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14 agosto 2025

Consiglio di Stato 2025 - I ricorrenti, tutti Sergenti maggiori dell’Aeronautica Militare, hanno proposto ricorso n. 2176 del 2019, con motivi aggiunti, avverso il Decreto del Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare n. 31/1D del 20 dicembre 2018, pubblicato sul Giornale Ufficiale della Difesa, che indisse un concorso interno straordinario per il reclutamento di marescialli delle Forze Armate.

 

Consiglio di Stato 2025 - Il caso sottoposto all’attenzione del Consiglio di Stato riguarda l’esclusione di un candidato partecipante a una procedura speciale di reclutamento per la qualifica di Vigile del Fuoco del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, indetta nel novembre 2018, e riservata al personale volontario secondo quanto stabilito dall’art. 6, comma 1, del d.lgs. 8 marzo 2006, n. 139.

 

Consiglio di Stato 2025 - Il Consiglio di Stato è chiamato a pronunciarsi su un ricorso in appello proposto dagli appellanti contro la sentenza del T.A.R. per la Puglia, Lecce – Sezione Seconda, n. 442/2024, che ha respinto il loro ricorso riguardante una nota del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale Risorse Umane, datata 13 novembre 2020 (n. 333-A/U.C./Abbenante+altri/Misc/PP/4038). Tale nota avrebbe fornito una risposta implicitamente negativa alla richiesta avanzata dagli appellanti di computo ai fini dell’anzianità di servizio e pensionistici del corso quadriennale per Allievo aspirante vice commissario, frequentato presso l’Istituto Superiore di Polizia, ai sensi dell’art. 6 lett. a) del D.P.R. n. 341/1982.

 

Consiglio di Stato 2025 – la pronuncia del Consiglio di Stato relativa alla causa dei dipendenti della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria riguarda vari aspetti fondamentali, tra cui la natura della domanda, la decisione del giudice amministrativo e le implicazioni sulla posizione previdenziale dei ricorrenti.

 

13 agosto 2025

Cassazione 2025 –la Corte di Cassazione ha approfondito e chiarito un principio fondamentale relativo al trattamento delle ferie maturate nel pubblico impiego, anche in presenza di cessazione del rapporto di lavoro per colpa del lavoratore, inclusi i casi di licenziamento senza preavviso. La pronuncia si inserisce in un quadro giuridico che mira a tutelare i diritti dei lavoratori pubblici, garantendo che anche in situazioni di fine rapporto ingiustificata o imputabile al dipendente, non venga meno il diritto alla monetizzazione delle ferie maturate.

 


Cassazione 2025 – la Suprema Corte affronta la materia di evasione fiscale rappresenta un passo significativo nella lotta dell’Agenzia delle Entrate contro l’evasione, ampliando gli strumenti di controllo e rafforzando il principio di trasparenza fiscale.

 


La sentenza della Cassazione n. 29217/2025 si inserisce nel solco della giurisprudenza che distingue tra esercizio legittimo della professione sanitaria e pratiche abusive che possono arrecare danno ai pazienti e compromettere la tutela della salute pubblica. In particolare, questa pronuncia affronta il caso di un fisioterapista che, senza averne i titoli e le autorizzazioni richiesti dalla legge, ha effettuato una diagnosi e ha avviato un trattamento terapeutico, assumendo così ruoli tipici delle professioni mediche.

 

La sentenza della Cassazione n. 22742/2025 affronta un tema di centrale importanza in materia di responsabilità fiscale: la responsabilità del contribuente e del commercialista in caso di omessa dichiarazione dei redditi, specialmente quando il contribuente si affida ciecamente al professionista senza esercitare alcun controllo.

 

La sentenza della Cassazione n. 22706 del 2025 sulla perdita della capacità lavorativa si inserisce in un contesto giuridico di fondamentale importanza per la tutela dei diritti dei lavoratori e per la corretta valutazione delle richieste di risarcimento danni derivanti da infortuni o malattie professionali.

 

 

12 agosto 2025

Cassazione 2025 – il tema del contenzioso riguarda il pubblico impiego, specificamente in relazione alla disciplina dei riposi compensativi per i lavoratori pubblici. La pronuncia in questione chiarisce un principio fondamentale: al lavoratore non compete, in sede di contestazione o di dimostrazione, anche l’allegazione e la prova del mancato godimento dei riposi compensativi.

 

Cassazione 2025 – l’argomento trattato in questa sentenza riguarda la materia di danno da usura psico-fisica e violazioni delle pause lavorative si inserisce nel più ampio quadro delle tutele del lavoratore e della corretta applicazione delle normative sul lavoro. Di seguito una analisi approfondita dei principali aspetti trattati nel provvedimento.

 

La sentenza della Cassazione n. 22653 del 2025 affronta un tema cruciale in materia di accertamento fiscale: l’affidabilità dei dati ricavati mediante controlli automatizzati e la necessità o meno di un contraddittorio con il contribuente.

 

La sentenza della Cassazione n. 22623 del 2025 in relazione al condono ex legge 289/2002, con particolare attenzione alla disciplina delle somme del 50% prevista dal comma 5 ter, evidenzia diversi aspetti fondamentali, giuridici e pratici.