Cassazione 2025 - Personalizzazione del Danno Biologico e Prova Rigorosa (Cassazione n. 26675/2025)
La Sentenza n. 26675 della Corte di Cassazione (2025) è fondamentale per la liquidazione del danno non patrimoniale (biologico) derivante da sinistri stradali, in particolare per quanto riguarda la possibilità di personalizzare il risarcimento attraverso l'applicazione di un aumento tabellare (maggiorazione).
La Corte ha stabilito un criterio probatorio estremamente rigoroso: per pretendere questa maggiorazione, il danneggiato non può limitarsi a citare i postumi o a lamentarsi in modo generico, ma deve provare che tali postumi hanno inciso sulla sua vita quotidiana in modo oggettivamente differente e maggiore rispetto a quanto accadrebbe a chiunque altro della stessa età e dello stesso sesso con identici postumi.
1. Il Principio della "Personalizzazione" del Danno
Il danno biologico viene liquidato in Italia in base a tabelle standardizzate (le Tabelle di Milano o le Tabelle Nazionali per le micropermanenti). Queste tabelle calcolano un risarcimento "base" (standard) per ogni punto di invalidità, tenendo conto dell'età e del sesso del danneggiato.
La personalizzazione è il meccanismo con cui il Giudice può aumentare (maggiorare) l'importo standard, riconoscendo che, nel caso specifico, l'invalidità ha causato un pregiudizio esistenziale più grave del normale.
L'Obiettivo della Sentenza: Evitare Automatismi
La Cassazione, con questa pronuncia, intende contrastare una prassi dilagante in cui la richiesta di personalizzazione veniva avanzata in modo automatico. La Corte ribadisce che la maggiorazione non è un diritto implicito, ma una misura eccezionale che richiede una prova specifica.
2. Il Rigore del Criterio Probatorio Imposto
Il cuore della sentenza è l'onere della prova imposto al danneggiato, che deve dimostrare una "lesione esistenziale specifica":
A. Non Basta la Genericità
Non è sufficiente affermare di aver subito un danno esistenziale (es. "non posso più fare sport" o "ho più difficoltà a lavorare"). Questo danno è già intrinsecamente incluso nel danno biologico standard liquidato dalle tabelle.
B. Necessaria la "Differenza e Maggiore Incidenza"
Per ottenere la maggiorazione, il danneggiato deve provare, ad esempio:
Impossibilità Speciale: Che il danno abbia frustrato un'attività o una relazione che per lui, in concreto, era eccezionalmente importante (es. un violinista che subisce un danno alla mano).
Impedimento Specifico: Che i postumi generici (es. rigidità a un ginocchio) abbiano un impatto funzionale maggiore sul suo specifico stile di vita (es. un muratore che deve arrampicarsi e piegarsi quotidianamente, rispetto a un impiegato sedentario).
Il confronto (la "misura differente e maggiore") deve essere fatto rispetto al modello di persona media della stessa età e sesso affetta da identici postumi.
3. Implicazioni Pratiche: Dalla Teoria alla Prova
Questa sentenza obbliga gli avvocati e i medici legali a cambiare radicalmente l'approccio alla richiesta di risarcimento:
Fase Medica (Perizia): La perizia medico-legale non deve limitarsi alla quantificazione dei punti di invalidità, ma deve includere una dettagliata anamnesi esistenziale e una descrizione analitica di come i postumi limitano le attività specifiche del danneggiato.
Fase Processuale (Prova Testimoniale): La prova del pregiudizio esistenziale differenziato deve essere fornita con elementi concreti e oggettivi (es. testimonianze di terzi, documentazione su attività precedentemente svolte, prova di spese sostenute per ausili o terapie speciali).
In sostanza, la Cassazione n. 26675/2025 chiarisce che la personalizzazione del danno biologico non serve a riparare una sofferenza generica, ma solo a compensare quella sofferenza o menomazione esistenziale che eccede il livello già ricompreso nella liquidazione standard. Questa esigente interpretazione mira a garantire che gli aumenti risarcitori siano attribuiti solo in presenza di un effettivo, e provato, maggiore pregiudizio individuale.
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