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12 luglio 2025

La sentenza della Cassazione n. 18941 del 2025 in materia di ICI/IMU evidenzia un principio fondamentale riguardante l’obbligo motivazionale dell’avviso di accertamento. La pronuncia conferma che, in ambito tributario, l’obbligo di motivazione dell’avviso di accertamento non consiste necessariamente nel fornire una motivazione analitica e dettagliata di ogni elemento che ha portato all’emissione del provvedimento, bensì nel garantire al contribuente la possibilità di conoscere chiaramente la pretesa tributaria, comprese le sue componenti essenziali.

 

La sentenza della Cassazione n. 18941 del 2025 in materia di ICI/IMU evidenzia un principio fondamentale riguardante l’obbligo motivazionale dell’avviso di accertamento. La pronuncia conferma che, in ambito tributario, l’obbligo di motivazione dell’avviso di accertamento non consiste necessariamente nel fornire una motivazione analitica e dettagliata di ogni elemento che ha portato all’emissione del provvedimento, bensì nel garantire al contribuente la possibilità di conoscere chiaramente la pretesa tributaria, comprese le sue componenti essenziali.

**Punti salienti del commento:**

1. **Obbligo motivazionale e conoscibilità della pretesa**: La Cassazione afferma che il rispetto dell’obbligo motivazionale si configura ogniqualvolta il contribuente sia messo in grado di conoscere gli elementi essenziali della pretesa tributaria, ossia l’ammontare dell’imposta dovuta e le motivazioni di base. Questo permette al contribuente di esercitare efficacemente il diritto di contestazione.

2. **Contestazione dell’an e del quantum**: La sentenza sottolinea che, una volta che il contribuente ha conoscenza degli elementi essenziali dell’atto impositivo, può impugnare sia l’asserita debenza (l’an) sia l’entità dell’imposta (il quantum). La mancata motivazione analitica non preclude tale diritto, purché siano chiaramente comunicati gli elementi chiave.

3. **Applicabilità anche all’IMU**: Le argomentazioni della Cassazione si applicano anche all’IMU, dato che i principi generali di diritto tributario tendono a essere uniformi tra le diverse imposte comunali sui immobili.

4. **Implicazioni pratiche**: La sentenza rafforza la tutela del contribuente, che può contestare l’atto impositivo anche in assenza di una motivazione dettagliata, purché abbia accesso agli elementi principali della pretesa. Ciò implica che le amministrazioni devono garantire la chiarezza e la completezza delle comunicazioni, anche in forma sintetica.

**In conclusione**, la sentenza n. 18941 del 2025 chiarisce che il rispetto dell’obbligo motivazionale in materia di ICI/IMU si realizza quando il contribuente può conoscere gli elementi essenziali della pretesa tributaria, consentendogli di esercitare i propri diritti di contestazione, senza che sia richiesto un’analisi dettagliata e articolata di ogni singolo elemento dell’avviso di accertamento. 

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