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16 maggio 2025

Tar 2025- la sentenza riguarda un caso di un ufficiale della Guardia di Finanza, promosso alla qualifica di -OMISSIS- di Divisione in via automatica a seguito del raggiungimento dei requisiti di carriera, e successivamente cessato dal servizio per limiti di età. La questione centrale riguarda il riconoscimento dell’indennità di posizione ex legge 2 ottobre 1997, n. 334, e le implicazioni pensionistiche correlate.

 

Tar 2025- la sentenza riguarda un caso di un ufficiale della Guardia di Finanza, promosso alla qualifica di -OMISSIS- di Divisione in via automatica a seguito del raggiungimento dei requisiti di carriera, e successivamente cessato dal servizio per limiti di età. La questione centrale riguarda il riconoscimento dell’indennità di posizione ex legge 2 ottobre 1997, n. 334, e le implicazioni pensionistiche correlate.

Elementi chiave del caso:

1. **Promozione automatica e cessazione dal servizio**:
   - La promozione avviene in modo automatico, senza che l’interessato abbia esercitato funzioni di incarico dirigenziale o percepito indennità di posizione.
   - La promozione avviene poco prima della cessazione del servizio, per raggiunti limiti di età, in conformità con l’art. 1076, comma 1, del d.lgs. n. 66/2010 (Codice dell’Ordinamento Militare).

2. **Richiesta di indennità di posizione**:
   - Il ricorrente chiede il riconoscimento dell’indennità di posizione ex legge n. 334/1997, con effetti anche sul trattamento pensionistico e di fine servizio.
   - La richiesta si basa sul fatto che, pur non avendo esercitato funzioni dirigenziali, ha ricevuto una promozione che, secondo il ricorrente, potrebbe comportare l’attribuzione di tale indennità.

3. **Rifiuto da parte dell’Amministrazione**:
   - La richiesta viene respinta, richiamando l’art. 1, comma 2, della legge n. 334/1997, che esclude la percezione di benefici economici per promozioni o scatti conferiti il giorno prima della cessazione dal servizio.
   - Viene inoltre precisato che l’indennità può avere effetti pensionistici solo se percepita durante il servizio e soggetta a contribuzione.

4. **Controversia e motivazioni del ricorrente**:
   - Il ricorrente impugna il diniego, sostenendo che vi sarebbe una violazione dei principi di uguaglianza e buon andamento della pubblica amministrazione.
   - Fa anche riferimento a situazioni analoghe in cui a dirigenti della Polizia di Stato promossi prima della cessazione del servizio è stata riconosciuta l’indennità.

**Commento e analisi giuridica:**

- **Principio di automaticità della promozione**:
  La promozione automatica in fase di cessazione dal servizio, senza esercizio di funzioni, solleva questioni circa il diritto all’indennità di posizione. Secondo la normativa citata, l’indennità è riconosciuta a chi esercita funzioni dirigenziali, non solo a chi viene semplicemente promosso.

- **Esclusione dell’indennità per promozioni a fine carriera**:
  La legge n. 334/1997 esclude espressamente il beneficio per promozioni concesse il giorno antecedente alla cessazione, probabilmente per evitare effetti di "scatto" che producano benefici solo per il breve periodo di fine carriera, spesso per motivi pensionistici o di privilegio.

- **Effetti pensionistici**:
  La normativa stabilisce che l’indennità, se percepita durante il servizio e con contribuzione effettiva, può rilevare ai fini pensionistici. Tuttavia, nel caso di promozioni automatiche senza esercizio di funzioni o percezione di indennità, il diritto può risultare negato.

- **Paragone con altri corpi di polizia**:
  Il ricorrente cita casi di dirigenti della Polizia di Stato, che hanno ricevuto riconoscimenti analoghi. La differenza potrebbe risiedere nella natura delle promozioni o nelle interpretazioni amministrative e giurisprudenziali applicate agli altri corpi.

**Conclusioni e possibili sviluppi**:
- La controversia si concentra sulla interpretazione della normativa riguardante l’indennità di posizione in caso di promozioni automatiche e cessazione imminente.
- La posizione dell’Amministrazione appare supportata dalla legge, che esclude benefici in casi di promozioni a ridosso della cessazione.
- Il ricorso potrebbe essere valutato alla luce di principi di uguaglianza e buon andamento, ma anche considerando eventuali differenze tra i vari corpi di polizia e le interpretazioni giurisprudenziali.

**In sintesi**:
Il caso evidenzia un conflitto tra il diritto del dipendente a ricevere un’indennità di posizione e le norme che limitano tale diritto in casi di promozioni automatiche a fine carriera. La decisione finale dipenderà dall’interpretazione delle norme applicabili e dai principi di equità e trattamento uniforme tra le diverse categorie di dipendenti pubblici.


 

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