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15 maggio 2025
Cassazione 2025- Legittimità del Licenziamento per Uso Personale della Carta Carburante**
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La sentenza della Cassazione n. 11614/2025 rappresenta un importante precedente in materia di responsabilità della Pubblica Amministrazione, in particolare del Ministero dell’Istruzione, in relazione a episodi di abusi sessuali commessi da docenti in ambito scolastico.
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La sentenza della Cassazione n. 16535 del 2025 affronta un caso di favoreggiamento della prostituzione, analizzando se l’atto di un’amica che accompagna una donna in auto verso il luogo di prostituzione possa configurare reato. La decisione si inserisce nel quadro giurisprudenziale che, negli ultimi anni, ha chiarito i limiti e le condizioni in cui può ravvisarsi il favoreggiamento.
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La pronuncia della Cassazione n. 18240 del 2025 fornisce un'interpretazione dettagliata e giuridicamente significativa della locuzione “ragione del suo ufficio o servizio” nel contesto del reato di peculato. Questo commento analizza i principali aspetti della decisione, evidenziando le implicazioni sul profilo soggettivo del reato e sulla qualificazione del comportamento del pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio.
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La sentenza della Cassazione n. 12753 del 2025 affronta un aspetto fondamentale in materia di successioni e donazioni, ovvero la possibilità di contestare l’autenticità di un testamento e le modalità attraverso le quali tale contestazione può essere sollevata.
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14 maggio 2025
Tar 2025- Il Tar della ..... che ha condannato il carcere di ..... a pagare un anno di indennità al sovrintendente rappresenta una vittoria significativa per i diritti del personale penitenziario e mette in luce alcune criticità amministrative e sindacali.
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Tar 2025- la sentenza analizza la normativa disciplinare applicabile ai dipendenti pubblici, focalizzandosi sulla portata e sull’efficacia delle disposizioni relative alle condanne penali e ai termini procedurali. In particolare:
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Tar 2025- Il deducente sostiene che, in relazione all’episodio occorso, numerose pronunce giurisprudenziali nazionali abbiano riconosciuto che i comandi militari hanno omesso di predisporre adeguate difese della base, evidenziando una negligenza grave e colpevole nella gestione della sicurezza. Questa negligenza è stata ritenuta responsabile, in sede di responsabilità dello Stato, anche alla luce dell’articolo 2087 del Codice Civile, che impone al datore di lavoro, nel caso del rapporto di lavoro subordinato, di adottare tutte le misure idonee a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei propri dipendenti.
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Tar 2025-Il ricorrente, militare con una lunga carriera internazionale, ha partecipato a missioni di peacekeeping e operazioni militari in Albania, Kosovo e Bosnia, teatri notoriamente caratterizzati da condizioni ambientali estreme e rischi per la salute legati all’esposizione a sostanze nocive, tra cui l’uranio impoverito. La sua denuncia si focalizza sulla mancanza di adeguata protezione durante tali missioni, che avrebbe esposto il ricorrente a rischi sanitari gravi senza l’adeguato equipaggiamento di sicurezza.
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Vicenda del poliziotto infortunato durante le operazioni di cattura di Bernardo Provenzano evidenzia un importante caso di riconoscimento dei diritti dei appartenenti alle forze dell'ordine coinvolti in operazioni ad alto rischio.
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La sentenza della Corte di Cassazione n. 12474 del 2025 affronta un aspetto fondamentale del diritto dei fondi comuni di investimento, ovvero la legittimazione degli investitori a impugnare le deliberazioni dell’assemblea degli investitori. Di seguito si propone un commento dettagliato che analizza i punti salienti della pronuncia, collocandola nel contesto normativo e giurisprudenziale, e evidenziando le implicazioni pratiche.
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La sentenza della Cassazione n. 12487 del 2025 affronta un aspetto rilevante in materia di contestazioni relative ai rendiconti bancari e alla corretta gestione del rapporto tra banca e cliente, concentrandosi sulla problematica della mancanza di estratti conto e sulle implicazioni che ne derivano.
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La pronuncia della Corte di Cassazione n. 12524 del 2025, pubblicata su ARES 118, affronta il tema della valutazione della posizione di lavoro precaria ai fini della stabilizzazione del rapporto e delle procedure concorsuali avviate dall’amministrazione pubblica.
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Il commento alla sentenza della Cassazione n. 12605 del 2025 in materia di diritto d’accesso agli atti assicurativi rappresenta un intervento importante nel delineare i limiti e le condizioni di tale diritto nel contesto delle procedure stragiudiziali di liquidazione del danno.
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La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Terza Sezione) del 20 aprile 2023 affronta una questione pregiudiziale relativa all’interpretazione della Direttiva 2006/123/CE sul mercato dei servizi e alla sua compatibilità con le normative nazionali di proroga automatica delle concessioni di occupazione del demanio marittimo.
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La sentenza della Corte di Cassazione (n. xxx) del 2025 riguarda la regolamentazione della pubblicità e delle affissioni pubbliche, con particolare attenzione alle strutture di stendardi e gonfaloni che sovrastano il suolo pubblico.
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.
La sentenza della Cassazione n. 11982 del 2025 si inserisce in un contesto normativo particolarmente complesso riguardante l'acquisizione e l'utilizzazione dei dati di traffico telefonico e telematico, un tema di crescente rilevanza nel panorama giuridico contemporaneo, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali e ai diritti fondamentali degli individui.