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26 febbraio 2025

Corte dei Conti 2025- la Corte dei Conti è stata coinvolta in un procedimento per danno erariale in relazione a un pubblico dipendente che ha violato le normative sull'incompatibilità dell'attività extralavorativa. La Procura della Corte dei Conti ha emesso l'atto di citazione per il danno erariale, sostenendo che il convenuto (l’impiegato pubblico) avesse svolto attività lavorativa privata in violazione dell'obbligo di esclusività della prestazione lavorativa stabilito dal D. Lgs. n. 165/2001, che regola il pubblico impiego, nonché delle disposizioni in materia di incompatibilità previste dall'art. 60 del DPR n. 3/1957.

 

Corte dei Conti 2025- la Corte dei Conti è stata coinvolta in un procedimento per danno erariale in relazione a un pubblico dipendente che ha violato le normative sull'incompatibilità dell'attività extralavorativa. La Procura della Corte dei Conti ha emesso l'atto di citazione per il danno erariale, sostenendo che il convenuto (l’impiegato pubblico) avesse svolto attività lavorativa privata in violazione dell'obbligo di esclusività della prestazione lavorativa stabilito dal D. Lgs. n. 165/2001, che regola il pubblico impiego, nonché delle disposizioni in materia di incompatibilità previste dall'art. 60 del DPR n. 3/1957.
Commento alla Sentenza della Corte dei Conti
1. Il Regime di Incompatibilità nell'Impiego Pubblico
Il D.Lgs. n. 165/2001 all'art. 53, comma 1, stabilisce che i pubblici dipendenti sono tenuti a prestare la loro attività lavorativa esclusivamente a favore del datore pubblico, salvo i casi in cui sia espressamente autorizzato. Questo obbligo di esclusività ha come finalità evitare conflitti di interesse e garantire che l’impiegato pubblico dedichi il proprio tempo e impegno solo al servizio pubblico, senza distrazioni derivanti da impegni lavorativi esterni che possano compromettere il corretto adempimento dei doveri di servizio.
Inoltre, l'art. 60 del DPR n. 3/1957 impone restrizioni anche sullo svolgimento di attività alle dipendenze di soggetti privati, per evitare che il pubblico dipendente possa beneficiare di vantaggi derivanti da situazioni di conflitto d’interesse o che possa essere influenzato da interessi privati.
2. La Violazione del Regime di Incompatibilità
Nel caso in esame, la Procura della Corte dei Conti ha evidenziato che il pubblico dipendente, tramite l’attività lavorativa extralavorativa, ha violato questi principi. Lo svolgimento dell’attività extra, che sarebbe stata incompatibile con il servizio pubblico, ha determinato un danno erariale, poiché si ritiene che il lavoratore abbia sottratto tempo e risorse che avrebbero dovuto essere dedicati esclusivamente al pubblico impiego. Se l’attività privata ha avuto ripercussioni sul rendimento del dipendente pubblico, o ha comportato vantaggi per il privato datore di lavoro, si configura una responsabilità per danno erariale nei confronti dello Stato.
3. Il Danno Erariale
La Corte dei Conti è chiamata a valutare se l'attività extralavorativa abbia effettivamente causato un danno patrimoniale all'amministrazione pubblica. Il danno erariale si concretizza quando un pubblico dipendente, con la sua condotta illecita, ha arrecato danno alle finanze pubbliche. In questo caso, la condotta del pubblico dipendente ha violato il principio di esclusività del lavoro, e si sostiene che tale violazione abbia portato a una perdita economica per l’amministrazione pubblica, magari tramite la riduzione della produttività o una cattiva gestione delle risorse umane.
4. La Responsabilità del Pubblico Dipendente
Il pubblico dipendente è chiamato a rispondere della sua condotta dinanzi alla Corte dei Conti, che può determinare l'illiceità della sua attività extra e la responsabilità patrimoniale derivante dalla violazione delle normative sull'esclusività e incompatibilità. La Corte potrebbe quindi stabilire l'entità del danno subito dall'amministrazione pubblica a causa dell'azione illecita del dipendente.
5. Le Implicazioni di questa Violazione
Il caso in oggetto sottolinea l’importanza della regolarità e della trasparenza nel settore pubblico, dove le normative sull’incompatibilità e l’esclusività sono centrali per garantire che i pubblici dipendenti dedichino interamente il loro impegno e le loro risorse al servizio pubblico, senza favorire interessi privati. La violazione di queste disposizioni non solo compromette l'efficienza dell’amministrazione, ma può anche minare la fiducia pubblica nella corretta gestione delle risorse pubbliche.
6. Il Ruolo della Corte dei Conti
La Corte dei Conti, in questo contesto, svolge una funzione di controllo sui comportamenti illeciti che danneggiano l'erario e le risorse dello Stato. L'intervento della Corte serve a garantire che i pubblici dipendenti siano chiamati a rispondere delle loro azioni che, attraverso un abuso del loro status, possano nuocere agli interessi dello Stato. Le decisioni della Corte sui danni erariali hanno una funzione deterrente, esemplificativa e di correzione, rafforzando la disciplina e la responsabilità nell’ambito del pubblico impiego.
Conclusioni
La Corte dei Conti, nel trattare il caso in esame, si troverà a dover applicare con rigore le normative che regolano l'incompatibilità e l’esclusività della prestazione lavorativa nel pubblico impiego, e valutare la responsabilità del dipendente in relazione al danno erariale derivante dalla sua attività extralavorativa. La violazione di queste norme non solo implica la responsabilità patrimoniale, ma segnala anche un'area di intervento cruciale per il buon funzionamento della macchina pubblica, in cui ogni abuso deve essere correttamente sanzionato.

https://drive.google.com/file/d/16LXqfls6s9oMjLkJbBH3hnjp79BbfOv7/view?usp=sharing

 

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