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17 aprile 2025

Tar 2025- Il ricorso presentato dai dipendenti del Ministero della Difesa, trasferiti dal Corpo Forestale dello Stato all'Arma dei Carabinieri, solleva questioni rilevanti riguardanti l'obbligo delle amministrazioni pubbliche di attivare forme di previdenza complementare per il personale militare e di sicurezza. Ecco un'analisi dettagliata dei punti chiave del ricorso:

 

Tar 2025- Il ricorso presentato dal Sig. ... contro il decreto ministeriale n. ... del Ministero dell’Interno si fonda su motivazioni giuridiche e amministrative riguardanti la promozione per merito straordinario. Il caso si concentra sull'operato del ricorrente, che ha messo in atto un'azione di soccorso durante un incendio, con la conseguente proposta di riconoscimento da parte della Questura.

 

Consiglio di Stato 2025- la sentenza del Consiglio di Stato è relativa a un ricorso presentato da un carabiniere riconosciuto "equiparato" alle vittime del dovere, in merito alla concessione di elargizioni economiche dovute per effetto di patologie riconducibili al servizio.

 

Tar 2025- la sentenza del TAR del 2025 riguardante il sig. -OMISSIS- si articola in diverse parti, evidenziando i punti chiave della decisione e le implicazioni giuridiche. Il sig. -OMISSIS-, arruolato nell'Arma dei Carabinieri e dislocato in Iraq, ha subito un grave danno a seguito di un attacco terroristico avvenuto ... Questo evento ha portato a conseguenze significative sulla sua salute e sulla sua capacità lavorativa, fino alla sua collocazione in congedo assoluto. Il ricorrente sostiene che la responsabilità dell'evento ricade anche sul Ministero della Difesa per negligenze nella protezione della base.

 

Il caso C-33/22, trattato dalla Corte di giustizia dell'Unione europea, offre un'importante riflessione sul delicato equilibrio tra la protezione dei dati personali e il diritto alla trasparenza, soprattutto in contesti di rilevanza pubblica come quello della gestione della sanità durante la pandemia da Covid-19.

 

La sentenza della Cassazione n. 15138 del 2025 affronta un tema delicato legato alle false dichiarazioni in materia di identità e qualità personali. In questo caso, viene esaminato il comportamento di una donna che, nel dichiarare di essere la madre naturale di un bambino e di essere divorziata dal marito, attribuisce esclusivamente il proprio cognome al bambino stesso.

 

La sentenza della Cassazione n. 6345 del 10 marzo 2025 offre un'importante riflessione sulle dinamiche lavorative e sui comportamenti in contesto professionale, in particolare per quanto riguarda le frasi offensive di contenuto sessuale. Questo tipo di condotta è stato riconosciuto come motivo giustificato di licenziamento, evidenziando la necessità di un ambiente di lavoro rispettoso e privo di discriminazioni.

 

La sentenza della Cassazione del 28 febbraio 2025, n. 8297, affronta un aspetto cruciale del diritto del lavoro, in particolare riguardo alla valutazione del rapporto di lavoro e al rischio di inferenza in contesti in cui vi sono attività simili o analoghe.

 

La sentenza della Corte Costituzionale n. 25 del 7 marzo 2025 affronta tematiche cruciali relative ai requisiti necessari per la concessione della cittadinanza ai cittadini stranieri e apolidi, con particolare attenzione alla conoscenza della lingua italiana e alle questioni inerenti la disabilità.

 

 

 

Il caso C-146/23, trattato dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), riguarda questioni fondamentali legate al congelamento o alla riduzione delle retribuzioni nel settore pubblico, in particolare per quanto riguarda i giudici. La questione centrale riguarda la compatibilità di tali misure con i principi stabiliti nei trattati europei e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.

 

 

Tar 2024- La questione dei veicoli fuori uso, come auto, moto e motorini, rientra nel campo della gestione dei rifiuti e della normativa ambientale. In generale, i veicoli che non sono più utilizzabili e che vengono detenuti anche per scopi di hobby possono essere considerati rifiuti secondo la normativa vigente, in particolare se non sono mantenuti in condizioni idonee e possono rappresentare un pericolo per la salute pubblica o per l'ambiente.

 

CGUE 2024-Cittadinanza dell’Unione: negare ai cittadini dell'Unione che risiedono in uno Stato membro senza esserne cittadini il diritto di divenire membri di un partito politico viola il diritto dell'Unione

 

16 aprile 2025

La sentenza della Cassazione n. 9892 del 2025 rappresenta un importante passo in avanti nella giurisprudenza italiana riguardante il diritto d'asilo e l'integrazione degli immigrati. Questa decisione evidenzia che, per ottenere lo status di rifugiato o protezione internazionale in Italia, non è più necessario dimostrare solo la presenza di motivi di pericolo o persecuzione nel proprio Paese d'origine, ma è sufficiente anche dimostrare un significativo impegno di inserimento nella realtà locale.

 

N. 39 SENTENZA 24 marzo - 10 aprile 2025Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Straniero - Immigrazione - Trattenimento, disposto dal questore, dello straniero presso un centro di permanenza per i rimpatri (CPR) - Convalida o proroga del trattenimento da parte dell'autorita' giurisdizionale - Ricorso per cassazione contro i decreti di convalida e di proroga - Disciplina - Rinvio alla procedura per l'esecuzione del mandato d'arresto europeo ex art. 22, comma 5-bis, quarto periodo, della legge n. 69 del 2005 anziche' ai commi 3 e 4 del medesimo articolo - Decisione della Cassazione in camera di consiglio sui motivi di ricorso e sulle richieste del procuratore generale senza intervento dei difensori anziche' a seguito di ricorso proponibile entro cinque giorni dalla comunicazione, che non sospende l'esecuzione della misura, e su cui la Cassazione decide con sentenza entro dieci giorni in un'adunanza camerale nella quale sono sentiti, se compaiono, il pubblico ministero e il difensore - Irragionevolezza e violazione del diritto di difesa - Illegittimita' costituzionale parziale. - Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, art. 14, comma 6, modificato dall'art. 18-bis, comma 1, lettera b), numeri 1) e 2), del decreto-legge 11 ottobre 2024, n. 145, convertito, con modificazioni, nella legge 9 dicembre 2024, n. 187, richiamato dall'art. 6, comma 5-bis), del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, inserito dall'art. 18, comma 1, lettera a), numero 2), del decreto-legge 11 ottobre 2024, n. 145, convertito, con modificazioni, nella legge 9 dicembre 2024, n. 187. - Costituzione, artt. 3, 24, 111, commi primo e secondo, 117, primo comma; Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali, art. 6, paragrafo 1. (T-250039) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.16 del 16-4-2025)

 

N. 40 SENTENZA 12 febbraio - 10 aprile 2025Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Straniero - Assegno temporaneo per figli minori - Requisiti richiesti ai beneficiari - Ammissione al beneficio del cittadino straniero titolare del permesso di soggiorno per richiesta asilo - Omessa previsione - Denunciata irragionevolezza e violazione del principio a tutela della maternita' e dell'infanzia - Non fondatezza delle questioni. - Decreto-legge 8 giugno 2021, n. 79, convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2021, n. 112, art. 1, comma 1, lettera a), numero 1). - Costituzione, artt. 3 e 31. (T-250040) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.16 del 16-4-2025)