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05 agosto 2025

Corte di Giustizia Tributaria 2025 - decisione della Corte di Giustizia Tributaria riguarda principalmente l’analisi e la valutazione dei motivi che hanno portato al riconoscimento della fondatezza del ricorso presentato dal contribuente.

 

decisione della Corte di Giustizia Tributaria riguarda principalmente l’analisi e la valutazione dei motivi che hanno portato al riconoscimento della fondatezza del ricorso presentato dal contribuente. La decisione si focalizza su diversi aspetti fondamentali, che si esaminano di seguito:

1. **Origine e fondamento dell’avviso di accertamento**  
L’avviso di accertamento nasce da un disallineamento tra i dati relativi ai pernottamenti dichiarati dal gestore della struttura ricettiva e quelli disponibili attraverso le fonti dell’Amministrazione finanziaria (Agenzia delle Entrate). Questo disallineamento è stato rilevato tramite un incrocio dei dati provenienti da diverse piattaforme, che ha portato l’Ente impositore a stimare un numero di pernottamenti superiore di circa 9.924 unità rispetto a quanto dichiarato.

2. **Criticità nell’incrocio dei dati**  
La Corte evidenzia che l’incrocio dei dati è stato effettuato con modalità non specificate, e che la mera comparazione tra i dati comunicati tramite diverse piattaforme non può costituire di per sé una prova definitiva. In altre parole, le differenze riscontrate tra i dati non sono sufficientemente supportate da elementi di prova certi, soprattutto considerando che i dati provenienti dal Ministero dell’Interno e quelli dal sistema GECOS si riferiscono a soggetti diversi, con modalità di comunicazione e di calcolo differenti.

3. **Differenze tra i dati comunicati**  
Il sistema GECOS si basa sui soggetti effettivamente passivi del tributo, escludendo esenzioni e soggetti non obbligati. Al contrario, i dati del Ministero dell’Interno (ad esempio, quelli relativi ai ospiti alloggiati) includono tutte le persone presenti, senza considerare eventuali esenzioni. Questa differenza di trattamento porta a un’erronea sovrastima dei pernottamenti rispetto a quelli effettivamente soggetti al contributo.

4. **Onere della prova e correttezza formale**  
La Corte sottolinea che il Responsabile del pagamento del contributo di soggiorno ha l’onere di comunicare correttamente e puntualmente i dati delle persone alloggiate e dei pernottamenti attraverso le piattaforme previste (Polizia di Stato tramite il servizio alloggiati e GECOS). La mancanza di omogeneità e di un confronto corretto tra i dati comunicati costituisce un elemento a favore del contribuente e mette in discussione la fondatezza dell’avviso di accertamento.

5. **Mancato invito al contraddittorio**  
Un aspetto rilevante riguarda l’assenza di un invito al contraddittorio da parte di Roma Capitale nei confronti della ricorrente. La Corte evidenzia che sarebbe stato opportuno instaurare un confronto con la società ricorrente, al fine di consentirle di fornire elementi di fatto e di diritto che avrebbero potuto portare ad una conclusione diversa, escludendo le pretese dell’Ente impositore. La mancata instaurazione di tale fase procedimentale rappresenta una violazione del principio di partecipazione e di corretta amministrazione del procedimento.

6. **Conseguenze sulla fondatezza del ricorso**  
Alla luce di tutte queste considerazioni, la Corte conclude che il ricorso è meritevole di accoglimento, in quanto le motivazioni dell’avviso di accertamento risultano infondate e basate su dati non omogenei e non correttamente confrontati. La decisione si basa sulla necessità di garantire un procedimento equo, trasparente e fondato su dati affidabili e correttamente comunicati.

**Sintesi**:  
In definitiva, la Corte di Giustizia Tributaria ha riconosciuto che l’avviso di accertamento, fondato su dati incerti e non confrontati correttamente, non può essere confermato. La mancanza di un adeguato contraddittorio e le differenze tra i dati provenienti da fonti diverse hanno portato alla decisione di accogliere il ricorso del contribuente, tutelando così il principio di corretta amministrazione e di tutela del contribuente stesso. 


 

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