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13 maggio 2025

La Sentenza della Corte di Cassazione n. 17796 del 2025 rappresenta un’importante pronuncia in materia di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro, chiarendo i presupposti di legittimità di tale misura cautelare.

 

La Sentenza della Corte di Cassazione n. 17796 del 2025 rappresenta un’importante pronuncia in materia di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro, chiarendo i presupposti di legittimità di tale misura cautelare.

**Contesto e principi generali**

Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro è uno strumento di tutela della tutela della legalità economica, volto ad impedire che somme di denaro di provenienza illecita vengano immessi nel circuito economico, rendendo più difficile il reato di provenienza illecita e il successivo utilizzo di profitto del reato.

**Punto focale della sentenza**

La Cassazione, nella pronuncia in esame, afferma che il sequestro preventivo di denaro è legittimo quando sussiste il pericolo che le somme possano essere immessi sul mercato, cioè che possano essere reinserite nel circuito economico, rendendo più difficile l’individuazione e la successiva confisca definitiva.

In particolare, la Corte ha sottolineato che:

- **Il pericolo di immissione nel mercato** costituisce uno dei presupposti di legittimità del sequestro preventivo, insieme alla prova del rapporto tra il denaro sequestrato e il reato.
- **Il giudice deve valutare** la concreta possibilità che il denaro possa essere utilizzato o movimentato in modo da rendere difficile o impossibile la confisca definitiva.
- **La confisca di denaro** è ammissibile anche quando il denaro non sia ancora stato direttamente collegato in modo certo al reato, purché sussistano elementi di prova che facciano ritenere probabile la provenienza illecita e il rischio di immissione nel mercato.

**Implicazioni pratiche**

La pronuncia conferma il principio secondo cui il sequestro preventivo può essere disposto anche sulla base di elementi indiziari, purché tali elementi evidenzino un concreto rischio di dispersione o di immissione nel circuito economico di somme di provenienza illecita.

Inoltre, la sentenza ribadisce l’importanza del parametro del **pericolo reale** e non meramente ipotetico, affinché l’azione cautelare sia giustificata e conforme ai principi di proporzionalità e ragionevolezza.

**Conclusione**

La Cassazione n. 17796/2025 chiarisce quindi che il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro è legittimo quando si dimostra che esiste un rischio effettivo che le somme possano essere immessi nel mercato, rendendo più difficile il successivo recupero e confisca definitiva di tali fondi. Questa pronuncia rafforza l’orientamento giurisprudenziale favorevole all’uso di strumenti cautelari anche in assenza di prova diretta della provenienza illecita, purché sussistano elementi che facciano ritenere probabile il rischio di dispersione dei beni illeciti.

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