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07 maggio 2025

Tar 2025- la sentenza riguarda l’impugnazione di una sanzione disciplinare irrogata a un agente della Polizia di Stato, e si articola come segue:

 

Tar 2025-Il ricorso proposto dal sig. -OMISSIS- evidenzia numerose contestazioni nei confronti del provvedimento disciplinare che gli è stato inflitto, e si articola su più punti di illegittimità e vizi di procedura e di merito. Di seguito si propone un commento dettagliato degli aspetti più rilevanti:

 

 

Ministero dell'Interno Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Legge 16 dicembre 2024, n. 193. Modifiche in materia di autoservizi pubblici non di linea. Taxi e NCC

 

Consiglio di Stato 2025 - Nel caso in esame, il Sergente Maggiore -OMISSIS- ha prestato servizio all’estero in teatro operativi militari, durante i quali si è verificato l’impiego di munizioni all’uranio impoverito. È emerso pubblicamente, attraverso i lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta, che tale esposizione potrebbe aver avuto conseguenze sulla salute del militare, che successivamente ha sviluppato un tumore, probabilmente correlato all’esposizione stessa, e che ha condotto al suo decesso.

 

 

La sentenza del Consiglio di Stato 2025 relativo al ricorso introduttivo del giudizio di primo grado, che mira all’annullamento del decreto ministeriale 29.03.2024, richiede un’analisi approfondita degli aspetti giuridici, costituzionali e delle questioni di diritto del lavoro coinvolte. Di seguito una disamina articolata degli elementi principali:

 

La Corte di Cassazione del 2025 analizza un caso relativo al rifiuto dei lavoratori di svolgere turni di lavoro “a scorrimento” concordati con il datore di lavoro, evidenziando alcuni punti fondamentali sulla tutela dei diritti dei lavoratori e sulla flessibilità richiesta dall’attività aziendale.

 

"Il perché di una giurisdizione militare e di un diritto penale militare e di una scienza penale militare"

 

Responsabilità solidale del consigliere di amministrazione per i debiti IVA della società, alla luce della recente sentenza C-278/24 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, evidenzia alcuni aspetti fondamentali di grande rilevanza giuridica e pratica.

 

 

Cassazione 2025 - La normativa sull’IMU (art. 1, comma 751, della legge 160/2019) prevede un’esenzione per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa alla vendita, purché tale destinazione sia mantenuta e l’immobile non sia locato. La questione centrale riguarda il trattamento fiscale in presenza di locazioni temporanee o utilizzo diretto da parte dell’impresa durante l’anno.

 

Il recente pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 30 aprile 2025, nella causa C-246/24, rappresenta un elemento di grande rilevanza nel quadro delle misure sanzionatorie adottate dall’UE contro la Russia. La decisione conferma in modo inequivocabile il divieto assoluto di esportazione di banconote in euro verso la Federazione Russa, estendendo questa restrizione anche alle situazioni in cui tali fondi sono destinati a coprire spese sanitarie personali, come i trattamenti medici dei cittadini dell’UE che si recano in Russia.

 

 

06 maggio 2025

CGUE 2024- La Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha emesso diverse sentenze riguardanti la questione dei docenti a termine e l'anzianità di servizio, in particolare in relazione ai diritti dei lavoratori e alla discriminazione.

 

CGUE 2024- La Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha affrontato diverse questioni riguardanti l'età pensionabile obbligatoria e il divieto di discriminazione basato sull'età. In generale, l'Unione Europea promuove il principio di non discriminazione, che include anche la discriminazione in base all'età, come stabilito nell'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea e nella Direttiva 2000/78/CE, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e condizioni di lavoro.

 

CGUE 2024- La Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha affrontato diverse questioni relative alla discriminazione basata sull'età in vari contesti lavorativi, compresa la professione notarile e legale. In generale, i principi di non discriminazione, inclusa quella per età, sono sanciti dalla Direttiva 2000/78/CE, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e condizioni di lavoro.

 

CGUE 2024- Il tema del lavoro interinale e del congedo di maternità è stato oggetto di attenzione da parte della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) in diverse occasioni. In generale, la CGUE ha stabilito che le lavoratrici in situazione di lavoro interinale devono avere accesso ai diritti relativi al congedo di maternità in modo equo e non discriminatorio, in linea con i principi di uguaglianza e non discriminazione stabiliti dalle normative europee.

 

Il 30 aprile 2025, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha emesso una pronuncia fondamentale nella causa C-602/23, affrontando un tema centrale nella tassazione dei redditi da capitale percepiti da organismi d’investimento collettivo stranieri. La questione sottoposta all’attenzione dei giudici europei riguardava la legittimità di una normativa nazionale italiana che, in presenza di determinate condizioni, escludeva dal diritto al rimborso dell’imposta sui redditi di capitale un’entità non residente, anche se funzionalmente assimilabile a un OICVM (Organismo di Investimento Collettivo del Risparmio).