Corte
dei Conti 2025- il ricorrente si è rivolto alla Corte dei Conti per
ottenere un accertamento riguardante la sua classificazione tabellare in
relazione all’infermità riportata, ossia placche pleuriche bilaterali
in un soggetto che ha un’anamnesi lavorativa positiva per esposizione
all’amianto. L’obiettivo del ricorso è ottenere una riqualificazione
tabellare del suo infortunio o malattia professionale, chiedendo che
venga riconosciuta una settima categoria nella Tabella A (relativa agli
infortuni sul lavoro e alle malattie professionali) in relazione
all'amianto.
Commento alla sentenza
1. Contesto del Ricorso e della Legislazione Rilevante
L’amianto
è una sostanza altamente pericolosa, il cui utilizzo nei luoghi di
lavoro è stato causa di numerose malattie professionali, come
l’asbestosi, il mesotelioma e le placche pleuriche. La Tabella A (del
Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, che
disciplina le malattie professionali) classifica e definisce l’entità
delle infermità legate a esposizioni professionali. La settima categoria
in essa indicata si riferisce a malattie per le quali l'infermità è
considerata particolarmente grave.
Il ricorrente, in qualità di
soggetto esposto all’amianto durante l’attività lavorativa, solleva la
questione di essere classificato come avente una malattia professionale
grave, con l'obiettivo di ottenere il riconoscimento della sua infermità
(le placche pleuriche) all’interno della settima categoria della
Tabella A.
2. Le Motive della Richiesta: Le Placche Pleuriche Bilaterali
Le
placche pleuriche bilaterali sono una delle principali manifestazioni
cliniche della malattia da esposizione all’amianto. Sebbene non siano
sempre sinonimo di una malattia polmonare grave come l'asbestosi o il
mesotelioma, esse possono essere un indicatore importante di esposizione
a lungo termine e potenzialmente un segno di danno polmonare
irreversibile.
L'infermità del ricorrente, sebbene meno grave
rispetto ad altre patologie da amianto, è comunque considerata come una
condizione patologica che potrebbe giustificare un riconoscimento
tabellare elevato, in considerazione della sua correlazione con
l’esposizione all’amianto e della sua potenziale evoluzione in malattie
più gravi.
3. La Decisione della Corte dei Conti
La Corte dei
Conti, nell’esaminare il ricorso, ha dovuto considerare se la malattia
del ricorrente rientrasse tra quelle per le quali è previsto il
riconoscimento di una categoria di gravità nella Tabella A. La Corte si
trova a dover applicare una serie di criteri giuridici e sanitari per
stabilire se le placche pleuriche bilaterali siano da ascrivere alla
settima categoria, tenendo conto delle normative esistenti sul
riconoscimento delle malattie professionali e la loro gravità.
4. Rilevanza Giuridica e Sociale del Caso
Il
caso riveste una notevole importanza sociale e giuridica, poiché
riguarda non solo un diritto economico (il riconoscimento di una
pensione più elevata, indennità o altre forme di risarcimento per il
danno subito), ma anche una tutela legittima nei confronti di un
lavoratore che ha subito danni per l’esposizione a una sostanza nociva
durante l’attività lavorativa.
Le malattie professionali, in
particolare quelle causate da esposizione a sostanze come l’amianto,
sono riconosciute dallo Stato come gravissime, e la loro giusta
classificazione è fondamentale per garantire che i lavoratori ricevano i
benefici a cui hanno diritto. Il ricorso è, dunque, una richiesta di
giustizia sociale ed economica per il danno subito, legato al sacrificio
della salute del lavoratore.
5. Implicazioni della Sentenza
Qualora
la Corte dei Conti accogliesse il ricorso, si tratterebbe di un
importante precedente per tutti i soggetti che si trovano nella medesima
situazione, ossia coloro che, pur soffrendo di malattie legate
all’esposizione all’amianto, non sono ancora stati riconosciuti come
aventi diritto a un trattamento tabellare che rifletta la gravità della
loro condizione. La sentenza potrebbe inoltre ribadire la necessità di
una valutazione attenta dei danni biologici per riconoscere equamente i
diritti dei superstiti e dei lavoratori danneggiati.
Conclusioni
In
sintesi, il ricorso si inserisce nel contesto di una più ampia tutela
legale dei diritti dei lavoratori esposti all'amianto, con particolare
attenzione al giusto riconoscimento della gravità delle patologie
sviluppate. La Corte dei Conti dovrà quindi applicare rigorosamente i
criteri normativi e sanitari per determinare se l'infermità del
ricorrente rientri tra quelle da ascrivere alla settima categoria della
Tabella A, e garantire che il lavoratore danneggiato riceva il giusto
risarcimento o beneficio in ragione della sua malattia professionale.
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