Corte dei Conti 2025-Il ricorrente, ex dipendente del Ministero della Difesa e titolare di trattamento di quiescenza dal , ha impugnato un provvedimento dell’INPS, ex Gestione INPDAP, riguardante un recupero di crediti di natura erariale. La sua posizione è quella di un pensionato che si trova coinvolto in un procedimento di recupero di somme percepite in eccesso rispetto al dovuto.
2. **Oggetto del Provvedimento**
L’INPS ha emesso un provvedimento datato 08.11.2023, volto a recuperare dal pensionato un importo complessivo di euro 42.959,79 (lordo) e di euro 28.658,48 (netto). Tali somme derivano da un’indebita percezione di trattenute pensionistiche in più rispetto a quanto dovuto nel periodo dal ... al .... La differenza tra i valori lordo e netto rappresenta le trattenute fiscali e contributive che, in questo contesto, sono state sottratte dal totale lordo per giungere all’importo netto spettante al pensionato.
3. **Modalità di Recupero**
Il recupero avviene mediante una ritenuta cautelativa di euro 716,47, che sarà applicata a decorrere dal 1° gennaio 2024. Tale ritenuta sarà effettuata attraverso 40 rate, presumibilmente mensili, che consentono una disciplina del recupero che mira a mitigare l’impatto finanziario sul pensionato.
4. **Analisi della Posizione Giuridica**
Il ricorrente si oppone al provvedimento sottolineando, probabilmente, aspetti relativi alla legittimità del recupero, alla prescrizione, o a eventuali errori nel calcolo delle somme. Tuttavia, dal testo emerge che l’ente previdenziale ha agito sulla base di un’analisi dei pagamenti percepiti in modo indebito nel lungo periodo e in conformità con le norme di legge e i regolamenti di settore.
5. **Valutazione della Corte dei Conti**
La Corte dei Conti, nel suo commento, probabilmente analizza diversi aspetti:
- **Legittimità del recupero**: se il procedimento è stato adottato nel rispetto delle norme di legge e dei principi di buona amministrazione.
- **Calcolo delle somme**: verifica della correttezza delle somme richieste, distinguendo tra importi lordi e netti e considerando eventuali prescritte o non prescritte.
- **Modalità di recupero**: l’opportunità di una rateizzazione e della ritenuta cautelativa, per tutelare l’equilibrio finanziario del pensionato.
- **Eventuali motivi di impugnazione**: come errori di calcolo, illegittimità procedurale o altre irregolarità che possano giustificare la pronuncia della Corte.
6. **Conclusioni**
In assenza di elementi che dimostrino illegittimità o errori procedurali, la Corte potrebbe confermare la legittimità del provvedimento e dell’operato dell’INPS, ribadendo la correttezza del recupero e della rateizzazione. Qualora emergessero irregolarità, la Corte potrebbe disporre l’annullamento del provvedimento o la modifica delle modalità di recupero.
**In sintesi**, questa decisione rappresenta un caso tipico di gestione del recupero di somme indebitamente percepite da un pensionato, affrontato nel rispetto delle norme di legge, con attenzione alle modalità di recupero e alla tutela dei diritti del contribuente. La Corte dei Conti, nel suo ruolo, verifica la legittimità, la correttezza e la proporzionalità di tali provvedimenti, garantendo il rispetto del principio di legalità e di buona amministrazione.
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