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07 maggio 2025

Consiglio di Stato 2025 - Nel caso in esame, il Sergente Maggiore -OMISSIS- ha prestato servizio all’estero in teatro operativi militari, durante i quali si è verificato l’impiego di munizioni all’uranio impoverito. È emerso pubblicamente, attraverso i lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta, che tale esposizione potrebbe aver avuto conseguenze sulla salute del militare, che successivamente ha sviluppato un tumore, probabilmente correlato all’esposizione stessa, e che ha condotto al suo decesso.

 

 

Consiglio di Stato 2025 - Nel caso in esame, il Sergente Maggiore -OMISSIS- ha prestato servizio all’estero in teatro operativi militari, durante i quali si è verificato l’impiego di munizioni all’uranio impoverito. È emerso pubblicamente, attraverso i lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta, che tale esposizione potrebbe aver avuto conseguenze sulla salute del militare, che successivamente ha sviluppato un tumore, probabilmente correlato all’esposizione stessa, e che ha condotto al suo decesso.

L’istituto previdenziale (CVCS) aveva espresso due pareri negativi circa il collegamento tra il servizio militare svolto e la patologia sviluppata. In particolare:

- Nel primo parere, si affermava che nei precedenti di servizio dell’interessato non risultavano elementi specifici predisponenti a una genesi neoplastica.
- Nel secondo parere, si ribadiva che non emergono elementi di valutazione tali da modificare il giudizio negativo precedente, anche considerando le osservazioni sul servizio svolto all’estero.

**Criticità della motivazione dell’ente amministrativo:**

Il Consiglio di Stato evidenzia che tali pareri ignorano e non analizzano in modo approfondito gli specifici precedenti di servizio all’estero del militare, in particolare l’esposizione all’uranio impoverito. Non vengono fornite motivazioni dettagliate che giustifichino l’esclusione di tale esposizione come possibile causa del tumore, né si considerano altri fattori oncogenetici alternativi.

**Motivazione dell’accoglimento dell’appello:**

Il motivo principale per cui l’appello viene accolto risiede nella carenza motivazionale dell’azione amministrativa. In altre parole, il giudice rileva che gli atti impugnati non forniscono una spiegazione adeguata e motivata sulla relazione tra il servizio all’estero, l’esposizione all’uranio impoverito e l’insorgenza della patologia tumorale.

**Conseguenze della decisione:**

- La sentenza impugnata viene riformata.
- Il ricorso di primo grado viene accolto.
- Gli atti impugnati vengono annullati, con rinvio all’amministrazione affinché riveda la posizione del militare, valutando correttamente e motivando adeguatamente la relazione tra servizio, esposizione e patologia.
- Si sottolinea che l’amministrazione deve riesaminare l’istanza, tenendo presente i principi stabiliti nella motivazione della sentenza e in conformità con essa.

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**In sintesi:**

Il Consiglio di Stato sottolinea l’importanza di una motivazione esaustiva e approfondita nei provvedimenti amministrativi, specialmente nei casi di riconoscimento di cause di servizio e di correlazioni tra esposizioni a fattori nocivi e patologie. La mancanza di motivazioni adeguate e specifiche può portare all’annullamento degli atti e al rinvio dell’istruttoria, affinché si garantisca trasparenza e corretta valutazione dei fatti.

 
 

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