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17 marzo 2025

La sentenza della Cassazione n. 10410 del 2025 affronta il delicato tema della tenuità del fatto nel contesto del reato di furto in abitazione, stabilendo un principio giuridico di notevole rilevanza. In particolare, la Corte ha chiarito che il furto in abitazione, in quanto reato contro il patrimonio e la sicurezza personale degli individui, non può essere considerato un reato di lieve entità, e pertanto non può “beneficiare” della causa di non punibilità per tenuità del fatto.

 

La sentenza della Cassazione n. 7029 del 2025, che rinvia alle Sezioni Unite la questione relativa all’interpretazione dell’articolo 116, comma 10, della legge n. 388 del 2000, offre spunti significativi sul delicato tema della certezza del diritto in ambito tributario. Questo articolo stabilisce le modalità di pagamento dei premi e dei contributi da parte dei contribuenti, nonché le condizioni per beneficiare della riduzione delle sanzioni civili in caso di ritardi o mancati pagamenti.

 

La sentenza della Cassazione n. 7000 del 2025 offre un'importante interpretazione in merito alla disciplina IVA applicabile alle cessioni di abitazioni di lusso, in particolare nel contesto della normativa introdotta dal decreto legislativo n. 175/2014. Contesto Normativo Il caso esaminato dalla Cassazione riguarda la cessione di un immobile classificato come abitazione di lusso avvenuta prima dell'entrata in vigore dell'articolo 33 del decreto legislativo n. 175 del 2014, che ha apportato modifiche significative alla regolamentazione fiscale delle transazioni immobiliari. La questione centrale è se l'aliquota IVA applicabile fosse quella ordinaria o quella agevolata per le abitazioni di lusso, in considerazione della tempistica della transazione rispetto all'entrata in vigore delle nuove disposizioni.

 

 

Tar 2025-la sentenza riguarda la situazione esposta nel documento evidenzia una serie di criticità nella gestione delle posizioni fuori ruolo dei dipendenti, in particolare per quanto concerne il limite temporale di sei anni stabilito dal Ministero. La citazione dell'appunto del 5 dicembre 2023, che sottolinea l'importanza di rientrare in ruolo entro tale termine, mette in luce una mancanza di flessibilità e di considerazione delle specifiche esigenze operative e professionali dei singoli dipendenti coinvolti.

 

Tar 2025-Il Ministero dell’Interno, con memoria depositata il 18 luglio 2024, ha difeso la legittimità delle proprie decisioni riguardo al collocamento di un dipendente in fuori ruolo. Ha sottolineato che il ricorrente non ha presentato una richiesta valida di proroga del collocamento, cercando invece di utilizzare l'istituto nonostante la stipula di un nuovo contratto. Il Ministero ha evidenziato che la decisione dell'amministrazione è caratterizzata da un ampio margine di discrezionalità e che il procedimento in questione, regolato dall'art. 58 del D.P.R. n. 3 del 1957, non è un procedimento amministrativo su istanza di parte, ma un'iniziativa officiosa dell'amministrazione stessa.

 

16 marzo 2025

Tar 2025- azione legale intrapresa dalla signora per far valere un diritto riconosciuto da una sentenza del Tribunale di Benevento. In particolare, la signora ha presentato una richiesta al Tribunale per l'esecuzione del giudicato relativo alla sentenza n. 1225/2023, che ha accertato il suo diritto a ricevere un beneficio economico annuale di 500 euro attraverso la "Carta elettronica" per l'aggiornamento e la formazione del personale docente, come previsto dalla Legge n. 107/2015.

 

 

Consiglio di Stato 2025- Consiglio di Stato del 2025 evidenzia la distinzione tra le competenze del Garante della Privacy e quelle dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) in merito alla protezione dei diritti dei consumatori e alla regolamentazione delle pratiche commerciali.

 

Bollette acqua: prescrizione in due anni Per le bollette dell'acqua con scadenza successiva al primo gennaio 2020 i gestori non potranno più chiedere pagamenti che risalgono ai due anni precedenti

 

Consiglio di Stato 2025-Il caso riguarda la libertà di espressione di un militare, in particolare un Maresciallo della Capitaneria di Porto, che ha presentato un esposto a diverse autorità, inclusa la Procura Generale della Corte dei Conti, e per conoscenza a organi di governo non competenti, ricevendo in cambio una sanzione disciplinare.

 

Consiglio di Stato 2025- Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla signora [Nome e Cognome], sovrintendente capo della Polizia di Stato, contro la graduatoria del concorso interno per titoli per la copertura di 2662 posti di Vice-ispettore del ruolo degli Ispettori della Polizia di Stato. Questo concorso era stato indetto con il decreto n. .... del 31 dicembre 2020, e la graduatoria era stata approvata con un decreto della Direzione Centrale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale della Polizia di Stato del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, datato 21 giugno 2022, successivamente rideterminata con decreto del 5 luglio 2022.

 

Corte dei Conti 2025-La Corte dei Conti è un ente di controllo a livello nazionale in Italia, che si occupa di verificare la regolarità della gestione delle finanze pubbliche. Nel caso specifico che hai menzionato, sembra si tratti di una questione relativa alla corresponsione del trattamento di quiescenza (pensione) per un ricorrente che ha beneficato di un distacco sindacale.

 

15 marzo 2025

Tar 2025- La questione riguarda l'impugnazione di decreti da parte di alcuni ricorrenti, che hanno contestato la decadenza dell'iscrizione dei propri figli alla scuola dell'infanzia, disposta in base all'art. 3 bis, comma 5, del D.L. n. 73/2017. Tale norma prevede che i bambini che non adempiono all'obbligo vaccinale non possano essere iscritti a tale livello scolastico. I ricorrenti sostengono che la decadenza sia illegittima, in quanto non avrebbero ricevuto adeguate informazioni o opportunità per dimostrare di aver adempiuto all'obbligo vaccinale. In particolare, contestano un presunto sollecito, inviato solo a una ricorrente, che richiedeva la presentazione della documentazione relativa ai vaccini entro dieci giorni. Inoltre, sono impugnate due note dell'Azienda Sanitaria che, sebbene informative, potrebbero non aver fornito il supporto necessario per chiarire la situazione vaccinale dei bambini. Infine, viene contestata la nota della Direttrice del circolo che ha respinto l'istanza di annullamento in autotutela del decreto di decadenza. In sintesi, i ricorrenti chiedono che venga annullata la decisione di decadenza, sostenendo che non sia stata rispettata la corretta procedura e che non siano stati forniti i diritti di difesa adeguati, in particolare in merito all'obbligo vaccinale.

 

Corte dei Conti 2025- La Corte dei Conti, nel contesto di un ricorso, si trova a dover esaminare la questione relativa a un trattamento di pensione di inabilità revocato a seguito di una sanzione disciplinare. In questo caso specifico, il ricorrente ha riportato di aver ricevuto una pensione di inabilità fino a quando non è stata revocata retroattivamente. La revoca è stata disposta a seguito di una condanna penale divenuta definitiva, che ha portato alla destituzione del ricorrente.

 

Corte dei Conti 2025- La questione sollevata riguarda la liquidazione della pensione anticipata in cumulo e l'interpretazione dei criteri di calcolo della stessa. In particolare, la ricorrente contesta l'applicazione del sistema pensionistico “misto”, sostenendo che avrebbe diritto a un trattamento più favorevole basato sul sistema interamente retributivo.

 

Corte dei Conti 2025- La pronuncia riguarda la risoluzione dei rapporti di lavoro e i requisiti per l'accesso alla pensione. Di seguito, una sintesi e chiarimento dei punti principali in sentenza: