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18 maggio 2025
La sentenza della Cassazione n. 12971 del 2025 affronta un tema di grande rilevanza costituzionale e internazionale, ovvero la compatibilità di una legge sui premi alla nascita che stabilisce un trattamento differenziato esclusivamente sulla base della nazionalità.
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La sentenza della Cassazione n. 12378 del 2025 affronta un tema di estrema rilevanza riguardante la validità del matrimonio imposto e le conseguenze giuridiche di tale situazione. Di seguito si propone un commento dettagliato, analizzando i punti salienti e le implicazioni della decisione.
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La sentenza della Cassazione n. 12404 del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di divisioni immobiliari, affrontando in particolare il ruolo del giudice del rinvio e la validità delle assegnazioni eseguite in precedenza.
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La sentenza della Cassazione n. 12410/2025 rappresenta un importante punto di svolta nel trattamento delle questioni di competenza in materia di tutela di minori stranieri, in particolare in contesti di emergenza come il trasferimento temporaneo di minori ucraini in Italia a causa del conflitto armato tra Ucraina e Russia.
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La sentenza della Corte di Cassazione n. 18353 del 2025 si segnala per la chiarificazione circa i limiti dell’autodifesa tecnica in ambito penale, in particolare in casi di procedimenti riguardanti reati di stalking e altre accuse gravi.
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La sentenza della Cassazione n. 12409 del 2025 affronta un aspetto fondamentale del processo civile in materia di termini per la proposizione del ricorso per cassazione, ovvero la decorrenza del termine breve di trenta giorni dall’avvenuta conoscenza legale della sentenza impugnata.
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La sentenza della Cassazione n. 18615/2025 in materia di chiavi alterate e grimaldelli, con particolare riferimento all’ambito dell’articolo 707 del Codice Penale, evidenzia diversi aspetti fondamentali:
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17 maggio 2025
Cassazione 2025-La questione relativa alla validità della verbalizzazione da parte della Polizia Stradale della dichiarazione di aver visto un automobilista al cellulare è di grande rilevanza nel contesto delle infrazioni al codice della strada e delle eventuali contestazioni giudiziarie. La sentenza della Cassazione nel 2025 fornisce un approfondimento importante sul tema, analizzando i requisiti di validità e le condizioni affinché tale verbalizzazione possa essere considerata valida e sufficiente a creare una prova opponibile all’automobilista.
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Tar 2025- la pronuncia si riferisce a una sentenza relativa a un ricorso presentato da un ex appartenente alla Polizia di Stato, che ha chiesto il riconoscimento di un diritto economico derivante dall’applicazione dell’art. 6-bis del d.l. n. 387/1987 e dell’art. 21 della legge n. 232/1990. La questione centrale riguarda la corretta inclusione di sei scatti stipendiali nella base di calcolo dell’indennità di buonuscita, con conseguente diritto del ricorrente a vedere riconosciuto tale beneficio.
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Tar 2025- I ricorrenti sono appartenenti alla Polizia di Stato e prestano, o hanno prestato, servizio presso l’Ispettorato generale di pubblica sicurezza “…..”. Essi contestano un trattamento economico relativo ai buoni pasto, beneficiando di importi riconosciuti in assenza di un servizio di mensa obbligatorio. Questi buoni pasto, inizialmente del valore di £ 9.000 (convertiti in € 4,65), sono stati successivamente rivalutati a € 7,00 con l’entrata in vigore dell’art. 7 del D.P.R. 16 aprile 2009, n. 51, che ha aumentato il valore del buono pasto per il personale impiegato in servizi speciali.
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Tar 2025-Il ricorso presentato nel 2025 ha visto l’accoglimento da parte del giudice e la condanna del Ministero, con una motivazione articolata e fondata su precise interpretazioni normative e giurisprudenziali in materia di responsabilità in ambito di sicurezza sul lavoro e danni alla salute dei lavoratori.
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16 maggio 2025
Analisi dettagliata del provvedimento del Garante per la Protezione dei Dati Personali del 13 marzo 2025 riguardante l'impianto di videosorveglianza esterno dell'Hotel .. a Senigallia
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Regione Emilia Romagna, Inail, Ausl Modena - dBA2021 – Agenti fisici nei luoghi di lavoro - Radiazioni ionizzanti
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Consiglio di Stato 2025- Il caso riguarda un procedimento disciplinare a carico di un assistente capo coordinatore della Polizia di Stato, il quale ha impugnato un provvedimento di rigetto del ricorso gerarchico, con cui gli era stata inflitta la sanzione del richiamo scritto, ai sensi dell’art. 3, n. 2), d.P.R. 25 ottobre 1981, n. 737. La sanzione è stata irrogata per una presunta negligenza in occasione di un furto avvenuto il …., mentre il ricorrente si trovava in congedo ordinario e prestava assistenza alla famiglia.
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Consiglio di Stato 2025- Il Consiglio di Stato sulla questione evidenzia aspetti fondamentali riguardanti il corretto svolgimento delle prove fisiche nel contesto di un concorso pubblico, in particolare riguardo alla prova di corsa di 1000 metri, e le responsabilità dell’Amministrazione nella gestione di tali prove.
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La sentenza della Corte di Cassazione (n. xxx) del 2025 riguarda la regolamentazione della pubblicità e delle affissioni pubbliche, con particolare attenzione alle strutture di stendardi e gonfaloni che sovrastano il suolo pubblico.
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.
La sentenza della Cassazione n. 11982 del 2025 si inserisce in un contesto normativo particolarmente complesso riguardante l'acquisizione e l'utilizzazione dei dati di traffico telefonico e telematico, un tema di crescente rilevanza nel panorama giuridico contemporaneo, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali e ai diritti fondamentali degli individui.