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17 aprile 2025

Tar 2025- Il ricorso presentato dai dipendenti del Ministero della Difesa, trasferiti dal Corpo Forestale dello Stato all'Arma dei Carabinieri, solleva questioni rilevanti riguardanti l'obbligo delle amministrazioni pubbliche di attivare forme di previdenza complementare per il personale militare e di sicurezza. Ecco un'analisi dettagliata dei punti chiave del ricorso:

 

 

Tar 2025- Il ricorso presentato dai dipendenti del Ministero della Difesa, trasferiti dal Corpo Forestale dello Stato all'Arma dei Carabinieri, solleva questioni rilevanti riguardanti l'obbligo delle amministrazioni pubbliche di attivare forme di previdenza complementare per il personale militare e di sicurezza. Ecco un'analisi dettagliata dei punti chiave del ricorso:

### 1. Contesto del Ricorso

- **Trasferimento e Qualifica**: I ricorrenti dichiarano di essere stati trasferiti dal Corpo Forestale allo Stato all'Arma dei Carabinieri nel 2017, mantenendo la stessa qualifica professionale. Questo trasferimento implica che il personale è soggetto a differenti normative e obblighi previdenziali.

### 2. Richiesta di Previdenza Complementare

- **Inadempimento delle Amministrazioni**: I ricorrenti lamentano l'assenza di iniziative da parte delle amministrazioni competenti per attivare le procedure necessarie per la previdenza complementare. Sostengono che ci sia un obbligo di legge per le amministrazioni di avviare tali procedure, e che il loro comportamento omissivo costituisca una violazione dei diritti dei dipendenti.

### 3. Richiesta di Risarcimento

- **Danno Economico**: I ricorrenti richiedono un risarcimento per le perdite economiche subite a causa dell'assenza di previdenza complementare. Le richieste specifiche includono:
  - La quota parte delle contribuzioni che avrebbero dovuto essere versate al fondo di previdenza complementare.
  - Il risparmio fiscale derivante dalla tassazione IRPEF sulla quota di versamento al fondo.
  - La rivalutazione annuale del trattamento di fine servizio che sarebbe stato destinato al fondo.

### 4. Violazione Normativa

- **Riferimenti Normativi**: I ricorrenti citano diverse disposizioni legislative e costituzionali che, a loro avviso, sono state violate:
  - **Articolo 97 della Costituzione**: Riguarda il buon andamento della pubblica amministrazione.
  - **Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea**: Sottolinea il diritto a condizioni di lavoro giuste e favorevoli.
  - **Leggi Nazionali**: Le disposizioni citate (come la legge n. 448 del 1998 e il decreto legislativo n. 195 del 1995) stabiliscono l'obbligo di avviare procedure per l'istituzione di forme di previdenza complementare.

### 5. Argomentazioni dei Ricorrenti

- **Obbligo di Negoziazione**: I ricorrenti sostengono che le amministrazioni hanno un obbligo legale di avviare negoziazioni per l'istituzione di fondi pensionistici complementari per il personale del comparto sicurezza e difesa, a partire dal 1998. Questo obbligo sarebbe stato ignorato, causando danni economici ai dipendenti.

### Conclusione

Il ricorso evidenzia una problematica significativa riguardante la previdenza complementare per il personale delle Forze Armate e di polizia. La questione centrale è se le amministrazioni abbiano adempiuto ai loro obblighi di legge in merito all'attivazione di tali forme di previdenza e, in caso contrario, quali siano le conseguenze legali e risarcitorie. La decisione del TAR dovrà considerare attentamente le normative invocate, le responsabilità amministrative e il diritto dei ricorrenti a una pensione adeguata.


 

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