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26 settembre 2025

Cassazione 2025 - la sentenza della Cassazione in materia di divorzio e collocamento anticipato in pensione “Quota 100” evidenzia alcuni aspetti fondamentali della disciplina e delle implicazioni giuridiche legate alla percezione dell’indennità di fine servizio e ai diritti dell’ex coniuge divorziato.

 

Cassazione 2025 - la sentenza della Cassazione in materia di diffamazione, con riferimento al caso in cui un cittadino invia una serie di email al sindaco, ad altre istituzioni e ai concittadini, può essere articolato come segue:

 

Cassazione 2025 - la reperibilità con pernottamento in azienda come “orario di lavoro” da retribuire secondo criteri di proporzionalità e sufficienza ai sensi dell’art. 36 Costituzione, in chiave di interpretazione UE secondo la Corte di giustizia.

 

"Rigetto dell’assegnazione dello spazio di sosta personalizzato ai disabili: valutazione giurisdizionale del Consiglio di Stato"

 


 

25 settembre 2025

La Cassazione, con la Sentenza n. 24475 del 3 settembre 2025, ha fornito un chiarimento importante sulle sanzioni a carico del notaio in relazione al disconoscimento del beneficio fiscale "prima casa" da parte dell'Agenzia delle Entrate.

 

La Cassazione con la Sentenza n. 24478 del 2025 ha stabilito un principio importante riguardo alle agevolazioni fiscali "prima casa" in caso di inidoneità abitativa sopravvenuta. In particolare, la Corte ha affermato che:

 

Tar 2025 - la Commissione Esaminatrice concorsuale ha violato il Bando di concorso nel valutare i titoli dei candidati, omettendo di attribuire il punteggio previsto per specifici titoli riconosciuti dalla normativa e dal bando stesso, quali corsi specialistici e la seconda patente ministeriale.

 


 

Consiglio di Stato 2025 – Omessa custodia di munizioni.

 

 

Cassazione 2025 - L’ordinanza n. xxx e il discrimine del buono pasto nella Pubblica Amministrazione: diritto legato alla durata della prestazione e alla pausa

 


 

Cassazione 2025 - la decisione della Cassazione n. xxxxxx riguardante il processo penale e la procedibilità a querela nel caso di disturbo della quiete pubblica, in particolare quando commesso dal gestore di un bar, richiede un’analisi approfondita delle questioni giuridiche coinvolte, delle novità introdotte dalla riforma Cartabia e delle implicazioni pratiche.