Translate

26 maggio 2025

Consiglio di Stato 2025-Il caso analizzato dal Consiglio di Stato riguarda la decisione di non rinnovare il porto d’armi a un cacciatore, , a causa di presunti problemi di salute mentale o fisica durante il ritiro del documento. La vicenda si inserisce nel contesto delle procedure di controllo e verifica della idoneità psico-fisica di chi detiene o richiede un porto d’armi, che sono soggette a rigorosi accertamenti da parte delle autorità di pubblica sicurezza.

 

Consiglio di Stato 2025-Il caso analizzato dal Consiglio di Stato riguarda la decisione di non rinnovare il porto d’armi a un cacciatore,      , a causa di presunti problemi di salute mentale o fisica durante il ritiro del documento. La vicenda si inserisce nel contesto delle procedure di controllo e verifica della idoneità psico-fisica di chi detiene o richiede un porto d’armi, che sono soggette a rigorosi accertamenti da parte delle autorità di pubblica sicurezza.

**Contesto e fatti principali:**
- Alla fine del …., la questura di       ha deciso di non rinnovare il porto d’armi di      , motivando la decisione con le evidenti difficoltà incontrate dall’interessato nel momento del ritiro del documento.
- In particolare,       si era presentato per firmare il documento, ma non era riuscito a farlo immediatamente a causa di un evidente tremore, che egli stesso attribuiva a uno stato di ansia o affanno. Solo dopo circa mezz’ora e alcune prove su foglietti bianchi, era riuscito a firmare.
- La questura, per chiarire la sua condizione, ha disposto un nuovo esame medico davanti a una commissione collegiale. Tuttavia,       ha deciso di ottenere autonomamente un certificato medico da una struttura pubblica, senza seguire la procedura prevista dalla legge, che prevede che siano le autorità di pubblica sicurezza a disporre e condurre gli accertamenti medici necessari.

**Aspetti legali e di diritto:**
- La legge stabilisce che l’autorità di pubblica sicurezza può disporre accertamenti medici supplementari per verificare l’idoneità psico-fisica di chi richiede o detiene un porto d’armi.
- La decisione di       di ottenere un certificato medico autonomamente e di non sottoporsi alla procedura ufficiale ha costituito un elemento centrale nel giudizio.
- Il Tar di       aveva già convalidato la decisione della questura, confermando che il procedimento e la valutazione di idoneità erano stati correttamente condotti, anche alla luce delle evidenti difficoltà manifestate da       durante il ritiro del documento.

**Sentenza del Consiglio di Stato:**
- Il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del Tar, sostenendo che la procedura adottata dalla questura era corretta e conforme alla legge.
- La sentenza evidenzia che il comportamento di      , in particolare il suo rifiuto di seguire le procedure ufficiali e di sottoporsi agli accertamenti medici disposti dall’autorità, ha influito sulla decisione di non rinnovare il porto d’armi.
- La presenza di condizioni di ansia o affanno, anche se verificata, non costituisce di per sé motivo sufficiente per invalidare il procedimento, specialmente se la procedura ufficiale prevedeva chiaramente che gli accertamenti medici fossero disposti dall’autorità di pubblica sicurezza e non potessero essere sostituiti da certificazioni autonome.

**Implicazioni pratiche e riflessioni:**
- La vicenda sottolinea l’importanza di seguire le procedure previste dalla legge per gli accertamenti medici in ambito di rilascio o rinnovo di porti d’armi.
- La mancata collaborazione o il rifiuto di sottoporsi ai controlli ufficiali può influenzare negativamente la decisione delle autorità, anche in presenza di condizioni di salute che potrebbero giustificare difficoltà temporanee o momentanee.
- La sentenza ribadisce che l’autorità di pubblica sicurezza ha il potere di disporre accertamenti medici supplementari e che tali accertamenti devono essere condotti secondo le modalità previste dalla normativa, senza che il soggetto possa autonomamente sostituirli con certificazioni esterne.

In conclusione, questa sentenza conferma il principio che la sicurezza pubblica e la corretta applicazione delle procedure legali prevalgono sulle eventuali difficoltà o stati di ansia momentanei del richiedente, rafforzando il ruolo delle autorità nel garantire che chi detiene armi sia formalmente idoneo e sottoposto a controlli ufficiali e trasparenti.


 

Nessun commento:

Posta un commento