La sentenza della Cassazione n. 15187 del 2025 affronta un aspetto importante riguardante la qualificazione dell’evento atmosferico come caso fortuito in presenza di allagamenti derivanti da fuoriuscita di acqua dalle fognature, con particolare attenzione alle precipitazioni.
**Contesto della pronuncia**
Nel caso esaminato, una persona o un soggetto giuridico ha subito un danno a causa di un allagamento provocato dall’esondazione delle acque nelle fognature, probabilmente a seguito di piogge abbondanti o improvvise. La questione centrale riguarda la qualificazione di tale evento come caso fortuito, cioè come evento imprevedibile ed eccezionale che esclude la responsabilità del soggetto obbligato.
**Punti chiave della sentenza**
1. **Definizione di caso fortuito**
La Corte chiarisce che, affinché un evento atmosferico possa essere qualificato come caso fortuito, occorre dimostrare che si tratta di un evento eccezionale, imprevedibile e di difficile previsione.
2. **Rilievo ai dati scientifici e statistici**
La Cassazione sottolinea che la valutazione circa la natura eccezionale di una precipitazione deve essere fatta mirando a dati scientifici e statisticamente affidabili. Non basta l’esperienza comune o l’osservazione soggettiva di eventi intensi, ma bisogna fare riferimento a studi meteorologici, analisi di dati storici e statistiche climatiche ufficiali.
3. **Criteri di valutazione**
La Corte suggerisce che si devono considerare parametri come:
- La frequenza storica di eventi di quella intensità in quella zona.
- La quantità di precipitazione in un dato intervallo temporale.
- La comparazione con i valori medi e le anomalie climatiche.
4. **Implicazioni pratiche**
In sostanza, se le precipitazioni sono state di entità normale o prevedibile in base ai dati meteorologici, l’evento non può essere qualificato come caso fortuito, e quindi il soggetto che subisce il danno potrebbe essere ritenuto responsabile, a meno che non dimostri di aver adottato tutte le misure preventive ragionevoli.
**Impatto sulla responsabilità e sulla tutela**
La pronuncia evidenzia l’importanza di un approccio scientifico e statistico nel giudizio sulla natura eccezionale di eventi atmosferici. Questo criterio evita che si attribuiscano responsabilità in presenza di eventi che, pur essendo intensi, rientrano nelle normalità climatiche o nelle variazioni attese, contribuendo così a una maggiore certezza del diritto in materia di responsabilità per danni causati da eventi atmosferici.
**Conclusione**
In sintesi, la Cassazione n. 15187/2025 ribadisce che, in tema di danni da allagamento causato da precipitazioni, il riconoscimento di un evento come caso fortuito dipende dall’analisi dei dati scientifici e statistici, i quali devono attestare che l’evento atmosferico sia di entità eccezionale e imprevedibile rispetto alla normalità climatica della zona, evitando così di attribuire responsabilità a soggetti che hanno operato con diligenza e in conformità alle condizioni previste.
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