La sentenza della Cassazione n. 22242 del 2025 affronta un importante principio in materia di responsabilità e risarcimento per danni causati da cadute accidentali. In particolare, la Corte ha stabilito che non è riconosciuto il diritto al risarcimento qualora il danno sia stato provocato dalla presenza di un ostacolo visibile e, quindi, evitabile.
Nel caso esaminato, la vittima si era infortunata a causa di una caduta provocata da un palo presente sulla pubblica strada. La Corte ha ritenuto che, trattandosi di un elemento chiaramente visibile e riconoscibile, l’incidentato avrebbe potuto evitarne il impatto, adottando le dovute cautele. Di conseguenza, la responsabilità del soggetto tenuto alla manutenzione o alla vigilanza sull’area è stata esclusa.
Il principio fondamentale ribadito dalla Cassazione è che il danno subito da chi si imbatte in un ostacolo visibile, che avrebbe potuto essere evitato con l’uso della normale diligenza, non dà luogo a risarcimento. Pertanto, l’onere di evitare il pericolo ricade sulla persona stessa, quando il pericolo è evidente e facilmente riconoscibile.
In conclusione, questa pronuncia sottolinea l’importanza di un comportamento adeguato da parte di chi si trova a percorrere ambienti pubblici o privati, e limita in modo significativo le ipotesi di risarcimento in presenza di ostacoli ben visibili e quindi evitabili.
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