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29 maggio 2025

Tar 2025- la decisione riguarda il procedimento avviato nei confronti di un dipendente della Polizia di Stato, in relazione a un comportamento negligente nell’uso dell’arma in dotazione.

 

Tar 2025- la decisione riguarda il procedimento avviato nei confronti di un dipendente della Polizia di Stato, in relazione a un comportamento negligente nell’uso dell’arma in dotazione.

**Sintesi dei fatti e dell’istruttoria:**  
L’istruttoria disciplinare si è conclusa con l’accertamento che il dipendente ha utilizzato un caricatore non idoneo alla pistola in dotazione, senza verificarne l’efficienza prima di svolgere il servizio. Il dipendente ha fornito giustificazioni che sono state prese in considerazione, ed è stato ascoltato dalla Commissione di Disciplina.

**Valutazione dell’Amministrazione:**  
L’Amministrazione ha concluso che il comportamento del dipendente rappresenta una grave negligenza in servizio, in quanto egli avrebbe dovuto, immediatamente dopo aver rilevato il mancato inserimento del caricatore nella pistola, segnalare la questione al proprio Ufficio. La mancata segnalazione avrebbe potuto mettere a rischio sia la propria incolumità sia quella di terzi in caso di necessità operativa.

**Inquadramento normativo e sanzione:**  
L’Amministrazione ha qualificato il comportamento come meno grave rispetto a quanto previsto dall’art. 5 comma 2 punti 1 e 7 del D.P.R. n. 737/81, che disciplinano condotte più gravi, e lo ha inquadrato come previsto dall’art. 4 n. 10 dello stesso testo, che riguarda negligenze di entità minore. La sanzione disciplinare irrogata è stata una "pena pecuniaria di 5/30" (cinque trentesimi), ovvero una multa.

**Commento:**  
La decisione mostra come l’Amministrazione abbia valutato la condotta del dipendente come una forma di negligenza che, pur non essendo tra le più gravi, richiede comunque una sanzione correttiva. La condotta consistente nel non aver verificato l’efficienza del caricatore e nel non aver segnalato tempestivamente la problematica rappresenta un comportamento negligente che, pur non compromettendo gravemente l’ordine e la sicurezza, può mettere a rischio la sicurezza pubblica e personale degli agenti. La sanzione pecuniaria appare proporzionata alla gravità del comportamento e alla qualificazione normativa della negligenza.

In conclusione, il TAR ha confermato l’operato dell’Amministrazione nel considerare il comportamento come una negligenza di livello minore, giustificando la sanzione pecuniaria inflitta, e dimostra come nelle procedure disciplinari della Polizia di Stato venga attribuita importanza alla verifica preventiva dell’efficienza degli strumenti di servizio e alla tempestiva segnalazione di eventuali anomalie.


 

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