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25 maggio 2025

La pronuncia del TAR del 2025 si concentra sulla responsabilità dell’Amministrazione militare, in particolare del Ministero della Difesa, per i danni alla salute subiti dal ricorrente in relazione alla sua attività di paracadutista. Di seguito si analizza passo per passo il contenuto e le implicazioni della decisione, evidenziando i punti principali e il quadro giuridico-fattuale.

 

Il provvedimento giudiziario riguarda una decisione del Tribunale Amministrativo Regionale 2025, che ha accolto il ricorso presentato da un militare coinvolto in un procedimento disciplinare e successivamente riammesso in servizio. La decisione si basa su una analisi approfondita delle norme applicabili, in particolare l’art. 5.1.4 della Direttiva n. P001 – edizione 2021, e sull’interpretazione dei fatti specifici del caso.

 

LEGGE 23 maggio 2025, n. 75 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 marzo 2025, n. 37, recante disposizioni urgenti per il contrasto dell'immigrazione irregolare.

 

LEGGE 23 maggio 2025, n. 74 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 marzo 2025, n. 36, recante disposizioni urgenti in materia di cittadinanza.

 

 

La sentenza 9155 del 2025 del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha evidenziato importanti criticità nella normativa italiana riguardante gli impianti eolici, soprattutto in relazione alle aree protette.

 

Tar 2025-illegittimità dell’anonimizzazione massiva delle sentenze senza un controllo umano rappresenta un importante approfondimento sul bilanciamento tra tutela della privacy e trasparenza della giustizia.

 

 

24 maggio 2025

La sentenza della Corte di Cassazione n. 13764 del 2025 affronta un aspetto fondamentale della disciplina fiscale relativa alle spese di carburante sostenute dalle società, evidenziando l’importanza del principio di inerenza tra spesa e attività aziendale ai fini della fruizione del beneficio fiscale.

 

La sentenza della Cassazione n. 19342 del 2025 affronta una delicata questione relativa alla rilevanza penale di comportamenti che possono incitare alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, nonché il pericolo di incitamento alla ricostituzione del partito fascista attraverso gesti e simboli storicamente associati al regime fascista italiano. Di seguito si fornisce un commento dettagliato degli aspetti principali della decisione, evidenziando i punti di rilievo e le implicazioni giuridiche.

 

La sentenza della Corte di Cassazione n. 19306 del 2025 rappresenta un importante chiarimento in materia di proroga del trattenimento presso i centri di identificazione e allontanamento, affrontando in modo dettagliato i limiti e le condizioni di tale proroga.

 

La sentenza della Cassazione n. 12231 del 2025 affronta un caso di responsabilità per danni derivanti da un incidente occorso in ambito ricreativo, nello specifico, durante l’utilizzo di uno scivolo in piscina. La decisione si inserisce nel quadro più ampio della responsabilità del soggetto gestore degli impianti e delle relative condizioni di sicurezza.

 

La sentenza della Cassazione n. 18164 del 2025 riguardante l’omicidio stradale e la revoca della patente di guida evidenzia alcuni aspetti fondamentali riguardanti la normativa e l’applicazione della stessa in casi di incidenti gravi sulla strada. Di seguito si analizzano i punti salienti e il significato della decisione.

 

La sentenza del Consiglio di Stato n. 2414/2025 si inserisce in un quadro normativo complesso, in cui si cerca di contemperare l’autonomia comunale in materia urbanistica con le esigenze di pianificazione territoriale e di tutela degli standard urbanistici. La decisione conferma la legittimità dell’istituto della monetizzazione degli standard anche in presenza di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), rafforzando il ruolo delle autorità comunali nel disciplinare i cambi di destinazione d’uso.

 

Consiglio di stato 2025-Il Consiglio di Stato ha recentemente fornito un importante chiarimento in materia di condono edilizio e opere al grezzo, intervenendo sul concetto di “completamento funzionale” degli immobili ai fini della sanatoria edilizia. In particolare, il pronunciamento si concentra sulla possibilità di considerare ultimato un immobile “al grezzo” qualora esso sia funzionalmente idoneo a svolgere la propria funzione, anche se non ancora rifinito o completato nelle finiture.