Corte
dei Conti 2025- la Corte dei Conti è stata coinvolta in un procedimento
per danno erariale in relazione a un pubblico dipendente che ha violato
le normative sull'incompatibilità dell'attività extralavorativa. La
Procura della Corte dei Conti ha emesso l'atto di citazione per il danno
erariale, sostenendo che il convenuto (l’impiegato pubblico) avesse
svolto attività lavorativa privata in violazione dell'obbligo di
esclusività della prestazione lavorativa stabilito dal D. Lgs. n.
165/2001, che regola il pubblico impiego, nonché delle disposizioni in
materia di incompatibilità previste dall'art. 60 del DPR n. 3/1957.
Commento alla Sentenza della Corte dei Conti
1. Il Regime di Incompatibilità nell'Impiego Pubblico
Il
D.Lgs. n. 165/2001 all'art. 53, comma 1, stabilisce che i pubblici
dipendenti sono tenuti a prestare la loro attività lavorativa
esclusivamente a favore del datore pubblico, salvo i casi in cui sia
espressamente autorizzato. Questo obbligo di esclusività ha come
finalità evitare conflitti di interesse e garantire che l’impiegato
pubblico dedichi il proprio tempo e impegno solo al servizio pubblico,
senza distrazioni derivanti da impegni lavorativi esterni che possano
compromettere il corretto adempimento dei doveri di servizio.
Inoltre,
l'art. 60 del DPR n. 3/1957 impone restrizioni anche sullo svolgimento
di attività alle dipendenze di soggetti privati, per evitare che il
pubblico dipendente possa beneficiare di vantaggi derivanti da
situazioni di conflitto d’interesse o che possa essere influenzato da
interessi privati.
2. La Violazione del Regime di Incompatibilità
Nel
caso in esame, la Procura della Corte dei Conti ha evidenziato che il
pubblico dipendente, tramite l’attività lavorativa extralavorativa, ha
violato questi principi. Lo svolgimento dell’attività extra, che sarebbe
stata incompatibile con il servizio pubblico, ha determinato un danno
erariale, poiché si ritiene che il lavoratore abbia sottratto tempo e
risorse che avrebbero dovuto essere dedicati esclusivamente al pubblico
impiego. Se l’attività privata ha avuto ripercussioni sul rendimento del
dipendente pubblico, o ha comportato vantaggi per il privato datore di
lavoro, si configura una responsabilità per danno erariale nei confronti
dello Stato.
3. Il Danno Erariale
La Corte dei Conti è chiamata a
valutare se l'attività extralavorativa abbia effettivamente causato un
danno patrimoniale all'amministrazione pubblica. Il danno erariale si
concretizza quando un pubblico dipendente, con la sua condotta illecita,
ha arrecato danno alle finanze pubbliche. In questo caso, la condotta
del pubblico dipendente ha violato il principio di esclusività del
lavoro, e si sostiene che tale violazione abbia portato a una perdita
economica per l’amministrazione pubblica, magari tramite la riduzione
della produttività o una cattiva gestione delle risorse umane.
4. La Responsabilità del Pubblico Dipendente
Il
pubblico dipendente è chiamato a rispondere della sua condotta dinanzi
alla Corte dei Conti, che può determinare l'illiceità della sua attività
extra e la responsabilità patrimoniale derivante dalla violazione delle
normative sull'esclusività e incompatibilità. La Corte potrebbe quindi
stabilire l'entità del danno subito dall'amministrazione pubblica a
causa dell'azione illecita del dipendente.
5. Le Implicazioni di questa Violazione
Il
caso in oggetto sottolinea l’importanza della regolarità e della
trasparenza nel settore pubblico, dove le normative sull’incompatibilità
e l’esclusività sono centrali per garantire che i pubblici dipendenti
dedichino interamente il loro impegno e le loro risorse al servizio
pubblico, senza favorire interessi privati. La violazione di queste
disposizioni non solo compromette l'efficienza dell’amministrazione, ma
può anche minare la fiducia pubblica nella corretta gestione delle
risorse pubbliche.
6. Il Ruolo della Corte dei Conti
La Corte dei
Conti, in questo contesto, svolge una funzione di controllo sui
comportamenti illeciti che danneggiano l'erario e le risorse dello
Stato. L'intervento della Corte serve a garantire che i pubblici
dipendenti siano chiamati a rispondere delle loro azioni che, attraverso
un abuso del loro status, possano nuocere agli interessi dello Stato.
Le decisioni della Corte sui danni erariali hanno una funzione
deterrente, esemplificativa e di correzione, rafforzando la disciplina e
la responsabilità nell’ambito del pubblico impiego.
Conclusioni
La
Corte dei Conti, nel trattare il caso in esame, si troverà a dover
applicare con rigore le normative che regolano l'incompatibilità e
l’esclusività della prestazione lavorativa nel pubblico impiego, e
valutare la responsabilità del dipendente in relazione al danno erariale
derivante dalla sua attività extralavorativa. La violazione di queste
norme non solo implica la responsabilità patrimoniale, ma segnala anche
un'area di intervento cruciale per il buon funzionamento della macchina
pubblica, in cui ogni abuso deve essere correttamente sanzionato.
https://drive.google.com/file/d/16LXqfls6s9oMjLkJbBH3hnjp79BbfOv7/view?usp=sharing
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