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14 maggio 2025

Tar 2025- Il Tar della ..... che ha condannato il carcere di ..... a pagare un anno di indennità al sovrintendente rappresenta una vittoria significativa per i diritti del personale penitenziario e mette in luce alcune criticità amministrative e sindacali.

 

Tar 2025- Il Tar della ..... che ha condannato il carcere di ..... a pagare un anno di indennità al sovrintendente rappresenta una vittoria significativa per i diritti del personale penitenziario e mette in luce alcune criticità amministrative e sindacali.

**Contesto e motivazioni della sentenza**  
Il sottufficiale, rappresentato dall’avvocato ..... ....., ha promosso un ricorso al Tribunale amministrativo contro l’amministrazione penitenziaria, contestando il mancato pagamento di indennità spettanti. La decisione del Tar ha accolto le richieste del ricorrente, ordinando la liquidazione delle somme dovute e il pagamento delle spese legali alla parte ricorrente. La sentenza rappresenta un riconoscimento legale del diritto del sovrintendente a ricevere le indennità, che erano state negate o non corrisposte nonostante fosse evidente il diritto.

**Reazioni e commenti**  
..... ....., segretario regionale dell’Unione Sindacale Polizia Penitenziaria (USPP) ....., esprime soddisfazione per la decisione giudiziaria e sottolinea che la mancata opposizione dell’amministrazione ha portato a una conclusione positiva della vicenda. La sua dichiarazione “Giustizia è stata fatta” evidenzia la frustrazione accumulata a causa delle segnalazioni sindacali rimaste inascoltate, che hanno reso necessario ricorrere al Tar per ottenere il riconoscimento dei diritti del dipendente.

**Criticità e responsabilità**  
..... critica le modalità con cui si sono gestite le responsabilità, evidenziando che il sovrintendente aveva presentato una relazione disciplinare dettagliata, individuando responsabilità oggettive di chi si occupava della predisposizione dei servizi. Questa documentazione avrebbe dovuto forse facilitare una risoluzione più tempestiva e meno onerosa del contenzioso. Ora, si preannuncia un’azione di verifica per accertare eventuali responsabilità disciplinari di chi avrebbe causato il danno e indotto l’amministrazione in errore, evitando così il contenzioso.

**Implicazioni e considerazioni**  
La vicenda mette in luce alcune criticità del sistema amministrativo e di gestione delle risorse umane nel settore penitenziario. La necessità di ricorrere al Tar per il riconoscimento di diritti riconducibili a normative già esistenti evidenzia problemi di comunicazione, gestione e, forse, di attenzione alle segnalazioni sindacali. La decisione del tribunale può servire come precedente per altri casi simili, stimolando una maggiore attenzione da parte delle autorità amministrative nel rispetto delle normative e nel riconoscimento dei diritti del personale.

**Conclusioni**  
La sentenza rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei lavoratori del settore penitenziario, evidenziando l’importanza del ricorso legale come strumento di tutela quando le vie amministrative si rivelano inefficaci o inadempienti. La richiesta di chiarimenti e responsabilità da parte della segreteria USPP indica un desiderio di trasparenza e di corretta gestione amministrativa, auspicando che episodi simili possano essere evitati in futuro attraverso una migliore comunicazione e responsabilizzazione delle strutture coinvolte.


 

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