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16 maggio 2025
Consiglio di Stato 2025- Il caso riguarda un procedimento disciplinare a carico di un assistente capo coordinatore della Polizia di Stato, il quale ha impugnato un provvedimento di rigetto del ricorso gerarchico, con cui gli era stata inflitta la sanzione del richiamo scritto, ai sensi dell’art. 3, n. 2), d.P.R. 25 ottobre 1981, n. 737. La sanzione è stata irrogata per una presunta negligenza in occasione di un furto avvenuto il …., mentre il ricorrente si trovava in congedo ordinario e prestava assistenza alla famiglia.
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Consiglio di Stato 2025- Il Consiglio di Stato sulla questione evidenzia aspetti fondamentali riguardanti il corretto svolgimento delle prove fisiche nel contesto di un concorso pubblico, in particolare riguardo alla prova di corsa di 1000 metri, e le responsabilità dell’Amministrazione nella gestione di tali prove.
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Tar 2025- la sentenza riguarda un caso di un ufficiale della Guardia di Finanza, promosso alla qualifica di -OMISSIS- di Divisione in via automatica a seguito del raggiungimento dei requisiti di carriera, e successivamente cessato dal servizio per limiti di età. La questione centrale riguarda il riconoscimento dell’indennità di posizione ex legge 2 ottobre 1997, n. 334, e le implicazioni pensionistiche correlate.
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Consiglio di Stato 2025- Il ricorso di primo grado n.r.g. xx coinvolge un gruppo consistente di militari in servizio permanente effettivo nell’Esercito Italiano, nella Marina Militare e nella Guardia di Finanza, che hanno adito il TAR del Lazio con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento di un diritto retributivo. Nello specifico, i ricorrenti chiedevano:
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Modulistica e prontuari 16 maggio 2025
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La sentenza della Cassazione n. 12450 del 2025 affronta la questione relativa alla natura e ai termini applicabili alle azioni giudiziali promosse da stranieri in relazione alla carta di soggiorno o al permesso di soggiorno per motivi familiari, in particolare quando si tratta di richiedere un aggiornamento o di far valere un diritto soggettivo ad un titolo di soggiorno.
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La sentenza della Cassazione n. 12444 del 2025 affronta il tema della procedura accelerata nel contesto delle controversie riguardanti gli stranieri, evidenziando un contrasto tra l’esigenza di rapidità e la reale durata del procedimento.
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La sentenza della Corte di Cassazione n. 11429 del 2025 affronta la questione della legittimità del licenziamento di un dipendente a causa della sopravvenuta inidoneità fisica che ha comportato il superamento del periodo di comporto. Ecco un commento dettagliato della pronuncia:
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La sentenza della Cassazione n. 11611 del 2025 affronta un aspetto fondamentale riguardante l’assegno di separazione, ovvero la determinazione del tenore di vita coniugale e delle condizioni economiche dei coniugi, anche dopo la separazione.
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15 maggio 2025
Cassazione 2025 La "Costante adibizione al lavoro notturno e insorgenza della malattia professionale, disturbo da panico" affronta un tema di grande rilevanza sia dal punto di vista della salute dei lavoratori che della tutela della sicurezza sul lavoro. Innanzitutto, è importante sottolineare come il lavoro in turno notturno rappresenti una condizione lavorativa particolarmente gravosa, spesso associata a alterazioni fisiologiche e psichiche dovute alla dissonanza tra l’orologio biologico e le esigenze lavorative.
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Cassazione 2025- pronuncia in materia di demansionamento si concentra sull’importanza del principio di motivazione e sulla corretta individuazione degli elementi fattuali necessari per la richiesta di risarcimento del danno. La giurisprudenza di legittimità sottolinea che, in presenza di un demansionamento, il giudice del merito deve effettuare un’analisi accurata degli elementi fattuali per determinare l’effettiva sussistenza di un danno risarcibile, evitando così di ammettere risarcimenti automatici o “in re ipsa”.
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Cassazione 2025- pronuncia della Corte di Cassazione del 2025 riguardante il manomissione del cronotachigrafo e i rapporti tra l’articolo 179 del Codice della Strada (Cds) e l’articolo 437 del Codice Penale (Cp):
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Cassazione 2025 - la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito all’applicazione dell’attenuante della lieve entità e alla possibilità di invocare la particolare tenuità del fatto nell’ambito del porto abusivo di armi improprie. La pronuncia si inserisce nel più ampio dibattito sulla corretta qualificazione delle circostanze attenuanti e sulla loro efficacia nel determinare l’esclusione della punibilità ai sensi dell’articolo 131-bis del Codice Penale.
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Cassazione 2025- porto abusivo di armi e il concetto di “giustificato motivo”**
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Cassazione 2025- Nel contesto della giurisprudenza italiana, la Cassazione ha più volte ribadito l'importanza dell'adempimento dell’obbligo formativo da parte del datore di lavoro, in particolare in relazione alla tutela della sicurezza sul lavoro. La mancata formazione dei lavoratori può comportare conseguenze penali e civili per il datore di lavoro, soprattutto qualora questa omissione si traduca in un infortunio o in una violazione delle norme di sicurezza.
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La sentenza della Corte di Cassazione (n. xxx) del 2025 riguarda la regolamentazione della pubblicità e delle affissioni pubbliche, con particolare attenzione alle strutture di stendardi e gonfaloni che sovrastano il suolo pubblico.
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.
La sentenza della Cassazione n. 11982 del 2025 si inserisce in un contesto normativo particolarmente complesso riguardante l'acquisizione e l'utilizzazione dei dati di traffico telefonico e telematico, un tema di crescente rilevanza nel panorama giuridico contemporaneo, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali e ai diritti fondamentali degli individui.