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29 maggio 2025

La sentenza n. 19050 del 2025 della Corte di Cassazione rappresenta un'importante pronuncia in materia di reato di lesioni personali, soggetto a querela di parte, e affronta il delicato tema dell'inefficacia della querela in caso di lesioni commesse con modalità particolarmente cruente. La decisione chiarisce, in particolare, che il reato di lesioni non si estingue per effetto della querela qualora le lesioni siano state inflitte con crudeltà, consolidando e precisando la posizione della giurisprudenza in materia.

 



La sentenza n. 19050 del 2025 della Corte di Cassazione rappresenta un'importante pronuncia in materia di reato di lesioni personali, soggetto a querela di parte, e affronta il delicato tema dell'inefficacia della querela in caso di lesioni commesse con modalità particolarmente cruente. La decisione chiarisce, in particolare, che il reato di lesioni non si estingue per effetto della querela qualora le lesioni siano state inflitte con crudeltà, consolidando e precisando la posizione della giurisprudenza in materia.

**Fatti di causa**

Il caso riguardava un procedimento penale relativo a un episodio di lesioni personali aggravate, nel quale l’imputato era stato condannato in primo grado. La difesa ha eccepito l’estinzione del reato per effetto della querela presentata dalla persona offesa, sostenendo che tale querela avrebbe comportato la improcedibilità del procedimento. La Corte d’Appello ha rigettato tale eccezione, ritenendo che il reato di lesioni connotato da modalità particolarmente cruente non si estingue con la querela, in quanto la crudeltà rappresenta una circostanza aggravante che impedisce la estinzione del reato per effetto della stessa.

**Questioni giuridiche affrontate**

Le principali questioni affrontate dalla Cassazione sono:

1. **L’efficacia della querela di parte sui reati di lesioni personali**  
   In linea generale, per i reati perseguibili su querela di parte, la presentazione di quest’ultima determina l’estinzione del reato, rendendo improcedibile il processo. Tuttavia, l’efficacia di tale atto si può limitare o escludere in presenza di circostanze aggravanti o qualificanti, come la crudeltà.

2. **La natura della crudeltà quale circostanza aggravante**  
   La Corte ha richiamato la nozione di crudeltà come circostanza aggravante prevista dall’art. 582 c.p., che può comportare l’aggravamento della pena e incidere sulla procedibilità del reato.

3. **Il rapporto tra querela e circostanze aggravanti**  
   La questione centrale riguarda se la presentazione della querela possa estinguere il reato anche quando sono presenti circostanze aggravanti che, in linea di principio, renderebbero il reato procedibile d’ufficio.

**Principio di diritto enunciato**

La Cassazione ha affermato che:

> *"Il reato di lesioni non si estingue per effetto della querela di parte qualora le lesioni siano state inflitte con crudeltà, in quanto tale circostanza costituisce una aggravante che rende il reato procedibile d’ufficio e, quindi, non può essere estinta tramite querela."*

In altre parole, la presenza di modalità particolarmente cruente nell’infliggere le lesioni comporta che il reato rimanga procedibile anche in assenza di querela, e che l’atto di querela non possa determinare l’estinzione del reato.

**Implicazioni pratiche**

La pronuncia chiarisce che:

- La querela di parte è efficace per estinguere il reato di lesioni in assenza di aggravanti o circostanze qualificanti.
- Quando le lesioni sono state inflitte con modalità cruente, il reato rimane procedibile d’ufficio, anche in presenza di querela.
- La crudeltà rappresenta una circostanza aggravante che impedisce l’estinzione del reato tramite querela, mantenendo l’azione penale indipendente dalla volontà della persona offesa.

**Conclusioni**

La sentenza Cassazione n. 19050/2025 ribadisce e precisa un principio fondamentale: la natura procedibile di alcuni reati, come quello di lesioni con modalità cruente, non può essere neutralizzata dall’esercizio della querela di parte. Ciò si inserisce nel quadro più ampio della tutela dell’interesse pubblico alla repressione di condotte particolarmente gravi e deprecabili, anche quando la vittima decide di rinunciare all’azione penale.

**Riassunto**

- La querela di parte estingue il reato di lesioni, salvo che siano presenti circostanze aggravanti.
- La crudeltà, come aggravante, rende il reato procedibile d’ufficio.
- La presenza di modalità cruente nelle lesioni impedisce che la querela possa far cessare l’azione penale.
- La pronuncia rafforza la tutela penale contro condotte particolarmente violente, indipendentemente dalla volontà della vittima.


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