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16 marzo 2025
Tar 2025- azione legale intrapresa dalla signora per far valere un diritto riconosciuto da una sentenza del Tribunale di Benevento. In particolare, la signora ha presentato una richiesta al Tribunale per l'esecuzione del giudicato relativo alla sentenza n. 1225/2023, che ha accertato il suo diritto a ricevere un beneficio economico annuale di 500 euro attraverso la "Carta elettronica" per l'aggiornamento e la formazione del personale docente, come previsto dalla Legge n. 107/2015.
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Consiglio di Stato 2025- Consiglio di Stato del 2025 evidenzia la distinzione tra le competenze del Garante della Privacy e quelle dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) in merito alla protezione dei diritti dei consumatori e alla regolamentazione delle pratiche commerciali.
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Bollette acqua: prescrizione in due anni Per le bollette dell'acqua con scadenza successiva al primo gennaio 2020 i gestori non potranno più chiedere pagamenti che risalgono ai due anni precedenti
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Consiglio di Stato 2025-Il caso riguarda la libertà di espressione di un militare, in particolare un Maresciallo della Capitaneria di Porto, che ha presentato un esposto a diverse autorità, inclusa la Procura Generale della Corte dei Conti, e per conoscenza a organi di governo non competenti, ricevendo in cambio una sanzione disciplinare.
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Consiglio di Stato 2025- Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla signora [Nome e Cognome], sovrintendente capo della Polizia di Stato, contro la graduatoria del concorso interno per titoli per la copertura di 2662 posti di Vice-ispettore del ruolo degli Ispettori della Polizia di Stato. Questo concorso era stato indetto con il decreto n. .... del 31 dicembre 2020, e la graduatoria era stata approvata con un decreto della Direzione Centrale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale della Polizia di Stato del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, datato 21 giugno 2022, successivamente rideterminata con decreto del 5 luglio 2022.
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Corte dei Conti 2025-La Corte dei Conti è un ente di controllo a livello nazionale in Italia, che si occupa di verificare la regolarità della gestione delle finanze pubbliche. Nel caso specifico che hai menzionato, sembra si tratti di una questione relativa alla corresponsione del trattamento di quiescenza (pensione) per un ricorrente che ha beneficato di un distacco sindacale.
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15 marzo 2025
Tar 2025- La questione riguarda l'impugnazione di decreti da parte di alcuni ricorrenti, che hanno contestato la decadenza dell'iscrizione dei propri figli alla scuola dell'infanzia, disposta in base all'art. 3 bis, comma 5, del D.L. n. 73/2017. Tale norma prevede che i bambini che non adempiono all'obbligo vaccinale non possano essere iscritti a tale livello scolastico. I ricorrenti sostengono che la decadenza sia illegittima, in quanto non avrebbero ricevuto adeguate informazioni o opportunità per dimostrare di aver adempiuto all'obbligo vaccinale. In particolare, contestano un presunto sollecito, inviato solo a una ricorrente, che richiedeva la presentazione della documentazione relativa ai vaccini entro dieci giorni. Inoltre, sono impugnate due note dell'Azienda Sanitaria che, sebbene informative, potrebbero non aver fornito il supporto necessario per chiarire la situazione vaccinale dei bambini. Infine, viene contestata la nota della Direttrice del circolo che ha respinto l'istanza di annullamento in autotutela del decreto di decadenza. In sintesi, i ricorrenti chiedono che venga annullata la decisione di decadenza, sostenendo che non sia stata rispettata la corretta procedura e che non siano stati forniti i diritti di difesa adeguati, in particolare in merito all'obbligo vaccinale.
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Corte dei Conti 2025- La Corte dei Conti, nel contesto di un ricorso, si trova a dover esaminare la questione relativa a un trattamento di pensione di inabilità revocato a seguito di una sanzione disciplinare. In questo caso specifico, il ricorrente ha riportato di aver ricevuto una pensione di inabilità fino a quando non è stata revocata retroattivamente. La revoca è stata disposta a seguito di una condanna penale divenuta definitiva, che ha portato alla destituzione del ricorrente.
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Corte dei Conti 2025- La questione sollevata riguarda la liquidazione della pensione anticipata in cumulo e l'interpretazione dei criteri di calcolo della stessa. In particolare, la ricorrente contesta l'applicazione del sistema pensionistico “misto”, sostenendo che avrebbe diritto a un trattamento più favorevole basato sul sistema interamente retributivo.
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Corte dei Conti 2025- La pronuncia riguarda la risoluzione dei rapporti di lavoro e i requisiti per l'accesso alla pensione. Di seguito, una sintesi e chiarimento dei punti principali in sentenza:
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14 marzo 2025
CGUE 2025-La sentenza C-137/23 della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, emessa il 13 marzo 2025, chiarisce importanti aspetti riguardanti l'esenzione dall'accisa per il gasolio utilizzato come carburante nella navigazione commerciale. Secondo la Corte, non è accettabile una normativa nazionale che limiti il beneficio dell'esenzione dall'accisa solo a determinate condizioni, specialmente quando si tratta di gasolio destinato alla propulsione di navi.
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CGUE 2025-La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione del gioco d’azzardo online e nell’applicazione della direttiva (UE) 2015/1535, che stabilisce un processo di notifica per le normative nazionali che possono influenzare il mercato interno.
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CGUE 2025-La sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea nell'ambito della causa C-247/23 rappresenta un importante passo avanti per i diritti delle persone transgender. Con questa decisione, la Corte ha stabilito che la rettifica dell'identità di genere non può essere condizionata alla prova di un intervento chirurgico. Questo significa che le persone che desiderano modificare il proprio dato personale legato all'identità di genere non sono obbligate a sottoporsi a procedure chirurgiche per vedere riconosciuta la loro identità.
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La sentenza della Cassazione n. 10331 del 2025 affronta il tema del favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, stabilendo che l'attenuante ad effetto speciale della collaborazione si applica solo nel caso in cui la collaborazione dell'imputato si concretizzi in un apporto decisivo per le indagini o per il processo.
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La sentenza della Cassazione n. 10329 del 2025 stabilisce un principio importante riguardo alla revoca dell'ordine di demolizione. In particolare, essa chiarisce che la domanda di revoca non comporta un onere probatorio in senso stretto, ma piuttosto un onere di allegazione. Questo significa che chi richiede la revoca deve semplicemente presentare elementi sufficienti a supporto della propria richiesta, senza la necessità di fornire prove definitive al momento della domanda.
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Tar 2025- azione legale intrapresa dalla signora per far valere un diritto riconosciuto da una sentenza del Tribunale di Benevento. In particolare, la signora ha presentato una richiesta al Tribunale per l'esecuzione del giudicato relativo alla sentenza n. 1225/2023, che ha accertato il suo diritto a ricevere un beneficio economico annuale di 500 euro attraverso la "Carta elettronica" per l'aggiornamento e la formazione del personale docente, come previsto dalla Legge n. 107/2015.
CGUE 2025-La sentenza emessa nei primi giorni del 2025 dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea riguarda il diritto dei medici di non raccomandare o somministrare il vaccino anti-COVID, a meno che non ci sia una prescrizione medica. La corte ha stabilito che i medici sono liberi di non raccomandare i vaccini se hanno dei dubbi sulla loro efficacia o sicurezza, senza che ciò comporti alcuna violazione delle loro obbligazioni professionali.
Commento alla sentenza Cassazione n. 3043 del 2025: La violazione della quarantena durante il Covid non legittima il licenziamento La sentenza della Cassazione n. 3043 del 2025 affronta un tema delicato che riguarda le misure sanitarie durante la pandemia da Covid-19 e la legittimità di un licenziamento per la violazione della quarantena. La Corte, in questa decisione, stabilisce che il licenziamento di un dipendente per la violazione della quarantena imposta a causa del Covid-19 non può essere considerato giustificato in ogni caso.
Cassazione 2025- La sentenza n. 8361 della Corte di Cassazione, depositata il 28 febbraio 2025, rappresenta un'importante affermazione in tema di diritto di difesa e di validità delle notifiche via PEC nel processo penale. In particolare, la Corte ha stabilito che, nel caso in cui una notifica non sia andata a buon fine per motivi sconosciuti, il tribunale è tenuto a effettuare un nuovo invio.