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13 luglio 2025
Consiglio di Stato 2025- decisione del Consiglio di Stato in questa controversia riguarda principalmente la valutazione dei titoli presentati dal ricorrente nel contesto di un concorso interno per l’accesso alla qualifica di Vice Commissario nella Polizia di Stato. La questione centrale si inquadra nella corretta attribuzione di punteggi ai titoli, in particolare riguardo a due incarichi specifici e al titolo di formazione “Aviation English”.
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Consiglio di Stato 2025- disciplina dei limiti di età per l’accesso ai ruoli della Polizia di Stato, in particolare alla luce del decreto ministeriale 6 aprile 1999, n. 115, evidenzia alcuni punti fondamentali di interpretazione e di principio.
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Consiglio di Stato 2025- la sentenza analizza le argomentazioni dell’appellante nel contesto di un contenzioso riguardante il beneficio della “promozione alla vigilia” previsto dall’art. 1, comma 260, della legge n. 266/2005, e la sua eventuale tutela dopo l’abrogazione di tale norma ad opera dell’art. 1, comma 258, della legge n. 190/2014.
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Tar 2025- spiegazione dettagliata riguardo alle norme e ai procedimenti relativi alla valutazione dell’idoneità al servizio nella Polizia di Stato, con particolare attenzione alle cause di inidoneità e alle verifiche necessarie per accertarle.
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Consiglio di Stato 2025- stipendi dei magistrati e l’applicazione dell’art. 24 della legge n. 448/1998
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12 luglio 2025
Pubblicazioni nella piattaforma Norme e Diritto: sommario della 28^ settimana del 2025
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La sentenza della Cassazione n. 18801/2025 riguardante le accise sul gas naturale destinato alla produzione di energia elettrica
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La sentenza della Cassazione n. 18941 del 2025 in materia di ICI/IMU evidenzia un principio fondamentale riguardante l’obbligo motivazionale dell’avviso di accertamento. La pronuncia conferma che, in ambito tributario, l’obbligo di motivazione dell’avviso di accertamento non consiste necessariamente nel fornire una motivazione analitica e dettagliata di ogni elemento che ha portato all’emissione del provvedimento, bensì nel garantire al contribuente la possibilità di conoscere chiaramente la pretesa tributaria, comprese le sue componenti essenziali.
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Sentenza del 30/03/2023 n. 944/26 - Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Puglia Valenza probatoria delle dichiarazioni del contribuente Le dichiarazioni rese dal contribuente alla Guardia di finanza in sede di verifica fiscale integrano una confessione stragiudiziale ai sensi dell'art. 2735 c.c., costituendo prova non già indiziaria ma diretta del maggior reddito imponibile eventualmente accertato a carico del dichiarante, che non richiede, come tale, ulteriori riscontri (Cass. nn. 12271/07 e 22616/14). Sulla base di detto principio, i giudici pugliesi hanno accolto l’appello dell’Ufficio, avendo considerato tali dichiarazioni pienamente utilizzabili nell’ambito del processo tributario.
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Sentenza del 10/06/2016 n. 2239/24 - Comm. Trib. Reg. per la Sicilia Gli immobili destinati a compiti istituzionali non sempre beneficiano dell’esenzione ICI. La Provincia impugnava l'avviso di accertamento con cui il Comune richiedeva il pagamento dell' ICI per l'anno considerato, relativamente al Palazzo del Governo e alla Caserma dei Carabinieri, deducendo che i sopracitati immobili erano esenti dall'imposta in quanto "destinati esclusivamente a compiti istituzionali". Dopo un parziale accoglimento del ricorso i giudici di prime cure annullavano le sanzioni per entrambi gli immobili in considerazione dell'incertezza normativa ed interpretativa. La CTR palermitana, riformando in toto la sentenza di primo grado, dichiara inapplicabile per entrambi gli immobili l'esenzione di cui all'art. 7, c. 1, lettera a del D. Lgs. n. 504/1992, poiché il primo immobile risulterebbe solo in minor parte destinato a fini istituzionali, mentre per il secondo vale quanto affermato dalla Circolare del Ministero delle Finanze n. 14 del 5 luglio 1993 secondo cui l'esenzione non è attuabile per gli edifici di proprietà della Provincia dati in locazione o in uso gratuito allo Stato e da questi adibiti a Caserma dei Carabinieri.
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Sentenza del 20/11/2024 n. 6582/19 - Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Campania Agevolazione prima casa e personale delle forze armate Il personale in servizio permanente appartenente alle forze armate e alle forze di polizia può beneficiare dell’agevolazione prima casa anche se non sposta la residenza nel comune in cui sorge l’unità abitativa. Sulla scorta dell’art. 66 della legge 21 novembre 2000, n. 342, la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Campania ha respinto l’appello con cui l’Agenzia delle Entrate chiedeva la conferma di due avvisi di accertamento emanati a seguito di un provvedimento di decadenza dalle agevolazioni fiscali. Nel caso di specie, infatti, il contribuente, appartenente alle forze armate, aveva acquistato un immobile in un comune in cui non aveva trasferito la residenza, sebbene nel rogito avesse assunto l’obbligo di trasferimento della residenza anagrafica entro 18 mesi per usufruire dell'agevolazione fiscale. I giudici di seconde cure spiegano che il soddisfacimento del requisito della residenza non è previsto in tale specifica agevolazione che trova il fondamento nella non vincolatività della residenza dell'appartenente alle forze armate la cui carriera comporta l'eventualità di svariati trasferimenti di ufficio.
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La sentenza n. 103 del 8 luglio 2025 della Corte Costituzionale riguarda un tema centrale nella disciplina delle omissioni contributive e delle sanzioni applicate ai datori di lavoro in Italia, in particolare in relazione alle innovazioni introdotte dal DL 48/2023 (cosiddetto DL Lavoro).
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La sentenza della Corte di Cassazione n. 18946/2025 affronta il tema della soggettività passiva dell’IMU (Imposta Municipale Unica) in relazione ai concessionari di beni del patrimonio indisponibile. La decisione si inserisce nel più ampio quadro di interpretazione della disciplina tributaria riguardante gli obblighi fiscali di soggetti che usufruiscono di beni pubblici concessi in uso.
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La sentenza della Cassazione n. 18958/2025 fornisce un’importante chiarificazione circa la disciplina della responsabilità civile in materia di navigazione da diporto, evidenziando il carattere speciale della normativa specifica rispetto al Codice della Navigazione e al codice civile in generale.
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La sentenza della Cassazione n. 18958 del 2025 affronta un aspetto fondamentale della responsabilità civile nel contesto della navigazione da diporto, evidenziando il carattere speciale e autonomo della normativa applicabile rispetto al più generale Codice della Navigazione.
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Tar 2025- Il ricorrente, nell’impugnare il provvedimento di esclusione dal concorso pubblico, sostiene che la decisione dell’amministrazione presenta diversi vizi di legittimità e motivate erroneamente, come di seguito analizzato nei dettagli.
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
Licenziamento Disciplinare e Pendenza di un Procedimento Penale
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.