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05 giugno 2025

Tar 2025- la sentenza riguarda l'accertamento del diritto della ricorrente alla monetizzazione e al pagamento di 44 giorni di congedo ordinario non fruito nel 2020 può essere così articolato:

 

Tar 2025- la sentenza riguarda l'accertamento del diritto della ricorrente alla monetizzazione e al pagamento di 44 giorni di congedo ordinario non fruito nel 2020 può essere così articolato:

1. **Contesto e oggetto della controversia**  
La vicenda riguarda il diritto della ricorrente, dipendente pubblica, a monetizzare e ricevere il pagamento per 44 giorni di congedo ordinario maturati e non fruiti nel corso dell’anno 2020. Tali giorni erano rimasti inutilizzati a causa di esigenze di servizio e di cause non imputabili alla dipendente, quindi non usufruiti per sua volontà o negligenza.

2. **Decisione del TAR**  
Il Tribunale Amministrativo Regionale, pronunciandosi in via definitiva sul ricorso, ha accolto le istanze della ricorrente. La decisione si fonda sulla constatazione che la ricorrente aveva diritto alla monetizzazione di quei giorni di congedo, come previsto dalle norme di settore, dato che tali giorni non erano stati fruiti per cause indipendenti dalla sua volontà.

3. **Accertamento del diritto**  
Il TAR ha ufficialmente riconosciuto e dichiarato il diritto della ricorrente alla monetizzazione e al pagamento di 44 giorni di congedo ordinario, riferiti all’intero anno 2020, quindi con decorrenza dall’1 gennaio al 31 dicembre 2020. La somma calcolata, pari a € 4.990,92 (lordo), rappresenta il valore economico di questi giorni di congedo non usufruiti.

4. **Condanna del Ministero dell’Interno**  
Il Ministero dell’Interno è stato condannato a pagare alla ricorrente la somma di € 1.000,00 a titolo di spese di lite. Oltre a ciò, sono previsti rimborsi forfettari, IVA, CPA (consulenza tecnica di parte), e il rimborso del contributo unificato versato, ove presente, che verranno distratti in favore del procuratore della ricorrente.

5. **Esecuzione della sentenza**  
Il Tribunale ha inoltre ordinato che la sentenza venga eseguita dall’autorità amministrativa, cioè che il Ministero dell’Interno adempia concretamente a quanto stabilito, corrispondendo quanto dovuto alla ricorrente senza ulteriori ritardi.

6. **Aspetti giuridici rilevanti**  
- La sentenza si basa sul principio che i giorni di congedo maturati ma non fruiti devono essere monetizzati, soprattutto quando non sono stati usufruiti per cause non imputabili alla dipendente.  
- La pronuncia definitiva conferma il diritto del lavoratore pubblico a vedersi riconosciuta e retribuita la fruizione di congedi non goduti.  
- La condanna al pagamento delle spese di lite e dei rimborsi è tipica in ambito contenzioso amministrativo, a tutela del diritto della parte soccombente di recuperare quanto speso.

**In conclusione**, questa sentenza rappresenta un importante riconoscimento del diritto del dipendente pubblico a monetizzare i giorni di congedo ordinario maturati e non fruiti, rafforzando le garanzie di tutela del diritto del lavoratore in ambito amministrativo e previdenziale.


 
 

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