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07 maggio 2025

Cassazione 2025 - La normativa sull’IMU (art. 1, comma 751, della legge 160/2019) prevede un’esenzione per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa alla vendita, purché tale destinazione sia mantenuta e l’immobile non sia locato. La questione centrale riguarda il trattamento fiscale in presenza di locazioni temporanee o utilizzo diretto da parte dell’impresa durante l’anno.

 


Cassazione 2025 - La normativa sull’IMU (art. 1, comma 751, della legge 160/2019) prevede un’esenzione per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa alla vendita, purché tale destinazione sia mantenuta e l’immobile non sia locato. La questione centrale riguarda il trattamento fiscale in presenza di locazioni temporanee o utilizzo diretto da parte dell’impresa durante l’anno.

Normativa e interpretazione
Secondo la norma, l’esenzione si applica fintanto che l’immobile mantiene la destinazione originaria di vendita e non sia locato. La dottrina e l’Amministrazione finanziaria (come evidenziato nella risposta del Dipartimento Finanze a Telefisco 2014) hanno chiarito che anche una locazione temporanea, anche di un solo mese, fa perdere l’agevolazione per l’intero anno di riferimento.

Sentenza Cassazione n. 10394/2025
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10394/2025, ha confermato questa interpretazione, sottolineando che il legislatore ha specificamente considerato esclusivamente le fattispecie di immobili che rimangono destinati alla vendita senza interruzioni. La presenza di una locazione, anche temporanea o saltuario, interrompe la condizione di “permanente destinazione alla vendita”, rendendo così inapplicabile l’esenzione.

Principio di continuità e rilevanza del possesso
La sentenza evidenzia che l’esenzione si basa sulla continuità della destinazione e non sulla mera titolarità del possesso. La disposizione che prevede che l’IMU sia rapportata ai mesi di possesso si riferisce esclusivamente alla qualifica di soggetto passivo, cioè al proprietario o detentore del diritto reale sull’immobile. L’intervenuta locazione, anche temporanea, non fa venir meno il possesso ai fini dell’IMU, ma interrompe la continuità della destinazione all’uso commerciale di vendita.

Implicazioni pratiche
Per le imprese costruttrici, questa pronuncia sottolinea l’importanza di mantenere la destinazione dell’immobile come “merce in vendita” e di evitare locazioni o utilizzi che possano interrompere tale condizione, anche se temporaneamente. La perdita dell’esenzione può avere conseguenze significative in termini di oneri fiscali.

Conclusioni
La sentenza n. 10394/2025 della Cassazione rafforza l’interpretazione restrittiva dell’esenzione IMU per i fabbricati destinati alla vendita, chiarendo che qualsiasi forma di locazione o utilizzo temporaneo da parte dell’impresa interrompe la condizione di “permanente destinazione” e comporta la perdita dell’agevolazione per l’intero anno. La norma e la giurisprudenza pongono quindi un accento sulla continuità della destinazione all’attività di vendita, escludendo ogni deroga anche per brevi periodi di locazione o utilizzo diretto. 




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