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15 aprile 2025

La sentenza della Cassazione n. 14558 del 2025 affronta un tema cruciale nel diritto processuale civile, in particolare riguardo alla validità della notifica degli atti e alle conseguenze della mancata ricezione da parte del destinatario.

 

La sentenza della Cassazione n. 9644 del 2025 affronta il tema dell'accollo di debiti erariali, chiarendo la distinzione tra accollo interno e accollo esterno in relazione all'Amministrazione finanziaria.

 

La sentenza della Cassazione n. 14581 del 2025 offre un'importante interpretazione riguardante il reato di stalking, previsto dall'articolo 612-bis del Codice Penale italiano. Questo articolo punisce chiunque, con comportamenti reiterati, mette in atto atti di molestia o minaccia nei confronti di una persona, creando in essa un perdurante stato di ansia o paura, o alterando le proprie abitudini di vita.

 

La sentenza della Cassazione n. 14774 del 2025 affronta un tema rilevante riguardante i diritti dei detenuti in materia di assistenza sanitaria. In particolare, la Corte ha stabilito che un detenuto ha il diritto di richiedere di essere curato dal proprio medico di fiducia, anche a proprie spese. Questo principio si inserisce nel quadro più ampio delle garanzie di salute e dignità personale che devono essere assicurate anche a coloro che si trovano in regime di detenzione.

 

La sentenza della Cassazione n. 14776 del 2025 affronta un tema significativo legato alla compatibilità tra il lavoro di pubblica utilità e il beneficio della sospensione condizionale della pena.

 

La sentenza della Cassazione n. 14565 del 2025 riguarda un aspetto specifico del delitto di furto, in particolare l'elemento della "destrezza" nell'impossessamento di un bene. Questo concetto di destrezza è cruciale per comprendere la qualificazione del furto e le relative conseguenze penali.

 

La sentenza della Cassazione n. 14560 del 2025 si inserisce nel contesto della bancarotta fraudolenta patrimoniale, un reato previsto e punito dal Codice Penale italiano, specificamente negli articoli 216 e seguenti. La decisione in esame ha un'importanza particolare poiché chiarisce un aspetto cruciale riguardante la configurazione del reato quando si verificano molteplici episodi di distrazione dei beni.

 

14 aprile 2025

Corte dei Conti 2025- Il caso in esame riguarda un ricorso presentato da un soggetto nei confronti del Ministero della Difesa e dell'INPS, finalizzato all'accertamento di diritti pensionistici e di invalidità. Analizziamo i vari aspetti legali e normativi coinvolti nella questione.

 

Corte dei Conti 2025- Con ricorso depositato in data 9 maggio 2024, il sig. ..., ex dipendente della Polizia di Stato, ha avanzato richiesta di accertamento del diritto all'applicazione dell'art. 54 del d.P.R. n. 1092/1973. Il sig. ...è cessato dal servizio in data 5 aprile 2019 e, alla data del 31 dicembre 1995, aveva maturato un'anzianità di servizio utile per l'applicazione dell'aliquota di rendimento del 2,44%, pari a 16 anni, 1 mese e 2 giorni.

 

Corte dei Conti 2025- il procedimento della Corte dei Conti del 2025, riguarda una richiesta di pensione privilegiata da parte di un ex dipendente pubblico, in particolare un membro della Polizia Municipale. Di seguito, fornisco un commento dettagliato sui vari aspetti trattati nel testo.

 

Corte dei Conti 2025-la questione presentata riguarda il ricorrente, già 1° Maresciallo “luogotenente” (Ris) presso la Guardia Costiera, si sviluppa attorno a diversi punti fondamentali che meritano un'analisi approfondita.

 

Corte dei Conti 2025- Il caso descritto riguarda una controversia legale tra la Corte dei Conti e un ex sottufficiale dell'Arma dei Carabinieri, ... ..., in relazione a un'azione risarcitoria avviata da un cittadino,

 

Consiglio di Stato 2025- la decisione del Consiglio di Stato relativa al ricorso avverso il decreto del Ministero dell'Interno può essere strutturato come segue: Il ricorso in oggetto riguarda l’applicazione dell’art. 42 bis del D.Lgs. 151/2001, che disciplina il trasferimento temporaneo dei dipendenti per motivi familiari e di cura. In particolare, la norma prevede che, in presenza di determinate condizioni, il dipendente possa richiedere un trasferimento presso un comando diverso. Tuttavia, la possibilità di accettare tale richiesta è subordinata alla disponibilità di posti vacanti nella corrispondente posizione retributiva.

 

Tar 2025- Il ricorso presentato dal ricorrente si articola in una serie di censure relative alla legittimità del provvedimento di trasferimento per incompatibilità ambientale. Analizziamo le varie argomentazioni esposte, cercando di chiarire e contestualizzare i motivi di illegittimità.

 

Tar 2025- Il caso sottoposto all’analisi del Collegio si configura come una questione di rilevante importanza per la tutela della libertà sindacale del personale appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia a ordinamento militare. La questione centrale riguarda il rientro automatico di un soggetto -OMISSIS- nel proprio reparto di provenienza al termine di un’assegnazione temporanea, il quale, secondo i ricorrenti, pregiudicherebbe la sua possibilità di partecipare alle elezioni sindacali locali o regionali.