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05 agosto 2025

Cassazione 2025 – Il principio enunciato dalla Suprema Corte ribadisce un principio fondamentale del diritto del lavoro: il periodo di ferie deve essere regolarmente retribuito in relazione allo status del lavoratore, al fine di tutelare il diritto al riposo senza che il lavoratore subisca una perdita economica.

 

La sentenza della Cassazione n. 22242 del 2025 affronta un importante principio in materia di responsabilità e risarcimento per danni causati da cadute accidentali. In particolare, la Corte ha stabilito che non è riconosciuto il diritto al risarcimento qualora il danno sia stato provocato dalla presenza di un ostacolo visibile e, quindi, evitabile.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 22283 del 2025 si focalizza sull’ambito della responsabilità per danni in ambito condominiale, con particolare attenzione alla prova del nesso causale tra la presunta caduta e le condizioni del luogo. La decisione rappresenta un importante precedente in materia, chiarendo i limiti dell’onere probatorio del soggetto danneggiato e le condizioni per la configurabilità di responsabilità del condominio.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 22433 del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di notificazioni di atti impositivi, confermando la possibilità che queste possano essere effettuate anche attraverso il servizio postale. Di seguito un commento dettagliato sugli aspetti salienti e le implicazioni della decisione.

 

La sentenza della Cassazione n. 22400 del 2025 affronta un aspetto rilevante delle sanzioni disciplinari nei confronti dei magistrati, in particolare in relazione alle responsabilità connesse alla gestione degli atti giudiziari e alla collaborazione con le autorità investigative.

 

La sentenza della Cassazione n. 28356 del 2025 affronta un aspetto cruciale della responsabilità amministrativa e delle normative edilizie in seguito a eventi sismici, evidenziando un tema di particolare attualità e rilevanza.

 

03 agosto 2025

Tar 2025 analisi dettagliata della contestazione relativa alla mancata annotazione dell’uscita nel libretto d’uso dell’autovettura e delle implicazioni del procedimento disciplinare avviato nei confronti del ricorrente.

 

Tar 2025 - L’appellante presenta un articolato e dettagliato ricorso volto a dimostrare l’illegittimità del diniego di riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio, contestando principalmente il difetto di istruttoria e di motivazione adottato dall’Amministrazione. La strategia argomentativa si basa sulla documentazione di specifici episodi di servizio, altamente stressanti e usuranti, che avrebbero aggravato o determinato le condizioni di salute lamentate, e che non sarebbero stati adeguatamente valutati nel procedimento amministrativo.

 

Tar 2025 - La sig.ra -OMISSIS- ha partecipato a una procedura selettiva per l'accesso alla Polizia di Stato. Ha superato la prova scritta e si è presentata per l’accertamento dei requisiti psico-fisici, ma è stata esclusa dalla commissione medica a causa di un tatuaggio visibile in zona non coperta dall’uniforme (gamba sinistra). La decisione si basa su norme specifiche e regolamentari, che prevedono il divieto di tatuaggi visibili con le uniformi di servizio.

 

Tar 2025 - valutazione giuridica e fattuale relativa alla rilevanza del tatuaggio nel contesto di una procedura di accertamento dell’idoneità militare, con particolare attenzione alle norme e alla giurisprudenza consolidata in materia.

 

Consiglio di Stato 2025 - Il 15 novembre 2021 il Consiglio di Stato ha esaminato il caso della signora -OMISSIS-, che aveva presentato domanda di partecipazione ai concorsi pubblici per il reclutamento di 1479 allievi agenti del Corpo di Polizia penitenziaria, indetti dal Ministero della Giustizia con provvedimento del 28 ottobre 2021, pubblicato sulla G.U.R.I. del 9 novembre 2021.

 

Tar 2025 - Il ricorso riguarda il trasferimento del personale militare in soprannumero, in particolare di un soggetto non idoneo al servizio militare incondizionato, all’interno delle aree funzionali del personale civile del Ministero della Difesa, ai sensi dell’art. 930 del d.lgs. 66/2010 e del DM 18.04.2002. La questione verte sulla legittimità del procedimento di assegnazione e sulla possibilità di derogare al criterio generale di sede di servizio, in presenza di personale non idoneo.

 

Cassazione 2025 - furto aggravato di gas e motivazioni della Corte di Cassazione