Analisi dettagliata del provvedimento del Garante per la Protezione dei Dati Personali del 13 marzo 2025 riguardante l'impianto di videosorveglianza esterno dell'Hotel .. a Senigallia
1. **Contesto e origine della contestazione**
- Il procedimento nasce da un reclamo ricevuto il 24 ottobre 2023, che denunciava la presenza di telecamere di videosorveglianza esterne non conformi alle normative sulla privacy.
- La società gestisce sia l'hotel che il sistema di videosorveglianza e ha risposto alle contestazioni, ma il Garante ha ritenuto necessario intervenire ufficialmente.
2. **Risultati delle indagini**
- La Guardia di Finanza di Roma, con un’indagine del 23 aprile 2024, ha confermato la presenza di due telecamere esterne:
- Una inquadra l’accesso antistante la sbarra del parcheggio.
- L’altra riprende il parcheggio stesso.
- Le immagini riprese coinvolgono parzialmente la porta d’ingresso dei reclamanti, con la possibilità di riconoscimento rapido dei soggetti ripresi grazie anche alla funzione di zoom.
3. **Violazioni riscontrate**
- **Ripresa di aree non pertinenti:** Le telecamere, posizionate in modo da coprire anche zone di proprietà di terzi e aree comuni, violano il principio di limitazione dello scopo e dell’area di ripresa, sancito dall’articolo 5 del GDPR e dalle linee guida del Garante.
- **Mancanza di trasparenza:** Nonostante i cartelli informativi indicassero correttamente i dati del titolare, i riferimenti potevano essere insufficienti per garantire piena trasparenza, specialmente considerando le aree riprese.
- **Trattamento illecito:** Le immagini riprese senza un adeguato fondamento giuridico costituiscono un trattamento illecito di dati personali.
4. **Risposta della società**
- La società ha tentato di giustificare le riprese sostenendo che:
- La strada ripresa era soggetta a una servitù perpetua di passaggio.
- Le registrazioni duravano solo 8 secondi in presenza di movimento.
- Le immagini non consentivano il riconoscimento di persone fisiche.
- Ha inoltre affermato di aver rimosso le vecchie telecamere e installato un nuovo sistema più conforme, con tecnologie di "crop" e oscuramento delle aree non pertinenti.
5. **Valutazione del Garante**
- Pur riconoscendo gli sforzi di aggiornamento tecnologico, il Garante ha evidenziato che:
- La presenza di telecamere che riprendono aree di proprietà di terzi viola i principi di limitazione e di minimizzazione dei dati.
- Le riprese di aree esterne e di proprietà di soggetti terzi non sono giustificate né da un’adeguata base giuridica.
- Le immagini, anche se di bassa definizione e limitate nel tempo, coinvolgono comunque soggetti terzi senza il loro consenso o senza una base legittima sufficiente.
6. **Normativa applicata e principi violati**
- **Regolamento UE 2016/679 (GDPR):**
- Articolo 5, paragrafo 1, lettera a): principi di liceità, correttezza, trasparenza.
- Articolo 6: trattamento lecito solo se basato su una delle condizioni previste.
- **Codice Privacy italiano:**
- Linee guida n. 3/2019, che sottolineano l’importanza di limitare le riprese alle aree di interesse per la finalità dichiarata.
- **Principi coinvolti:**
- Limitazione dello scopo
- Minimizzazione dei dati
- Trasparenza e informativa corretta
7. **Decisione del Garante**
- Dichiarazione di illiceità del trattamento dei dati personali effettuato dalla società.
- Annotazione delle violazioni nel registro interno dell’Autorità.
- La società ha diritto di proporre ricorso giudiziario entro 30 giorni (o 60 se residente all’estero).
**Conclusioni e considerazioni finali:**
Il provvedimento del Garante evidenzia come l’installazione e l’uso di sistemi di videosorveglianza debbano rispettare rigorosamente i principi previsti dal GDPR e dal Codice Privacy. La ripresa di aree di proprietà di terzi senza un adeguato fondamento costituisce una grave violazione, anche se l’intento potrebbe essere quello di migliorare la sicurezza. La società dovrà adottare misure correttive adeguate, tra cui:
- Riposizionare le telecamere per limitarne la copertura alle sole aree di interesse.
- Implementare tecnologie di oscuramento e pixelatura delle aree non pertinenti.
- Rivedere la segnaletica informativa per garantire piena trasparenza.
- Assicurare che tutte le riprese abbiano una base giuridica valida, come il consenso degli interessati o un legittimo interesse giustificato.
Solo così potrà ripristinare la conformità alle normative sulla privacy e evitare sanzioni più gravi o ulteriori interventi da parte dell’Autorità.
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