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15 marzo 2025
Tar 2025- La questione riguarda l'impugnazione di decreti da parte di alcuni ricorrenti, che hanno contestato la decadenza dell'iscrizione dei propri figli alla scuola dell'infanzia, disposta in base all'art. 3 bis, comma 5, del D.L. n. 73/2017. Tale norma prevede che i bambini che non adempiono all'obbligo vaccinale non possano essere iscritti a tale livello scolastico. I ricorrenti sostengono che la decadenza sia illegittima, in quanto non avrebbero ricevuto adeguate informazioni o opportunità per dimostrare di aver adempiuto all'obbligo vaccinale. In particolare, contestano un presunto sollecito, inviato solo a una ricorrente, che richiedeva la presentazione della documentazione relativa ai vaccini entro dieci giorni. Inoltre, sono impugnate due note dell'Azienda Sanitaria che, sebbene informative, potrebbero non aver fornito il supporto necessario per chiarire la situazione vaccinale dei bambini. Infine, viene contestata la nota della Direttrice del circolo che ha respinto l'istanza di annullamento in autotutela del decreto di decadenza. In sintesi, i ricorrenti chiedono che venga annullata la decisione di decadenza, sostenendo che non sia stata rispettata la corretta procedura e che non siano stati forniti i diritti di difesa adeguati, in particolare in merito all'obbligo vaccinale.
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Corte dei Conti 2025- La Corte dei Conti, nel contesto di un ricorso, si trova a dover esaminare la questione relativa a un trattamento di pensione di inabilità revocato a seguito di una sanzione disciplinare. In questo caso specifico, il ricorrente ha riportato di aver ricevuto una pensione di inabilità fino a quando non è stata revocata retroattivamente. La revoca è stata disposta a seguito di una condanna penale divenuta definitiva, che ha portato alla destituzione del ricorrente.
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Corte dei Conti 2025- La questione sollevata riguarda la liquidazione della pensione anticipata in cumulo e l'interpretazione dei criteri di calcolo della stessa. In particolare, la ricorrente contesta l'applicazione del sistema pensionistico “misto”, sostenendo che avrebbe diritto a un trattamento più favorevole basato sul sistema interamente retributivo.
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Corte dei Conti 2025- La pronuncia riguarda la risoluzione dei rapporti di lavoro e i requisiti per l'accesso alla pensione. Di seguito, una sintesi e chiarimento dei punti principali in sentenza:
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14 marzo 2025
CGUE 2025-La sentenza C-137/23 della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, emessa il 13 marzo 2025, chiarisce importanti aspetti riguardanti l'esenzione dall'accisa per il gasolio utilizzato come carburante nella navigazione commerciale. Secondo la Corte, non è accettabile una normativa nazionale che limiti il beneficio dell'esenzione dall'accisa solo a determinate condizioni, specialmente quando si tratta di gasolio destinato alla propulsione di navi.
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CGUE 2025-La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione del gioco d’azzardo online e nell’applicazione della direttiva (UE) 2015/1535, che stabilisce un processo di notifica per le normative nazionali che possono influenzare il mercato interno.
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CGUE 2025-La sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea nell'ambito della causa C-247/23 rappresenta un importante passo avanti per i diritti delle persone transgender. Con questa decisione, la Corte ha stabilito che la rettifica dell'identità di genere non può essere condizionata alla prova di un intervento chirurgico. Questo significa che le persone che desiderano modificare il proprio dato personale legato all'identità di genere non sono obbligate a sottoporsi a procedure chirurgiche per vedere riconosciuta la loro identità.
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La sentenza della Cassazione n. 10331 del 2025 affronta il tema del favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, stabilendo che l'attenuante ad effetto speciale della collaborazione si applica solo nel caso in cui la collaborazione dell'imputato si concretizzi in un apporto decisivo per le indagini o per il processo.
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La sentenza della Cassazione n. 10329 del 2025 stabilisce un principio importante riguardo alla revoca dell'ordine di demolizione. In particolare, essa chiarisce che la domanda di revoca non comporta un onere probatorio in senso stretto, ma piuttosto un onere di allegazione. Questo significa che chi richiede la revoca deve semplicemente presentare elementi sufficienti a supporto della propria richiesta, senza la necessità di fornire prove definitive al momento della domanda.
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IL TAR: «VIA LIBERA AL TEST ANTIDROGA DEL CAPELLO OBBLIGATORIO PER I GONDOLIERI»
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Cassazione 2025- La sentenza n. 8361 della Corte di Cassazione, depositata il 28 febbraio 2025, rappresenta un'importante affermazione in tema di diritto di difesa e di validità delle notifiche via PEC nel processo penale. In particolare, la Corte ha stabilito che, nel caso in cui una notifica non sia andata a buon fine per motivi sconosciuti, il tribunale è tenuto a effettuare un nuovo invio.
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Cassazione 2025-La sentenza della Cassazione del 2025 afferma un principio importante riguardo al lavoro straordinario nel contesto del pubblico impiego contrattualizzato. In particolare, viene ribadito che il diritto al pagamento per prestazioni di lavoro straordinario sussiste anche in assenza di timbrature o registrazioni formali, purché si possa dimostrare che il lavoro è stato svolto con il consenso, anche implicito, del datore di lavoro o di un suo rappresentante autorizzato.
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Cassazione 2025-La sentenza della Corte di Cassazione del 2025 ha stabilito che è illegittima la trattenuta su un trattamento previdenziale già determinato. Questo principio si fonda sull'idea che una volta che un trattamento previdenziale è stato calcolato e determinato, non può essere soggetto a ulteriori deduzioni o trattenute, a meno che non vi siano specifiche disposizioni di legge che lo consentano.
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Cassazione 2025-La Corte di Cassazione, con la sua pronuncia del 2025, ha stabilito che il riconoscimento della pensione di invalidità è legittimo nel caso in cui il soggetto sia impedito nell'esecuzione di atti quotidiani fondamentali a causa di una condizione di salute. Questa decisione sottolinea l'importanza di valutare non solo il grado di invalidità, ma anche l'impatto concreto che questa ha sulla vita quotidiana dell'individuo.
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13 marzo 2025
La recente sentenza della Cassazione n. 6614 del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di confisca amministrativa. In base a questa decisione, l'Agenzia può consentire il riscatto delle merci confiscate, purché il trasgressore ne faccia richiesta e paghi il valore delle stesse.
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La sentenza della Corte di Cassazione (n. xxx) del 2025 riguarda la regolamentazione della pubblicità e delle affissioni pubbliche, con particolare attenzione alle strutture di stendardi e gonfaloni che sovrastano il suolo pubblico.
Cassazione 2025- L’atto di imputazione descrive un reato di furto di energia elettrica commesso dall’imputata, che ha sottratto una significativa quantità di energia elettrica dall’ENEL attraverso un allaccio diretto sulla presa del contatore, impedendo così la corretta registrazione del consumo. È importante sottolineare che l’addebito evidenzia, come elemento aggravante, che il fatto è stato commesso su cose destinate a pubblica utilità.
La sentenza della Corte di Cassazione n. XXXXX del 2025 offre un approfondimento significativo riguardo alla legittimità dell’azione dell’Enel nel revocare il beneficio del taglio dell’80% sui costi dell’energia elettrica, precedentemente concesso agli ex dipendenti. Di seguito si fornisce un commento dettagliato sulla decisione, analizzandone i presupposti, le motivazioni e le implicazioni giuridiche.
La sentenza della Cassazione n. 11982 del 2025 si inserisce in un contesto normativo particolarmente complesso riguardante l'acquisizione e l'utilizzazione dei dati di traffico telefonico e telematico, un tema di crescente rilevanza nel panorama giuridico contemporaneo, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali e ai diritti fondamentali degli individui.