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22 giugno 2025

La pronuncia della Cassazione n. 16318/2025 si inserisce nel solco della consolidata giurisprudenza in materia di responsabilità contrattuale e responsabilità per danni causati da furto o smarrimento di imbarcazioni in ambito di contratti di ormeggio e custodia. La Corte, in questa decisione, ribadisce che il soggetto responsabile della gestione del porto o del servizio di ormeggio ha l’obbligo di garantire la sicurezza delle imbarcazioni affidate, assumendosi quindi una responsabilità contrattuale per eventuali danni derivanti da furti o danni occorsi durante il periodo di custodia.

 

La sentenza della Cassazione n. 16351 del 2025 offre un importante chiarimento sulla posizione del condomino che si trova a dover sostenere spese di conservazione delle parti comuni senza preventiva autorizzazione dell’amministratore o dell’assemblea.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 16242 del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di adozione e di rapporti tra minori, genitori biologici e adottivi, soprattutto in contesti di specificità come quello delle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA).

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 16148 del 2025 si occupa di un tema molto dibattuto in materia di condominio e di opere di innovazione nelle parti comuni. In particolare, il caso riguarda l’installazione di un cancello per la disciplina dell’uso del parcheggio condominiale e l’inibizione dell’ingresso ad estranei.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 22835 del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di ricettazione, in particolare riguardo alla natura degli oggetti venduti e alla loro identificabilità come proventi di reato.

 

21 giugno 2025

Corte Costituzionale 2025- La recente pronuncia della Corte costituzionale, con la sentenza n. 84 depositata, rappresenta un importante chiarimento sulla legittimità delle norme regionali in materia di rientro in servizio dei medici pensionati. In particolare, la Corte ha confermato che la normativa della Regione Sardegna, che consente il rientro temporaneo in servizio dei medici di medicina generale in pensione, è conforme ai principi costituzionali e alle competenze regionali.

 

Pubblicazioni nella piattaforma Norme e Diritto: sommario della 25^ settimana del 2025

 



 

Cassazione- decisione della Cassazione Civile che affronta il tema della responsabilità dello Stato o dell'ente pubblico in relazione a un incidente occorso a un agente di polizia, nello specifico una caduta, e alla relativa richiesta di risarcimento del danno.

 

Cassazione – La questione posta riguarda la qualificazione giuridica della condotta del Carabiniere investito da un’auto durante l’espletamento del suo dovere di gestione del traffico, e se sia legittimo considerare tale situazione come una “vittima del dovere”. Per rispondere in modo esaustivo, occorre analizzare i principi fondamentali della giurisprudenza della Corte di Cassazione Civile, in materia di responsabilità dello Stato e delle forze dell’ordine, e di “vittima del dovere”.

 

Cassazione - decisione della Cassazione Civile in un caso riguardante il suicidio di un agente di Polizia Forestale sospeso dal lavoro a seguito di una denuncia presentata dalla sua ex fidanzata:

 

Cassazione 2025-**Oggetto:** Omessa fornitura e mancato lavaggio della divisa di Polizia

 

Cassazione 2025- sentenza in materia di pubblico impiego contrattualizzato e oneri di assistenza legale

 

Cassazione 2025- La questione oggetto di analisi riguarda una pronuncia della Corte di Cassazione del 2025, che affronta un caso di lesioni a carico del figlio dei proprietari di un cane e coinvolge un incidente in cui l’animale, fuggendo dall’abitazione, ha causato la caduta di un ciclista. La decisione si inserisce in un quadro di responsabilità civile per danni derivanti dalla custodia di animali domestici, con particolare attenzione alle norme che regolano l’obbligo di custodia e le conseguenze di eventuali comportamenti negligenti o imprudenti.

 

Consiglio di Stato 2025-Il caso riguarda una decisione del Consiglio di Stato del 2025 relativa a un'appellante, assistente capo della Polizia di Stato, al quale è stata inflitta una sanzione disciplinare di sospensione dal servizio per due mesi. La sanzione è stata adottata ai sensi dell’art. 6, n. 1, in relazione all’art. 4, n. 18, del D.P.R. 737/81, e si basa anche sulle disposizioni dell’art. 9, comma 6, del medesimo D.P.R.

 

Tar 2025-ricorso per l’annullamento del provvedimento DAGEP (Dipartimento dell’Amministrazione Generale, dell’Economia e delle Finanze) del Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale della Polizia di Stato, Servizio Contenzioso e Affari Legali, prot. n. [numero], avente ad oggetto il procedimento di riattivazione del recupero della somma di Euro 82.620,00, si presenta la seguente analisi dettagliata.