilito che non è riconosciuto il diritto al risarcimento qualora il danno sia stato provocato dalla presenza di un ostacolo visibile e, quindi, evitabile.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 22283 del 2025 si focalizza sull’ambito della responsabilità per danni in ambito condominiale, con particolare attenzione alla prova del nesso causale tra la presunta caduta e le condizioni del luogo. La decisione rappresenta un importante precedente in materia, chiarendo i limiti dell’onere probatorio del soggetto danneggiato e le condizioni per la configurabilità di responsabilità del condominio.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 22433 del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di notificazioni di atti impositivi, confermando la possibilità che queste possano essere effettuate anche attraverso il servizio postale. Di seguito un commento dettagliato sugli aspetti salienti e le implicazioni della decisione.

 

La sentenza della Cassazione n. 22400 del 2025 affronta un aspetto rilevante delle sanzioni disciplinari nei confronti dei magistrati, in particolare in relazione alle responsabilità connesse alla gestione degli atti giudiziari e alla collaborazione con le autorità investigative.

 

La sentenza della Cassazione n. 28356 del 2025 affronta un aspetto cruciale della responsabilità amministrativa e delle normative edilizie in seguito a eventi sismici, evidenziando un tema di particolare attualità e rilevanza.

 

Corte Costituzionale - Perdita del Grado e il Diritto a Pensione alla Luce della Giurisprudenza della Corte Costituzionale

 

La recente pronuncia del Consiglio di Stato del 2025 affronta l’appello incidentale presentato contro una decisione sfavorevole. L’appello incidentale, che mira a censurare le statuizioni di segno negativo adottate dall’impugnata pronuncia, viene ritenuto infondato dal giudice di secondo grado. La motivazione principale risiede nell’assenza di esigenze istruttorie specifiche, come verificazioni o consulenze tecniche d’ufficio (CTU), per contestare le statuizioni impugnate.

 

Tar 2025 analisi dettagliata della contestazione relativa alla mancata annotazione dell’uscita nel libretto d’uso dell’autovettura e delle implicazioni del procedimento disciplinare avviato nei confronti del ricorrente.

 

Tar 2025 - L’appellante presenta un articolato e dettagliato ricorso volto a dimostrare l’illegittimità del diniego di riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio, contestando principalmente il difetto di istruttoria e di motivazione adottato dall’Amministrazione. La strategia argomentativa si basa sulla documentazione di specifici episodi di servizio, altamente stressanti e usuranti, che avrebbero aggravato o determinato le condizioni di salute lamentate, e che non sarebbero stati adeguatamente valutati nel procedimento amministrativo.

 

Tar 2025 - La sig.ra -OMISSIS- ha partecipato a una procedura selettiva per l'accesso alla Polizia di Stato. Ha superato la prova scritta e si è presentata per l’accertamento dei requisiti psico-fisici, ma è stata esclusa dalla commissione medica a causa di un tatuaggio visibile in zona non coperta dall’uniforme (gamba sinistra). La decisione si basa su norme specifiche e regolamentari, che prevedono il divieto di tatuaggi visibili con le uniformi di servizio.

 

Tar 2025 - valutazione giuridica e fattuale relativa alla rilevanza del tatuaggio nel contesto di una procedura di accertamento dell’idoneità militare, con particolare attenzione alle norme e alla giurisprudenza consolidata in materia.

 

Consiglio di Stato 2025 - Il 15 novembre 2021 il Consiglio di Stato ha esaminato il caso della signora -OMISSIS-, che aveva presentato domanda di partecipazione ai concorsi pubblici per il reclutamento di 1479 allievi agenti del Corpo di Polizia penitenziaria, indetti dal Ministero della Giustizia con provvedimento del 28 ottobre 2021, pubblicato sulla G.U.R.I. del 9 novembre 2021.

 

Tar 2025 - Il ricorso riguarda il trasferimento del personale militare in soprannumero, in particolare di un soggetto non idoneo al servizio militare incondizionato, all’interno delle aree funzionali del personale civile del Ministero della Difesa, ai sensi dell’art. 930 del d.lgs. 66/2010 e del DM 18.04.2002. La questione verte sulla legittimità del procedimento di assegnazione e sulla possibilità di derogare al criterio generale di sede di servizio, in presenza di personale non idoneo.

 

Cassazione 2025 - furto aggravato di gas e motivazioni della Corte di Cassazione

 

Pubblicazioni nella piattaforma Norme e Diritto: sommario della 31^ settimana del 2025

 

 

 

 

 

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